Quale è la causa di quelle fastidiose bollicine che compaiono frequentemente sulle labbra? Perchè tendono a manifestarsi in più occasioni? E’ forse un sintomo di scarse difese immunitarie? Questi e tanti altri sono i quesiti che frequentemente vengono posti al dermatologo dal paziente affetto da herpes labialis.
della dott.ssa Paola Marrocco
Si tratta di una affezione molto frequente, che può colpire anche più di una volta nella vita . La causa è da ricercare non “nello sfogo di febbre” o nella “debilitazione”, come vuole la credenza popolare, bensi’ in un virus che appartiene alla famiglia degli Herpes virus e che è stato identificato come HSV1. Infatti, se ne conosce anche un tipo 2, distinguibile dal precedente per mezzo di tecniche immunologiche (immunofluorescenza e metodi immunoenzimatici) responsabile di altre affezioni diverse dall’Herpes labialis, sia per la sede di comparsa sia per la gravità delle lesioni. Il nome Herpes labialis deriva dal fatto che frequentemente vengono interessate le labbra, ma l’infezione può insorgere anche ai contorni della bocca, sulle palpebre etc…
La lesione è generalmente unica, sotto forma di una chiazza eritemato-edematosa di modeste dimensioni, che in breve tempo si ricopre di vescicole tese, emisferiche, del diametro di 2-3 millimetri , raccolte a grappolo. Il contenuto è inizialmente limpido, poi si fa torbido. La confluenza di più vescicole può dar luogo ad una lesione simil-bollosa, che nel corso di una settimana , si rompono con evoluzione in croste.
Caratteristica dell’infezione da Herpes Labialis è la recidiva , più o meno frequente, dovuta al fatto che questo tipo di virus dopo la prima infezione non viene eliminato ma va ad annidarsi in alcune strutture nervose che gli fanno da “nido” e che si chiamano gangli. Qui il virus rimane quiescente per un lungo periodo di tempo, ma tale latenza può essere interrotta da numerose circostanze che in qualche modo alterano il suo equilibrio.
Tali fattori scatenanti possono essere sia fisiologici come le mestruazioni, la gravidanza e l’allattamento , sia ambientali come lo stress, oppure processi infettivi. In qualsiasi momento, dunque, lo stato di “sonno” del virus può essere interrotto ed esso è in grado di colonizzare di nuovo la sede dove ha avuto luogo l’infezione primaria. HSV1 è un DNA virus del diametro di 150-200nm. Sede specifica di infezione è la parte superiore del corpo. La trasmissione avviene per contatto diretto interumano delle lesioni erpetiche oppure con la saliva di portatori sani.