Uno sguardo al futuro della sanità

La 35esima edizione di Cosmofarma ha registrato numeri da record in termini di partecipazione ed eventi ospitati

La 25esima edizione del Cosmofarma, quest’anno accompagnata dal claim “Incontri Ri-avvicinati”, ha confermato due cose. La prima è che il settore della Farmacia non solo è vivo ma ha addirittura tratto insegnamento dall’esperienza della pandemia, riuscendo a rinnovare se stesso, puntando su un migliore utilizzo della tecnologia e aprendo la strada a nuovi servizi per il cittadino. La seconda è che, dopo gli stop e le difficoltà legate al Covid, che hanno costretto gli organizzatori a far slittare più volte l’evento, la voglia di un ritorno alla normalità si è palesato in tutta la sua forza con una notevole partecipazione sia da parte degli attori della filiera che da parte del pubblico. Dal canto suo, l’impegno profuso dalla società Bos, organizzatrice della manifestazione, non è stato inferiore alle aspettative: ricco il calendario dei convegni scientifici e istituzionali, che hanno rappresentato una chance in più di confronto diretto e in presenza per i partecipanti. Oltre 60 gli appuntamenti organizzati in un calendario che ha chiamato a discutere esponenti politici, esperti, aziende, docenti, enti di ricerca, professionisti, associazioni di categoria. Un’occasione per tutto il mondo della farmacia per fare il punto sui cambiamenti avvenuti durante la pandemia, guardare al post-Covid e delineare il futuro del settore con rinnovata fiducia. Ma anche una possibilità di incontro resa ancor più appetibile dalla quasi concomitanza di Exposanità, la mostra internazionale a servizio della sanità e dell’assistenza. I due appuntamenti, complessivamente, hanno portato a BolognaFiere oltre 850 aziende espositrici e più di 45mila presenze provenienti da tutti i settori del mondo della sanità. E proprio al futuro di quest’ultima, sono stati dedicati tanti approfondimenti. La parola d’ordine, nei prossimi anni, sarà “prossimità”, un obiettivo che sarà raggiungibile solo rafforzando il legame tra rete ospedaliera, case della comunità, farmacie dei servizi. Ma anche puntando sulla lezione appresa durande la pandemia. Perché, come ha dichiarato Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale: “Per rispondere alle nuove esigenze sanitarie emerse abbiamo cambiato la farmacia e il ruolo del farmacista. Ora non dobbiamo lasciare indietro nessuno: dobbiamo mantenere standard elevati in tutte le 19.000 farmacie italiane per salvaguardare la capillarità del servizio”. Concetto ribadito anche da Eugenio Leopardi, presidente Utifar: “I servizi che sono stati introdotti per gestire l’emergenza andranno a consolidarsi e questo richiederà alle farmacie di affrontare una nuova sfida: trasformare l’attività svolta nell’emergenza in un’attività di routine, quotidiana. E’ importante che la categoria sappia seguire questa tendenza”. Infine due parole su Exposanità: tutti gli obiettivi del PNRR, sono stati affrontati per definire il peso che avranno nella nuova sanità italiana: terza età, cronicità e comorbilità, disabilità, tecnologie assistive e dispositivi, parità di genere, ruolo dell’infermiere, sostenibilità del SSN, nuove professioni. Appuntamento a maggio 2023 con il 26esimo Cosmofarma.