Un viburno per stare meglio

viburnodella dott.ssa Gabriella La Rovere

Tra le piante più diffuse nel nostro paese per la sua appariscente estetica, il Viburno ha doti curative insospettate che meriterebbero di essere considerate

 

Quante volte ci siamo soffermate dinanzi a un bel giardino a contemplarne i colori? Ma a parte la valenza estetica di certe piante e fiori, cosa conosciamo davvero di essi? Se approfondissimo, probabilmente scopriremmo che anche gli arbusti più comuni e diffusi sono dotati in realtà di peculiarità e qualità mediche uniche, che fanno dei validi alleati per la nostra salute. Tra i più diffusi nel nostro paese e anche tra i più utilizzati in fitoterapia, vi è il Viburno. Si tratta di una pianta molto bella esteticamente, tanto da aver catturato anche l’attenzione di Giovanni Pascoli che nel suo “Il Gelsomino notturno scrive: “E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Privo di particolari necessità, visto che non necessita neanche di essere annaffiato a meno di un periodo di forte siccità, il Viburno conta più di 200 specie, tutte accumunate dal fatto di avere dei colori molto accesi e di possedere una profumazione intensa. Doti queste ultime che ne fanno i fiori preferiti per arredare gli ambienti delle Amministrazioni pubbliche o per allietare aiuole e parchi cittadini. Tra le diverse piante che appartengono al genere, particolarmente celebre è quella chiamata Viburnum opulus, conosciuta anche come “palla di neve”. tot 1_ap10Si tratta di un arbusto delle Caprifoliaceae dalla caratteristica infiorescenza sferica e bianca. Questo di solito non supera i 200, 250 cm di altezza e in Italia è diffuso soprattutto allo stato selvatico, pur essendo di origine asiatica in viali alberati perché in grado di assimilare senza troppi danni l’aria inquinata delle nostre caotiche e fumose metropoli. Le sue grandi foglie trilobate ricordano molto quelle degli aceri e possiedono un colore verde chiaro, che sfuma poi nei colori più caldi dell’autunno poco prima di cadere. Un’altra varietà piuttosto peculiare è il Viburnum plicatum, che cresce in orizzontale su terreni più umidi, con fiorellini bianchi che nascono su rami lunghi e lisci. Il Viburnum betulifolium, invece è un albero deciduo, rustico, a rami eretti, che può arrivare sino a quattro metri d’altezza. Possiede foglie ovate, dentate ai margini, verde scuro mentre all’inizio dell’estate si ricopre di fiori bianchi. Maz è in autunno che la pianta diventa ancora più bella visto che genera frutti rossi assai decorativi. E ancora: il Viburnum dilatatum, anch’esso un arbusto sempreverde, compatto, con foglie ovali verde scuro, può raggiungere i tre metri d’altezza e i due metri di diametro. Presenta fiori bianchi a mazzetti fra la primavera e l’estate mentre in autunno si formano frutti rosso brillante assai decorativi. Non meno appariscente il Viburnum fragrans: un arbusto deciduo, rustico, a rami eretti, che raggiunge i tre metri d’altezza. Dotato di foglie ovali, dentate, acuminate all’apice, è di colore verde scuro con sfumature arancione.

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Produce mazzetti di fiori bianchi, famosi per la loro fragranza che fanno la loro comparsa tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Dalle foglie di un bellissimo viola acceso, il Viburnum grandiflorum, un arbusto deciduo che può raggiungere i due-tre metri d’altezza. Fiorisce attorno fine dell’inverno fino alla primavera e i suoi fiori tubolosi sono molto profumati. Di dimensioni impressionanti il Viburnum rhytidophyllum: un albero sempreverde con foglie ovali verde scuro che arriva ad un’altezza di ben sei metri e ha un diametro di due metri. I suoi fiori sono bianchi e si presentano a mazzi tra maggio giugno. In autunno si formano dei frutti rosso brillante assai decorativi, che diventano successivamente neri. Infine il Viburnum tinus: un arbusto sempreverde, compatto, con foglie ovali verde scuro, che raggiunge i tre metri d’altezza e i due metri di diametro. Anche i suoi fiori sono bianchi e a mazzetti e fanno la loro comparsa tra l’inverno e la primavera, mentre in autunno si formano dei frutti blu scuro.

Come detto, le qualità del Viburno non si esauriscono alle doti ornamentali perché esso presenta molteplici proprietà terapeutiche. Vero toccasana per quanto riguarda l’asma allergica perché è in grado di esercitare azione calmante sul sistema neurovegetativo polmonare e di inibire gli spasmi bronchiali, le sue foglie e i ramoscelli giovani possono essere utili per duroni, ulcere e foruncoli mentre i fiori producono effetti antinfiammatori, rinforzano le gengive e combattono le piccole emorragie. Il decotto di foglie raccolte in maggio della specie Lantana, vanta proprietà astringenti e antidiarroiche; per uso esterno viene utilizzato per lavaggi, sciacqui astringenti, lozione contro l’alopecia. Il succo dei frutti raccolti in agosto-settembre ha proprietà antidiarroiche; mentre per uso esterno il decotto viene utilizzato per clisteri astringenti. La polvere e l’infuso di corteccia raccolta e seccata in autunno della specie opulum, vanta proprietà calmanti del sistema nervoso, contro le contrazioni uterine, e purgative. L’infuso di fiori freschi ha un’azione purgativa mentre quello di fiori secchi ha un’azione sudorifera. Per finire: l’estratto fluido o la tintura di corteccia della specie prunifolium ha proprietà sedative, anispastiche, antiabortive, curative nella dismenorrea, nelle coliche e nella diarrea.