Sole e capelli

Quando il sole colpisce i capelli

Anche durante l’inverno si devono proteggere i capelli, specie se tinti e bagnati, dall’effetto dei raggi solari

della Prof.ssa Antonella Tosti Dip. di Med. Interna e dell’Invecchiamento, Università Studi di Bologna

Gran parte delle informazioni riguardo agli effetti delle radiazioni ultraviolette sul capello derivano dall’industria tessile. Tutte le fibre naturali come il cotone, la lana, la seta cambiano di colore quando esposte al sole, in particolare le fibre bianche, che vanno incontro a un processo di ingiallimento. Parallelamente i capelli esposti al sole si schiariscono e i capelli bianchi o decolorati, come i tessuti, ingialliscono a causa della degradazione del triptofano. Come è noto, la pigmentazione del capello è dovuta a due pigmenti, le eumelanine, di colore bruno-scuro e le feomelanine, di colorito giallorosso, che vengono prodotte dai melanociti presenti a livello della matrice del follicolo. Se i nostri capelli sono neri o castani significa che i melanociti dei nostri follicoli producono soprattutto eumelanine, se sono biondi o rossi, prevalgono le feomelanine. Nei capelli esposti al sole è presente un altro pigmento, l’ossimelanina che è un prodotto di fotodegradazione ossidativa delle melanine. Queste ultime, presenti nella corteccia del capello, hanno infatti la funzione di proteggere il fusto dai danni ossidativi che determinano la rottura dei ponti disolfuro: quando il capello è esposto alle radiazioni ultraviolette le melanine assorbono parte delle radiazioni, vengono fotodegradate con produzione di ossimelanina e in tal modo prevengono parzialmente i danni. Per questo motivo, i capelli biondi o bianchi sono molto più suscettibili a essere danneggiati dal sole che non i capelli neri o castani. Molto facilmente danneggiabili sono anche i capelli sottoposti a decolorazione mentre le tinture possono avere un effetto fotoprotettivo. Cerchiamo ora di capire come e perché un altro effetto dannoso della fotoesposizione sia legato allo schiarimento delle tinture che è maggiore se il capello viene lavato dopo l’espo­sizione stessa. L’espo­sizione al sole è infatti una causa importante di alterazione del fusto, e in ordine sequenziale si osserva la perdita della cuticola e la successiva separazione delle microfibrille della corteccia con perdita della melanina. In altre parole, gli effetti sul fusto sono simili a quelli riscontrabili dopo la decolorazione. A causa dei danni ci sono la fotossidazione degli aminoacidi con distruzione dei legami chimici fra aminoacidi che costituiscono le cheratine del capello (soprattutto i legami fra atomi di carbonio e legami disulfuro), la decomposizione dei lipidi e la fotossidazione delle melanine. In sostanza si as­siste a una riduzione del contenuto proteico del fusto con degradazione della corteccia e alterazione delle proprietà meccaniche del capello che diviene meno resistente alla trazione e sviluppa tricoressi nodosa e altri segni di fragilita’. L’industria cosmetica negli ultimi anni si è sensibilmente interessata al problema, con il proposito di individuare sistemi di fotoprotezione adatti a proteggere la fibra durante l’espo­sizione in quanto i danni del fusto non si possono riparare ma solo prevenire. Studi sperimentali indicano che inserendo filtri solari in uno shampoo si può proteggere il capello dal danno da fotoesposizione e che, per esempio, l’incubazione del capello in soluzione contenente cinnamati riduce i danni fotoossidativi. Si è inoltre visto che filtri UVB (octyl methoxy cinnamate) assorbono il 25% dell’irradiazione UV totale a concentrazione di 30 mg/g di capello e i filtri UVA (benzophenone-3, benzophenone-4) assorbono il 40% dell’irradiazione UV totale alla stessa concentrazione. E’ quindi possibile prevenire i danni da fotoesposizione? La risposta è positiva. Sono disponibili sul mercato numerosi prodotti per capelli contenenti filtri solari da applicare prima dell’esposizione al sole. Il problema è che molti di questi prodotti vengono pero’ utilizzati dal consumatore sporadicamente, quasi esclusivamente nei mesi estivi. Ora invece che si è osservato come il danno da fotoesposizione sia più intenso se i capelli vengono sottoposti a lavaggio, la raccomandazione più razionale è di utilizzare regolarmente proprio un filtro solare veicolato nello shampoo.

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