di Danilo Panicali
I microelementi possono essere indispensabili nella cura e prevenzione di diverse patologie dei capelli.
Numerosi studi hanno dimostrato l’esistenza di uno stretto legame tra capelli e alimentazione. I capelli sono infatti costituiti da diverse proteine, acqua, pigmenti, lipidi e oligoelementi. Per gli esperti, risulta, quindi, importantissimo, per la propria chioma, fornire il tipo di alimentazione giusta, in modo da rinforzarla e proteggere adeguatamente i bulbi piliferi. Quando si parla di dieta alimentare, di solito, ci si riferisce a macroelementi, vale a dire: carboidrati, lipidi, proteine, che risultano necessari affinchè il nostro corpo riceva il giusto contributo energetico. Esiste, tuttavia, anche un’altra classe di alimenti o, come vengono denominati, fattori dietetici secondari: i microalimenti, che entrano in gioco per una corretta nutrizione a fini tricologici. Si tratta di sostanze organiche e inorganiche, tra cui le vitamine, i sali minerali, alcuni estratti naturali e gli aminoacidi, richieste dalla dieta umana in quantità di pochi milligrammi o, addirittura, di microgrammi al giorno.
Nonostante la quantità apparentemente irrisoria, richiesta dal nostro corpo, questi elementi sono importantissimi per il buon funzionamento dell’organismo. Anche se, in generale, si può affermare che la quantità indispensabile di microalimenti varia da individuo a individuo, in rapporto a fattori come l’adeguatezza della propria dieta, l’attività e il funzionamento dei microrganismi intestinali (che da soli producono alcune vitamine essenziali come quelle del gruppo B), ma anche in relazione a fattori genetici, predisposizioni naturali e fattori razziali. Se si riuscisse a fornire al nostro organismo tutti i microalimenti (chiamati anche bioregolatori o micronutrienti) in quantità ottimale, otterremmo l’effetto positivo di potenziare l’attività enzimatica. Questo consentirebbe di regolarizzare e accrescere l’azione degli ormoni, di aumentare l’efficacia del sistema immunitario e dei sistemi di difesa, e soprattutto di migliorare l’efficienza di tutti gli organi e apparati del nostro organismo. In poche parole, tramite una adeguata supplementazione di tutti i micronutrienti necessari, quello che si promuove è una rigenerazione cellulare, una sorta di processo di ringiovanimento, di cui beneficia il corpo nella sua interezza, bulbi piliferi e capelli compresi.
A questo proposito, negli ultimi anni, si è andato affermando il concetto di nutrizione ortomolecolare (cioè riferita all’assunzione dei principali microalimenti) che, nelle intenzioni dei suoi paladini, può svolgere una funzione essenziale per la salute di qualsiasi individuo, rivelandosi benefica anche nella cura e prevenzione di moltissime patologie quali: il diabete, la gotta, disturbi circolatori, cefalee, nevriti, ansia, stress e disturbi psicosomatici in generale, fibromi uterini, areopatie, anoressia, diversi tipi di epatite, vitiligine, nonchè disfunzioni legate ai capelli (dimostrandosi utile in casi di caduta dei capelli e calvizie). Come abbiamo già accennato, infatti, i microalimenti come gli aminoacidi svolgono un ruolo insostituibile nella costruzione dei capelli. Non è certo una novità il fatto che diete squilibrate o troppo restrittive possono causare debolezza strutturale nel capello. è stato dimostrato che in soggetti sottoposti a regimi aproteici, il diametro del bulbo dei capelli si riduce notevolmente dopo solo 11 giorni. In seguito, verso il 14° giorno, si ha una marcata riduzione di pigmento melanico, seguita, dopo alcune settimane, da atrofia e perdita delle guaine del follicolo pilifero.
Tra gli aminoacidi più influenti per i capelli ricordiamo la cistina, la cisteina, la metionina e gli aminoacidi solforati in genere. Recenti studi hanno poi evidenziato il ruolo protettivo svolto sul bulbo pilifero dalla taurina. A livello di follicoli piliferi la capacità della taurina di controllare la sintesi di collagene si rivela importante per evitare la iperproliferazione dei fibroblasti che, causata da stress ossidativi, danneggia il cuoio capelluto. Per migliorare lo stato di salute dei capelli non si dovrebbero inoltre dimenticare i polifenoli che dal punto di vista chimico sono molecole a diverso grado di complessità in cui è sempre presente almeno un gruppo fenolico. Li si trova in tutti i vegetali e nella frutta, oltre che in tè, caffè, vino, olio di oliva, acini dell’uva e soprattutto nei suoi semi (vinaccioli) dove sono maggiormente concentrati. I polifenoli sono antiossidanti naturali che proteggono l’organismo da stress ossidativo e dai danni causati dai radicali liberi e, inoltre, stimolano la crescita delle cellule dell’epitelio del follicolo pilifero, inducendo la fase di anagen. Infine va riconosciuta l’importanza nella dieta di un altro importante microalimento: lo zinco (particolarmente presente nelle carni rosse, nei pesci, nei crostacei e nella parte embrionale dei cereali). Altre importanti fonti di zinco sono: latte e cereali per circa il 20% ognuno dell’assunzione giornaliera, mentre le verdure forniscono il 12%. Una carenza di questo microelemento sotto i 6mg/L, è causa frequente, specie nella donna, di telogen effluvio cronico. Lo zinco svolge una importante funzione strutturale in una proteina poco nota, la basonuclina, localizzata nelle regioni con cellule in rapida proliferazione come lo stato basale dell’epidermide e lo strato esterno alla radice e la matrice dei follicoli piliferi in fase di anagen. Questa proteina, non è presente, invece, nella parte inferiore dei follicoli che hanno perso la loro capacità replicativa.