La salute in un capello
E’ possibile risalire dall’analisi mineraloscopica del capello allo stato metabolico generale? C’è chi lo pensa e ha messo a punto un test
di Danilo Panicali
La mineraloscopia sta diventando uno degli strumenti più usati in tricologia. L’interpretazione dei dati è pero’ complessa perché la chimica del corpo è complessa, e i rapporti fra i diversi oligoelementi devono essere valutati come valori interdipendenti, e non come dati isolati. Secondo un principio olistico il grafico dei minerali rispecchia tutti i livelli delle funzioni di una persona e riflette, in tempo reale, anche il suo corrente stato metabolico. In questa maniera, livelli molto alti di minerali nel capello, o talvolta livelli molto bassi, possono in generale indicare la non biodisponibilità del minerale. I rapporti hanno la stessa importanza diagnostica, e talvolta anche maggiore, dei livelli dei singoli minerali perché sono usati per determinare le tendenze alle malattie, la velocita’ metabolica, le fasi di stress e altri parametri importanti. Per addentrarci in un campo così difficile, ci siamo avvalsi della guida dei dott.ri Augusto Ferri, Cosmetologo e P. Ruggero Franzoia, Dermatologo, dello Studio Tricologico di Reggio Emilia, che da anni studiano la materia e hanno recentemente messo a punto un nuovo test, che si chiama BCC(r) (Biochemical Components Chek), per la lettura del contenuto intracellulare del capello. E che è in grado di fornire indicazioni precise sull’aspetto nutritivo e dinamico cellulare, mostrando gli adattamenti e le compensazioni che avvengono nel nostro organismo sia dei minerali nutrizionali sia quelli tossici che delle vitamine.
Cosa si può dedurre da una mineraloscopia?
La lettura di ogni minerale del capello rappresenta una somma di eventi metabolici che possono includere un normale metabolismo del capello, una ritenzione di tipo fisiologico o patologico, deposizione o perdita minerale nel capello o in qualsiasi altro punto dell’organismo; la rimozione di un minerale a causa di metalli tossici, la presenza di minerali, chiamati difensori, che compensano altri minerali non equilibrati, abitudini alimentari e nutrizionali, cause di tipo emozionale e stili di vita, effetti dell’assunzione di farmaci. Ogni lettura minerale non deve essere considerata in modo semplicistico, ma deve essere analizzata nei suoi componenti, prima di trarre conclusioni sul significato di un particolare valore. L’identificazione di ogni componente, non è sempre facile ed è spesso necessario un lavoro di ricerca.
Quali risultati si possono attendere dal vostro test?
Con il test “BCC(r)” riusciamo a tradurre il linguaggio biochimico, in un linguaggio organico immediatamente utilizzabile per il professionista che si occupa di alimentazione, di tossicologia, di oligoterapia e di benessere. Ma bisogna tener presente che i rapporti di un’analisi del capello indicano tendenze, non diagnosi e che lo squilibrio dei rapporti indica che è presente la tendenza verso una disfunzione ma che il nostro organismo potrebbe compensare temporaneamente. Solo se lo squilibrio persiste, probabilmente, si manifestera’ un sintomo o una patologia.
Piu’ concretamente ci faccia qualche esempio…
Parliamo di stress. L’interpretazione della lettura dei minerali nel corso delle tre fasi biochimiche di allarme – resistenza – esaurimento forniscono informazioni istantanee sulla chimica del corpo e sulla sua reazione allo stress. Ciascuna fase rappresenta uno strato energetico inferiore rispetto la fase precedente. Esiste quindi una correlazione importante tra tasso di ossidazione e fase di stress, fra le fasi di stress e la dominanza di una delle parti del sistema nervoso autonomo. Cosi’ nella fase di allarme registriamo una eccessiva attivita’ tiroidea e surrenale, una ossidazione veloce e la dominanza del sistema nervoso simpatico. In quella della resistenza: ridotta attivita’ tiroidea e surrenale, una ossidazione lenta e la dominanza del sistema nervoso parasimpatico. Nella fase finale, di esaurimento: prevale un rapporto sodio/potassio basso, livelli bassi di ormoni surrenali midollari e la dominanza del sistema nervoso parasimpatico.
Puo’ chiarirci il concetto di Tasso di ossidazione…
Il tasso di ossidazione indica la velocita’ con cui l’organismo ossida, ovvero brucia il cibo. Esso è simile al tasso metabolico. Il termine tasso di ossidazione comprende il rateo al quale il cibo è ossidato nel corpo e la sua determinazione, insieme ai rapporti fra i diversi minerali, è uno strumento di interpretazione fondamentale per la definizione dei tipi ossidativi lenti, veloci o misti.
In che modo il test aiuta alla prescrizione di un programma nutrizionale?
Dalla determinazione della tolleranza agli zuccheri e ai carboidrati, del tasso di ossidazione e del percorso dell’energia, si può valutare l’efficienza energetica. I minerali come molte vitamine sono coinvolti nella maggior parte sia nella produzione di energia che nella protezione di delicati sistemi enzimatici. Un accertamento dei valori energetici basato sul test del capello coinvolge il tasso ossidativi, indicatori di tolleranza ai carboidrati, ed evidentemente i livelli minerali relativi al percorso energetico, in particolare calcio, magnesio, sodio e potassio. Piu’ questi rapporti sono squilibrati, peggiore sara’ la condizione fisica e maggiore sara’ la tendenza all’affaticamento e all’esaurimento. Un rapporto surrenale, sodio-magnesio, minore di 2:1 o maggiore di 8:1, per esempio, è indicativo di una notevole perdita di energia dovuta a uno squilibrio delle ghiandole surrenali.
La lettura della mineraloscopia risente di alcune influenze esterne?
L’assunzione dei farmaci ha la capacità di influenzare tutta la chimica del nostro organismo e ha effetti sulla mineraloscopia. Per esempio gli antiacidi antitraspiranti innalzano i valori dell’alluminio, il cortisone, specie il prednisone, diminuiscono il calcio, aumentano il potassio e abbassano il rapporto sodio/potassio con aumento del rame, la teofillina aumenta i livelli di potassio, i diuretici possono avere effetti sui livelli sodio potassio, il litio diminuisce il sodio, stabilizzando il rapporto sodio/potassio, al contrario il ritalin aumenta il rapporto sodio/potassio mentre gli estrogeni e i loro preparati inclusa la pillola aumentano il rame e possono influenzare la lettura del sodio. Ma è soprattutto l’alimentazione a influire sui dati di lettura.
Ci indichi alcune indicazioni cliniche in cui la mineraloscopia può servire praticamente al medico.
Le allergie, condizioni in cui va favorito l’incremento dell’attivita’ delle ghiandole surrenali, le quali secernono adrenalina e cortisone, e la cui carenza provoca, maggiormente, una predisposizione alle allergie stesse. Inoltre una eccessiva permeabilita’ cellulare o una debolezza delle pareti dei capillari possono provocare reazioni di tipo allergico, perché viene favorita nei capillari l’entrata di proteine estranee, mentre l’istamina viene facilmente rilasciata dalle cellule. Soggetti la cui ossidazione è veloce hanno una predisposizione a una maggiore permeabilita’ cellulare, a causa di bassi livelli di calcio e di iperattivita’ delle ghiandole surrenali, fattore che contribuisce alle allergie. Utili e con effetti antiallergici, in questo caso, sono il calcio e magnesio. Riscontrabile normalmente con l’analisi del capello è l’anemia da squilibrio di rame e l’anemia da carenza di ferro. Il rame è necessario per la conversione del ferro dalla forma ferrica a quella ferrosa e per l’incorporazione del ferro nella molecola della emoglobina. Se l’anemia non risponde dopo l’integrazione di ferro, è bene controllare che non vi siano squilibri nel rame. Ma anche molti disturbi che riguardano il sistema riproduttivo femminile sono associati allo squilibrio del rame che, a sua volta è collegato ai livelli degli estrogeni.
Quale è il livello di affidabilita’ del vostro test?
I nostri risultati sono il frutto di una ricerca molto lunga e sono ottenuti correlando modelli comportamentali con migliaia di test effettuati negli anni.