di Benedetta Palombi
È esperienza comune che durante la gravidanza i capelli appaiono più forti e in ottima salute, mentre una volta partorito, talvolta si assiste a una abbondante caduta. Perché? “Durante la gestazione – risponde la dott.ssa Marcella Ribuffo dirigente medico presso l´Istituto Dermopatico dell´Immacolata (IDI) di Roma – c´è un incremento della produzione degli estrogeni, che aumentano lo spessore e la crescita dei capelli, che restano così più a lungo nella fase di anagen”. Questi ormoni provocano inoltre un rallentamento della produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, e quindi i capelli, anche i più grassi, appaiono più puliti, mentre risulta migliorata anche la microcircolazione del cuoio capelluto. “Dopo il parto – continua la dottoressa Ribuffo – i valori degli estrogeni tornano nella norma mentre salgono gli androgeni che stimolano le ghiandole sebacee e fanno aumentare la prolattina che è responsabile della possibile, abbondate ma transitoria, caduta dei capelli.
Inoltre durante l´allattamento nella neo madre si possono verificare squilibri nutrizionali che possono indebolire i capelli facendoli apparire secchi e stopposi”. Queste informazioni, pur rassicuranti, non sono però sufficienti a eliminare molti dei dubbi che le donne esprimono rispetto alla possibilità di continuare a trattare come prima le proprie chiome durante i nove mesi di attesa. Consultando i siti femminili dedicati alle future mamme, il quesito più frequente è se si possa ricorrere alla tintura per capelli durante la gravidanza. “Per precauzione – continua Marcella Ribuffo – sarebbe meglio evitare la tintura perché potrebbe contenere ammoniaca o altre sostanze che possono essere assorbite attraverso il cuoio capelluto. È vero che a oggi ci sono formulazioni più delicate, con ingredienti anallergici e prive di ammoniaca, ma se non si è del tutto sicure della formulazione del prodotto utilizzato dal parrucchiere, meglio rimandare a dopo la fase dell´allattamento”.
Quello che gli esperti segnalano è che sebbene la colorazione e la decolorazione dei capelli siano trattamenti che riguardano solo il fusto del capello, le sostanze impiegate possono, anche se minimamente, essere assorbite tramite il cuoio capelluto e attraversare la barriera placentare. In questo modo, considerato che la tinta non è un evento occasionale, più applicazioni durante la gravidanza potrebbero risultare dannose per l´embrione, specie durante il primo trimestre, il momento più importante e delicato per lo sviluppo degli organi del bambino. La sostanza messa sotto accusa è l´ammoniaca che apre le cuticole del fusto e fa penetrare meglio il pigmento per la colorazione permanente dei capelli, un fenomeno che si verifica per una reazione di ossidazione.
L´ammoniaca può essere anche causa di reazioni allergiche provocabili pure dalla resorcina, elemento chimico che serve per la preparazione dei coloranti. Oggi che le gravidanze avvengono sempre in età più avanzata, quando sulla testa si intravedono già diversi capelli bianchi o antiestetiche ricrescite con dei colpi di sole, esistono soluzioni accettabili esteticamente e non rischiose per il nascituro? “Un bellissimo effetto – sostiene la dott. Ribuffo – lo dè l´hennè, che è una sostanza naturale senza effetti tossici, disponibile in varie sfumature, da scegliere a seconda del proprio colore di base”.
L’hennè copre meglio se si fa in due fasi; la prima con hennè nero (indigo) e poi con l´hennè rosso (Lawsonia) senza picramato di sodio che è un colorante chimico. Il risultato del procedimento così condotto è un più caldo e ricco di riflessi, sicuro per la salute di mamma e bambino. Nessuna controindicazione anche per le tinture vegetali e per i colpi di sole, effettuati con polvere decolorante e che vengono applicati solo sulla lunghezza del capello senza entrare in contatto con la cute. I decoloranti permettono di ottenere un ottimo livello di schiaritura, uniforme anche su capelli già trattati con tinture, con un approccio meno aggressivo. Tutto quanto abbiamo detto mostra come anche in periodi molto delicati della vita di una donna, quali la gravidanza e l´allattamento, non si debba rinunciare del tutto alla cura del proprio aspetto, facendo però attenzione a ciò che involontariamente potrebbe creare danni al neonato.
Per chiudere segnaliamo, quindi, un altro ipotetico rischio per le donne in gravidanza. Uno studio realizzato presso l’Imperial College di Londra e pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, mette in guardia le neo-mamme sull´uso dei prodotti e spray per capelli che aumenterebbero il rischio di anomalie genitali per il bambino. In particolare, crescerebbero i casi di ipospadia, ma gli stessi autori della ricerca riconoscono che non vi è al momento alcuna prova diretta che l’esposizione alla lacca possa causare ipospadia. Per averne la certezza bisognerà provvedere a ulteriori studi.