Capelli e alimentazione

Non si deve ignorare la qualità e la quantità del cibo che assumiamo, pensando che non riguardi la salute dei nostri capelli. Infatti è vero proprio il contrario: mangiare bene giova all’organismo come alle nostre chiome

C’è un nesso fra la composizione della nostra alimentazione quotidiana e la salute dei capelli: essi sono costituiti infatti da proteine solide, come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95% e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti ed oligoelementi. E’ perciò strettamente necessario fornire col cibo il giusto “nutrimento” necessario alla loro formazione e al mantenimento della loro salute, assumendo con raziocinio tutti i nutrienti: glucidi, proteine, vitamine, grassi, minerali. Ed è essenziale che i medici consiglino il giusto comportamento ai propri pazienti, magari fornendo loro alcune elementari informazioni sulla composizione del capello e sulle funzioni che il cibo possiede per mantenerla sana.
Ad esempio è importante sapere che, essendo la cheratina del capello composta da due amminoacidi essenziali, la cistina e la lisina, presenti nelle carni, nel pesce, nel fegato, nella selvaggina e in alcuni tipi di verdure, per integrarle e evitare di vedere i capelli più fragili, secchi, sottili o meno vaporosi, occorrerebbe mangiare alternativamente carni bianche o rosse, e pesce almeno due volte alla settimana, e così via.

Ma non bisogna dimenticare assolutamente l’importanza di un’equilibrata assunzione degli zuccheri, preferibilmente quelli integrali (come il pane, la pasta, tutti i tipi di cereali), evitando possibilmente quelli semplici e/o raffinati (presenti dei dolciumi).

Attenzione anche ai grassi, da consumare con moderazione, e alle vitamine, da assumere invece in abbondanza, mangiando frutta e verdura fresche almeno una volta al giorno. Se poi capita di mangiarne in entrambi i pasti principali, tanto meglio.

Importante anche il ferro, che come si sa possiede un ruolo primario nella sintesi dell’emoglobina del sangue e che serve per l’ossigenazione dei tessuti; poi lo zinco, il magnesio e infine il rame, che partecipa al processo di composizione della melanina, proteina che colora il capello.

Studi recenti hanno dimostrato che nei regimi alimentari della grande maggioranza delle famiglie italiane è presente un’ampia varietà di tutti gli elementi nutritivi necessari al sostentamento dell’intero organismo e perciò anche dei capelli.

Spesso, pero’, vengono commessi dei gravi errori che possono alterare la composizione dell’alimentazione rendendola meno equilibrata: concorrono nelle scelte sbagliate i gusti particolarmente difficili di alcune persone o classi di persone (i bambini, gli anziani, chi professa determinate religioni, o semplicemente chi non ama frutta e verdura e ne fa uno scarso o inesistente consumo), diete molto restrittive per perdere il peso in eccesso o mantenere una linea perfetta (caso in cui invece si tende ad assumere moltissima verdura e frutta, giungendo in alcuni casi a ignorare la grande importanza dei nutrienti per eccellenza, come i carboidrati e le proteine).

Molto frequenti sono poi le carenze di proteine (e spesso proprio di quelle del gruppo della cistina), che causano fragilità dello stelo del capello, secchezza, diminuzione del diametro: una dieta senza proteine, già dopo soli 10 giorni, arriva a far ridurre sensibilmente il diametro del bulbo dei capelli, causando una perdita del pigmento talemnte grave che a volte porta fino all’atrofia; peraltro possono danneggiarsi anche le unghie e la pelle, poichè sono composte anche loro in maggior parte di cheratina.

Ogni spazzolata diventa un dramma perché sul pettine rimane un gran numero di capelli, anche se non tutti sanno che la maggior parte sono solamente degli steli spezzati e non capelli interi, ma comunque il fatto stesso che i capelli si spezzino non è di certo un segno positivo.

Infine una dieta troppo povera di oligoelementi, di minerali o di vitamine può provocare una massiccia caduta di capelli (il cosiddetto defluvium telogenico); il lato positivo è che gli effetti sono reversibili se gli squilibri alimentari vengono corretti in tempo e non ripetuti.
In caso di massiccia caduta o di un diradamento eccessivo dei capelli, tutti fenomeni che comunque possono avvenire anche per motivi esterni all’organismo e quindi all’alimentazione, come nei periodi post-gravidanza oppure in caso di situazioni che causano al soggetto uno stress psicologico eccessivo, si possono tranquillamente consigliare degli integratori alimentari: complessi e preparati vitaminici e minerali da assumere per bocca, di solito in capsule o in compresse, che contengono la giusta dose quotidiana di vitamine, minerali e aminoacidi di cui l’organismo necessita e che colmano le lacune causate da carenze momentanee portate da situazioni particolari o da regimi scorretti.

Non tutti gli integratori svolgono la stessa funzione: è quindi importante, per consigliare in modo corretto il paziente, stabilire quali siano quelli giusti a seconda delle necessità caso per caso.

Per la salute generale dei capelli possono essere utili integratori costituiti dagli aminoacidi necessari per la sintesi della cheratina, oppure composti di minerali come calcio, zinco, ferro, rame, selenio, magnesio, manganese o di vitamine come la A, la C, la E e la H.
Inutile che il paziente ricorra da solo a un integratore qualsiasi credendo che, indipendentemente dalla sua composizione, possa essere efficace.
Sono perlopiù inutili, infatti, quelli che contengono un po’di tutto.
Gli integratori vanno utilizzati invece in particolari casi, con criterio e nella composizione ideale per il tipo di carenza (e di capello) da trattare.

Hanno dimostrato di avere una scarsa o nulla efficacia se vengono usati da soli, mentre se associati a cure specifiche a livello locale (come tutti quegli shampoo, creme e lozioni particolari da applicare sul cuoio capelluto o sulla lunghezza che ritroviamo in commercio) o a livello generale contribuiscono a migliorare i risultati.

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