Un´alternativa per l’alopecia androgenetica nei pazienti giovani
Da uno studio su giovani maschi con sintomi leggeri o intermedi di alopecia androgenetica emerge il ruolo positivo di alcuni principi naturali
del Prof. Andrea Marliani, dermatologo Presidente SITri
In pazienti maggiorenni e di sesso maschile, l´inibizione farmacologica della 5a-reduttasi è oggi considerata la terapia di prima scelta della alopecia androgenetica, specie quando questa si è già chiaramente manifestata. Quando però il paziente è molto giovane e la patologia non è ancora ben delineata o quando si temono possibili effetti collaterali di una lunga terapia ormonale farmacologica si possono voler cercare strade alternative, certamente meno efficaci ma più dolci e sicure. Abbiamo, di recente, condotto una sperimentazione intesa a valutare la tollerabilità e l´attività sulla perdita di capelli maschile di un integratore nutrizionale, in capsule, denominato Sametrix, contenente: Serenoa repens estratto secco 20 mg, b-sitosterolo da pino 70 mg, Resveratrolo 20 mg, Zinco gluconato 10 mg. Il rationale di questa formulazione è presto detto. La Serenoa repens è comune nel sud est degli Stati Uniti, soprattutto lungo le coste e lungo il litorale dell´Oceano Atlantico e anche all´interno come nel sud dell´Arkansas. È una piccola palma, fra i 2 e i 4 metri di altezza. Cresce in fitte boscaglie adiacenti le coste o nei sottoboschi di Pini e latifoglie. I suoi fiori, di colore bianco giallognolo e di circa 5 mm di larghezza, producono una densa infiorescenza lunga fino a 60 cm. Il frutto, una drupa di colore nero-rossastro, rappresenta per gli animali selvatici una importante fonte di cibo. I nativi americani utilizzano il frutto come cibo, ma anche per una grande varietà di problemi legati al sistema urinario e all´apparato riproduttivo. I coloni europei imparano presto a utilizzarla. Per almeno 200 anni venne usato l´estratto secco per diverse patologie: stanchezza, debolezza, problemi urogenitali come incontinenza e ipertrofia prostatica. La Serenoa repens è ricchissima di acidi grassi e fitosteroli. Uno dei suoi fitosteroli è il b-sitosterolo. Una meta-analisi pubblicata sul JAMA ha dimostrato, in doppio cieco contro placebo e contro due comuni medicinali in commercio, l´efficacia sul trattamento dei sintomi della iperplasia prostatica benigna. Trials clinici ne mostrano l´efficacia anche nella cura della calvizie maschile. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che l´effetto della Serenoa repens si esplica attraverso l´inibizione della 5a-reduttasi del testosterone. Gli effetti collaterali sono praticamente assenti, nè sono state individuate interazioni dannose con medicinali di sintesi. Ne viene comunque sconsigliata la somministrazione a donne in gravidanza e in allattamento. II b-sitosterolo è ampiamente distribuito nel regno vegetale e si ritrova abbondante, oltre che nella Serenoa repens, nel Pino, nella Cucurbita pepo nel Pygeum africanum. È il fitosterolo più abbondante nella dieta. Dal punto di vista chimico, ha una struttura molto simile a quella del colesterolo, ne differisce per la presenza di un gruppo etilico a livello del carbonio 24 della catena laterale. Esso è praticamente insolubile in acqua e scarsamente solubile in solventi lipidici, si trova in natura in forma di estere e di glicoside, ed entrambe queste forme sono più solubili del b-sitosterolo stesso. Il principio ha un effetto positivo sul parenchima prostatico e possiede pure capacità ipocolesterolemizzante. Una revisione di quattro studi clinici in doppio cieco, controllati verso placebo, condotti in 519 soggetti affetti da ipertrofia prostatica benigna sintomatica e trattati con b-sitosterolo per periodi da 4 a 26 settimane, ha dimostrato un miglioramento significativo nei sintomi urologici e nel getto urinario. II suo possibile meccanismo d´azione sul parenchima prostatico è legato alla sua capacitè di inibizione della 5a-reduttasi del testosterone. Gli effetti collaterali sono molto scarsi: difficoltà digestive, flatulenza, diarrea e stipsi. Alcuni studi hanno indicato che i fitosteroli possono diminuire le concentrazioni seriche di a e b-carotene, di licopene e di vit. E, attraverso una probabile interferenza con il loro assorbimento. II b-sitosterolo è però controindicato nei soggetti affetti da rare malattie genetiche, come la sitosterolemia e la xantomatosi cerebrotendinea. Non sono mai stati descritti casi di sovradosaggio. La sua somministrazione a donne in gravidanza e in allattamento è sconsigliata. Il Resveratrolo, altro componente del prodotto Sametrix, è una sostanza che ha attirato molto interesse tra i ricercatori che si occupano di integratori per rallentare l´invecchiamento. Appartiene alla famiglia di composti polifenolici, ampiamente diffuso nel mondo vegetale, negli acini dell´uva, nel vino, in alcune bacche e semi di arachide. Possiede un documentato effetto antinfiammatorio attribuito alla sua capacità di inibire le ciclossigenasi ed è un attivo antiossidante e impedisce l´ossidazione del colesterolo LDL. L´analogia della sua struttura chimica con quella degli estrogeni ha suggerito la possibilità che ne possa essere un debole agonista-antagonista (come il Tamoxifene). Nella medicina tradizionale asiatica si utilizza la pianta Polygonum cuspidatum, particolarmente ricca di resveratrolo, per curare i disturbi al cuore e al fegato. Non sono descritti effetti collaterali attributi al resveratrolo. Lo zinco, è un metallo di peso atomico 65, indispensabile per la crescita corporea, per i processi riparativi dei tessuti, per la risposta immunitaria. È anche cofattore della sintesi del collagene e in più di settanta reazioni enzimatiche conosciute, oltre a essere presente nella molecola di circa cento metalloenzimi. Il suo fabbisogno giornaliero è stimato in 10 – 15 mg per l´adulto, 20 mg per le gestanti, 30 mg per le nutrici. Nell´organismo umano lo zinco è presente soprattutto nelle ossa, nei denti, nella pelle, nel fegato, nei muscoli e nei capelli. La maggior parte delle proteine lo include nelle regioni con struttura secondaria che avvolgendosi, danno luogo alla loro configurazione tridimensionale. La carenza di zinco provoca disturbi gravi in tutti gli organismi viventi, la caduta dei capelli e l´acrodermatite enteropatica (dermatite, diarrea, alopecia). La frequenza della ipozinchemia pare sia sottostimata e pressochè diffusa come la carenza di ferro.La zinchemia normale è di 0,7-1,5 mg/l di siero. In Tricologia si somministrano, a scopo profilattico, solfato di zinco a dosaggi fisiologici, circa 10 – 20mg al giorno. Per la sperimentazione, sono stati arruolati 35 soggetti di sesso maschile con sintomi leggeri o intermedi di alopecia androgenetica riscontrati mediante la constatazione clinica e video-dermatoscopica di miniaturizzazione dei capelli del vertice. A ognuno di questi pazienti sono state consegnate 300 capsule di Sametrix pari a 150 giorni di trattamento alla dose di due capsule al giorno. I soggetti sono stati giudicati a 90 e 150 giorni. Per la valutazione si sono presi in considerazione: Pull test, Wash test, Tricogramma e la soddisfazione del paziente, con desiderio di continuare la terapia. Sia a metà che al termine del periodo di osservazione si è quindi assegnato un giudizio globale al prodotto attraverso la somma del punteggio fatto registrare dai diversi parametri esaminati. I risultati registrati all´inizio dello studio, e a 90 e 150 giorni dall´inizio della sperimentazione, è stato tra buono e ottimo. Ottimo in particolare per il grado di soddisfazione dei pazienti che peraltro non hanno lamentato effetti collaterali di alcun tipo. Si può pertanto affermare che, come evidenziato da un´abbondante letteratura, l´impiego di estratti di Serenoa, in associazione a fitosteroli e antiossidanti, può rappresentare un utile e sicuro ausilio per contrastare alcuni dei fattori causali della calvizie comune.
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