Tecnologia nano acustica e aspettative dei pazienti

 intervista al dott. Antonio Calanchi Presidente Bioskin Italia

In che modo il mondo della medicina estetica è cambiata negli ultimi anni? Ne parliamo con un esperto del settore tecnologico

Ciò che sempre più emerge prendendo parte ai diversi congressi di medicina estetica che si tengono in Italia è che il professionista del settore deve ormai fare i conti con una realtà mutata rispetto a qualche anno fa: l’approccio al mondo della bellezza è definitivamente cambiato. I rapidi successi raggiunti dalla tecnologia in ambito estetico, il miglioramento dei risultati raggiungibili cui corrisponde, di pari passo, una più alta aspettativa dei pazienti, hanno modificato in maniera definitiva il rapporto stesso tra medico e utente. Ne abbiamo parlato con il dott. Antonio Calanchi, Presidente di Bioskin Italia, azienda da anni specializzata nella commercializzazione di apparecchiature elettromedicali per la medicina estetica, distributrice in eslcusiva del marchio Lutronic, presente sul mercato mondiale di riferimento da oltre 20 anni.
Dott. Calanchi, secondo la sua esperienza, in quale aspetto la medicina estetica è più cambiata in questi ultimi anni?
A essere cambiata è stata principalmente l’informazione, che oggi trova nuovi mezzi per essere veicolata, mentre assumono sempre più importanza le comunicazioni video brevi ed esaustive. A causa di ciò, il paziente ha acquisito conoscenze e mutato le proprie aspettative, arriva dal medico già con una idea del risultato che desidera, perché sa già tutto sul trattamento. è evidente che questo genera obiettivi spesso molti elevati e per poterli raggiungere c’è bisogno di combinare tecnologie che diano il migliore risultato possibile per ogni tipo di trattamento.
Sono cambiate anche le richieste del professionista?
Poiché il mercato di riferimento è in continua evoluzione anche le richieste cambiano: il medico cerca tecnologie che combinino velocità di applicazione, sicurezza di utilizzo, che garantiscano risultati, e facilità di uso. Aggiungerei poi la duttilità: ossia la possibilità di poter usare lo strumento che si acquista in più trattamenti ampliando così la platea potenziale dei propri pazienti.
Può farci un esempio concreto?
Certamente, e lo faccio parlandole del nuovo nato di casa Lutronic, il laser Q-Switched Hollywood Spectra, che a parer mio, risponde a tutte le caratteristiche appena elencate, e apre un nuovo capitolo per i laser Q-Switched, grazie ad alcune innovazioni nano-acustiche brevettate che ne hanno fatto, in pochissimo tempo, il nuovo laser di riferimento per i trattamenti quali l’Hollywood Laser Peel, il trattamento dei VIP negli Stati Uniti, e l’AcnePeel.

In che modo risponde alle esigenze del professionista?
Prima di tutto è un laser facile da usare (molti medici che si occupano di estetica conoscono già il Q-Switched) perché evita di dovere apprendere l’uso di altri laser (come il pico, per esempio). E poi è compatto e richiede manutenzioni minime. Gli ultimi aggiornamenti tecnologici lo hanno reso performante quanto un picolaser sulle lesioni pigmentate, e superiore sui ringiovanimenti. Per finire ha una struttura che trasmette una sensazione immediata di qualità costruttiva.
In termini di duttilità e sicurezza?
Questo laser è realizzato per essere utilizzato su tutti i fototipi, confermando l’ottima capacità della linea Spectra di Lutronic di riuscire a togliere o attenuare le macchie dermo/epidermiche. Del resto, non dimentichiamo che la precedente versione del laser è stata la prima a essere certificata FDA per il trattamento del melasma. L’Hollywood Spectra, però, alza il livello del Q-Switched per diversi motivi. Il risonatore HyperSurge, il sistema IntelliBeam e il PTP+ sono le innovazioni fondamentali. L’impulso breve (5ns, 240MW) limita il danno termico laterale e aumenta l’efficacia del trattamento e circa l’80% dell’energia emessa nei primi 2ns è in grado di causare un’onda d’urto che provoca una rapida e potente compressione della pelle. Questa cascata di eventi, non riscontrabile con i precedenti Q-Switched o con il laser Pico, incrementa la stimolazione di collagene. Le quattro lunghezze d’onda 1064nm, 532nm, 585nm e 650nm consentono poi di trattare un’ampia varietà di lesioni pigmentate ma vengono sempre più utilizzate per i ringiovanimenti non ablativi del volto e per alcune condizioni infiammatorie come l’acne attiva. Senza dimenticare l’altra indicazione principe di Hollywood Spectra: il trattamento dei tatuaggi.

Infine, mi piace sottolineare che il nuovo PTP+ avanzato, permette di erogare fino a 4 impulsi Q-Switched ravvicinati per trattare in sicurezza anche la cute più sensibile, evitando la comparsa di iperpigmentazioni post infiammatorie mentre il nuovo braccio Zero G rende facile e confortevole lavorare con Hollywood Spectra.
Abbiamo parlato delle aspettative dei pazienti sempre più alte, in che modo questa tecnologia fornisce risposte?
Le dico solo che l’Hollywood Laser Peel è conosciuto negli Stati Uniti come il trattamento di pausa pranzo dei VIP e non solo. In soli 15 minuti, il paziente può attendersi di ottenere una immediata luce sul volto, una diminuzione della dilatazione dei pori, uno stimolo nella produzione di collagene, con minimo rossore e nessun disagio. Anche i pazienti più giovani possono giovare degli effetti rivitalizzanti di questo trattamento, e a loro è rivolto principalmennte il protocollo AcnePeel che, in 20 minuti senza alcun downtime, pulisce e riduci i pori e la produzione di sebo. Senza contare che l’introduzione anche su Hollywood Spectra del manipolo frazionato a microlenti Dual Focus HP, ha reso possibile sfruttare anche sul Q-Switched il principio della LIOB (Laser Induced Optical Breakdown) utile per trattare cicatrici o esiti cicatriziali, ringiovanimenti di medio grado con tempi di recuperi rapidi e risultati comparabili a quelli ottenibili con metodiche ablative.