Tecniche note in abbinamento

del Dott. Roberto Pelliccia – Medico estetico, Roma

Nuovi campi di azione per una metodica che sfrutta in maniera combinata i principi del peeling con acido mandelico e l’elettroporazione

maniRecentemente una Paziente che non vedevo da molto tempo mi ha chiesto: cosa c’è di nuovo nella medicina estetica? La mia risposta è stata: tante cose! La medicina rigenerativa con i fattori di crescita, grasso e staminali, nuovi filler rivolumizzanti, l’evoluzione del laser. L’espressione del volto della Paziente mi ha come bloccato: lei era rimasta a un ciclo di peeling all’acido mandelico! Glielo avevo praticato con ottimi risultati e ora avrebbe potuto scegliere fra tante proposte, a lei sconosciute e tutto sommato abbastanza invasive, molto di più del dolce peeling che ricordava. Ma cose più semplici? è stata la replica. In effetti, senza malizia, avevo omesso di proporle metodiche efficaci e sperimentate, che ben si prestano a un trattamento combinato e sinergico della maggior parte degli inestetismi del viso, non aggressive e più abbordabili economicamente, fattore non trascurabile in questo periodo. Talvolta, infatti, si tende a offrire al paziente ciò che di più recente è emerso in letteratura, trascurando tecniche note e sperimentate, che abbinate e sapientemente modificate offrono panorami nuovi nei trattamenti degli inestetismi cutanei. In un mio recente lavoro presentato a un congresso a Shangai, accolto con particolare interesse e ripresentato in Italia a vari congressi con riscontri positivi da parte di molti colleghi, ho mostrato i risultati di trattamenti peeling con acido mandelico in un protocollo combinato con elettroporazione, con dei nuovi sieri e gel conduttivi di mia recente formulazione. Erano già noti i protocolli peeling all’acido mandelico in sinergia con acido piruvico nel trattamento di acne e cute seborroica, l’acido mandelico con acido salicilico nella cute che necessita di essere levigata o con esiti acneici, e l’abbinamento dell’acido mandelico con i chelanti, acido tiolattico, per il trattamento di discromie e foto-invecchiamento. L’originalità consiste nell’aggiunta dell’elettroporazione, la metodica di veicolazione transdermica di sostanze ionizzabili che per le caratteristiche proprie delle correnti, riescono a penetrare nei tessuti e nelle cellule per attivarne il metabolismo e migliorarne le funzioni. In tal modo abbiamo creato dei protocolli specifici che prevedono nella stessa seduta peeling ed elettroporazione. L’ altra novità sono i gel e i sieri elettroconduttivi specifici per l’inestetismo da trattare. I gel sono stati formulati in modo tale da dare risposte al fotoaging con sostanze rivitalizzanti e anti ossidanti, all’acne e alla cute seborroica abbinando la niacinamide con antiossidanti, e alle discromie sfruttando le caratteristiche, ampiamente documentate in bibliografia, della niacinamide in sinergia con antiossidanti e arbutina. A disposizione anche dei sieri che, oltre al trattamento antiaging o depurativo per cute seborroiche e quindi dedicati al volto, prevedono protocolli per il trattamento coadiuvante, con veicolazione transdermica, degli inestetismi del corpo come rilassamento, lipodistrofie localizzate, PEFS, strie cutanee. Il protocollo prevede una preparazione della superficie cutanea con detersione e un pre-peeling per ottimizzare il pH cutaneo e favorire la penetrazione del peeling all’acido mandelico. Segue l’applicazione della formulazione peeling al mandelico con durata variabile fra 10 e 20 minuti e poi la disattivazione dell’acido, la rimozione con lavaggio con acqua fredda o tiepida, e accurata asciugatura della superficie cutanea. Si procede poi all’applicazione con elettroporazione del siero o del gel specifico per l’inestetismo e il protocollo che si sta praticando. L’apparecchiatura per l’ elettroporazione che uso è dotata di programmi precostituiti che si autoadattano al gel usato e all’inestetismo da trattare. Il tempo di applicazione del gel veicolabile varia fra i 10 e i 15 minuti secondo le zone o i protocolli scelti. Al termine si applica una crema professionale a base di acido ialuronico a basso peso molecolare, aminoacidi, antiossidanti e precursori dei componenti della matrice dermica. L’associazione, trovando ancora permeabile la superficie cutanea, penetra fornendo ulteriore potenziamento al protocollo. Per potenziare e mantenere i risultati prescrivo una terapia domiciliare con creme e gel con sostanze antiaging e acido mandelico da applicare fra una seduta e l’altra. La cadenza delle sedute mediamente è di una ogni 1-2 settimane per 4 volte e una seduta ogni 2-3 settimane per 2 volte, secondo il tipo e l’entità dell’inestetismo da trattare. Dimenticavo di dire che la Paziente di cui sopra, che ha accettato il trattamento, è stata particolarmente soddisfatta dei risultati nel breve e lungo termine e mi ha posto un’ultima domanda: perché non me lo ha proposto subito? Ho sorriso ma non ho saputo rispondere.