Intervista di Raffaele Soccio al prof. Carlo Vancheri Ordinario di Malattie Respiratorie all’Università di Catania
Per fare in modo che la diagnosi della Fibrosi Polmonare Idiopatica sia più semplice e che si crei una classe di medici sempre più esperti, l’azienda produttrice del pirfenidone, InterMune, ha deciso di avviare un progetto apposito. Si chiama PerFect® e ha preso il via ai primi di luglio parallelamente alla commercializzazione del farmaco. Come spiega il prof. Carlo Vancheri Ordinario di Malattie Respiratorie all’Università di Catania: “la diagnosi rimane uno dei principali problemi da affrontare: il paziente ha diritto ad avere una diagnosi corretta nei tempi giusti e a ricevere la migliore terapia. Il progetto PerFect® è stato studiato per dare una risposta positiva al problema. Per una diagnosi corretta serve infatti uno pneumologo capace di riconoscere i sintomi del paziente, un radiologo capace di interpretare i segni sulla TAC – e non sono molti quelli capaci di farlo in questa particolare patologia – ed eventualmente un patologo che sappia leggere il materiale bioptico. Sono in realtà pochi i centri diagnostici sul territorio che hanno tutte queste competenze. PerFect®, che ora parte a livello sperimentale coinvolgendo circa una cinquantina di centri, potrebbe contribuire moltissimo a creare una rete come quella che hanno altre malattie rare. Il progetto crea un network che permette agli ambulatori sprovvisti di una multidisciplinarietà completa di usufruire della competenza di un centro scelto quale punto di riferimento. La ‘consulenza’ avviene per via telematica, perché PerFect® prevede la costituzione di una rete informatica tra esperti e reparti di medicina e pneumologia. In questo senso possiamo pensarlo come un progetto di telemedicina. Il paziente ha il vantaggio di non doversi muovere né cambiare il centro a cui fa riferimento. È come se avesse intorno a lui un pool composto dai migliori esperti che si occupano della sua diagnosi, e se è necessario anche di valutarlo nel tempo confrontandosi in rete quando ci sono gli esami di controllo. In questo senso è un ottimo esempio di rete costruita intorno alle esigenze del paziente”.