L’esperienza di un Medico Estetico con un originale trattamento NAD-Boosting efficace contro le rughe diffuse e l’opacità del viso
Dott. Alessio Gessati, Medico Estetico, Milano
Che con la sigaretta, se ne vada letteralmente “in fumo” molto di più della “salute estetica” della nostra pelle è un concetto risaputo. La sigaretta altera infatti alcune funzionalità fondamentali del metabolismo cellulare difficilmente recuperabili. A livello estetico, il medico sa che chi ha fumato per alcuni anni presenta spesso le caratteristiche del volto, tipiche della cosiddetta “smoker’s face”. La domanda è: quando i segni sono già evidenti è possibile intervenire? Secondo la mia esperienza, partendo dalle conoscenze che abbiamo dei processi di invecchiamento e di come essi accelerano nel fumatore, ciò è possibile grazie a una strategia terapeutica che garantisca il riequilibrio metabolico ed energetico prima ancora del risultato estetico. Con il passare degli anni si verifica una modificazione dell’architettura cutanea causata, in particolare, dalle metalloproteinasi della matrice (MMPs), una famiglia di enzimi proteolitici normalmente presenti negli individui sani che hanno il compito di degradare i componenti della matrice extracellulare e che partecipano ai processi di riparazione e rinnovamento tissutale. Quando questi enzimi vengono iperespressi da agenti di danno, come a esempio la nicotina, il cadmio, la formaldeide e il monossido di carbonio, si osserva uno sviluppo precoce di alterazioni correlate all’aging. L’aspetto generale del volto del fumatore è generalmente scarno, con prominenza del contorno osseo e talvolta con la presenza di un lieve afflosciamento delle guance. Il colorito è disomogeneo, a chiazze leggermente arrossate, più spesso grigio-opaco a causa di una scarsa ossigenazione della cute, dovuta a sua volta a una insufficiente irrorazione sanguigna. A questo si aggiunge l’effetto nocivo dell’ossido di carbonio sviluppato con il fumo che, avendo un’affinità per l’emoglobina 200 volte superiore rispetto all’ossigeno, riduce ulteriormente l’ossigenazione dei tessuti. Le conseguenze sono una minore capacità rigenerativa delle aree cutanee e un rallentamento dei processi di riparazione e cicatrizzazione. Ma i segni cutanei della smoker’s face sono solo la punta dell’iceberg. Oltre alle MMPs, il fumo aumenta in maniera esponenziale anche la popolazione dei ROS che causano la perossidazione dei fosfolipidi di membrana, incrementandone la rigidità e compromettendo l’integrità funzionale della matrice extracellulare. Per quanto detto, prima di ipotizzare un valido e duraturo risultato estetico, appare quindi logico impostare una strategia terapeutica che garantisca il riequilibrio energetico e funzionale attraverso l’apporto di cofattori essenziali per il mantenimento dell’omeostasi cellulare. Gli obiettivi sono: supportare i sistemi antiossidanti endogeni, riparare i danni prodotti dai ROS, ridurre il carico aggressivo delle metalloproteinasi e ripristinare una corretta ossigenazione dei tessuti. Per ottenere questi risultati in maniera efficace, scelgo d’intervenire in maniera non invasiva nel distretto cutaneo con un trattamento a base di Mentil nicotinato (Nicomenthyl® – prodotto dai Laboratori Multichem R&D) con un processo di sintesi industriale brevettato. Il principio attivo permette un rilascio percuateno di niacina e agisce sul potenziamento dei livelli di NAD (Nicotinammide Adenina Dinucleotide). Quest’ultimo è uno dei coenzimi più importanti per il metabolismo energetico cellulare e viene definito da alcuni ricercatori “la molecola della vita”, perché partecipa a oltre 500 reazioni enzimatiche e ricopre ruoli fondamentali nella regolazione di quasi tutti i principali processi biologici, compresi quelli attinenti alla riparazione del DNA danneggiato da radiazioni o composti chimici aggressivi. Nei cheratinociti la carenza di niacina, e quindi di NAD, può provocare eventi intracellulari critici che possono condurre a perossidazione lipidica, stress ossidativo delle membrane cellulari, invecchiamento cutaneo precoce, eritemi e irritazioni, fino a conseguenze ancor più gravi come danni irreversibili al DNA cellulare e perdita di integrità della barriera cutanea. Le più recenti acquisizioni scientifiche internazionali sottolineano, inoltre, come il coenzima NAD sia coinvolto nei processi di sollecitazione dei fibroblasti e nella produzione di collagene. Il risultato del trattamento è quindi un aumento significativo del microcircolo cutaneo con un piacevole effetto di turgore frizzante (tingling) circoscritto alla zona trattata. Già nei primi minuti dopo l’applicazione è evidente un graduale e deciso aumento dell’ossigenazione tissutale direttamente correlata all’azione vasoattiva del Mentil nicotinato. A livello visivo questo effetto, chiamato Niacin-flush, si manifesta come un arrossamento modulato della cute che il professionista può pilotare gestendo la quantità di prodotto applicato e il numero delle applicazioni successive. Nella pratica, una volta attraversato lo strato corneo, il Mentil nicotinato si idrolizza a contatto con le esterasi liberando la niacina, che dà luogo a una rapida cascata di reazioni biochimiche che conducono alla sintesi del NAD. Come dimostrato in alcuni studi, l’efficacia protettiva di Nicomenthyl contro lo stress ossidativo prodotto da agenti esterni è legato alla sua rapida penetrazione attraverso la barriera cutanea, al graduale rilascio di niacina e al conseguente incremento significativo dei livelli di NAD nelle cellule epiteliali (effetto NAD-Booster). Riassumendo, il trattamento da me utilizzato ha come effetto sia di attivare il microcircolo che di essere precursore del NAD, uno dei più importanti cofattori del metabolismo energetico cellulare, che riveste una funzione essenziale anche nei processi attinenti alla protezione preventiva e alla riparazione del DNA danneggiato dallo stress ossidativo causato da agenti pro-ossidanti. In uno studio di efficacia antiossidante, condotto su colture cellulari esposte a fumo sintetico, Nicomenthyl, rispetto ai controlli positivi (CTR+), ha mostrato una significativa azione protettiva con riduzioni superiori all’80% della perossidazione lipidica nell’esposizione al fumo sia acuta (24h) che cronica (72h). Nelle colture trattate con Nicomenthyl infatti, il contenuto di lipoperossidi è migliorato al punto da risultare addirittura inferiore ai livelli basali dei controlli non esposti al fumo (CTR-), sia per l’esposizione acuta sia per quella ripetuta. Caratteristiche che rendono il trattamento un valido supporto in moltissimi aspetti della pratica quotidiana del Medico Estetico e del dermatologo, specie quando si parla di strategia di ringiovanimento del volto.