Un gruppo multietnico di donne si riunisce per discutere di significati e simboli legati ai capelli, al loro benessere e al modo di acconciarli
Nell’ambito delle ricerche di marketing, un focus group è una forma di ricerca qualitativa, in cui un gruppo di persone è interrogato riguardo all’atteggiamento personale nei confronti di un prodotto, di un concetto, di una pubblicità o di un packaging. Uno strumento molto importante per l’acquisizione di impressioni espresse a caldo riguardo a nuovi prodotti da immettere sul mercato, ma anche per migliorare la comunicazione che li accompagna. Ciò può fornire informazioni inestimabili sull’accettazione del prodotto da parte del suo mercato potenziale. Recentemente sono stato invitato a una di queste riunioni che si svolgeva all’interno dell’Ospedale S. Gallicano di Roma, nell’ambulatorio dedicato alle popolazioni migranti diretto dal Prof. Aldo Morrone. Oggetto dell’incontro la comprensione delle percezioni legate ai capelli, alla loro salute, igiene e acconciatura nell’ambito delle diverse culture ed etnie presenti nel nostro Paese. Fra i partecipanti, un gruppo prequalificato di una decina di donne provenienti da regioni geografiche diverse, dall’Africa all’Est Europeo, dai Caraibi al Medio Oriente. A loro venivano poste domande aperte, con la libertà di intervenire e di comunicare con gli altri membri del gruppo. Il Prof. Morrone fungeva da moderatore guida animando la discussione e incoraggiando il flusso libero delle idee circa gli atteggiamenti posseduti nelle comunità di immigrati verso il mondo dei capelli e della loro estetica. Il presupposto di questo lavoro, la cui valenza socioculturale va ben oltre gli obiettivi d’interesse commerciale perché permette alle mediatrici e agli operatori dell’ambulatorio di dermatologia di approfondire la conoscenza e di mettere a punto strategie relazionali più precise, è che in ogni civiltà i capelli sono investiti di valenze emotive che prescindono da salute e bellezza, rispecchiando significati e vissuti legati alla psicologia, alla semiotica e all’antropologia. Diventando spesso strumento di comunicazione non verbale e segno d’identità sociale e religiosa. La discussione ha quindi evidenziato come, in tutto il mondo, anche se la cura, il taglio o la colorazione, assumono motivazioni e simbolismi diversi, in grado di suscitare giudizi di valore contrastanti. Inoltre si è detto che il ricorso alla manipolazione dei capelli è una costante specifica e universale del genere umano, che però può dar luogo a comportamenti ben differenti. Un esempio: le popolazioni nere tendono a stirare i loro capelli per eliminare i ricci e ottenere una chioma liscia e pettinabile, molte donne caucasiche, al contrario, da secoli ricorrono a ogni mezzo pur di mostrare una capigliatura mossa e ondulata. Una domanda è pero’ apparsa comune: strumenti e cosmetici efficaci, ma soprattutto non dannosi.