Ringiovanire il collo con l’acido ialuronico

La collaborazione fra l’estetista e il medico estetico può aiutare a risolvere uno  dei problemi che assillano le donne

E’ sempre più frequente che una estetista apprenda parlando con una sua cliente, che la donna sta pensando, o ha già deciso di rivolgersi a un medico estetico per chiedergli di correggerle, oltre che gli inestetismi del volto anche quelli del collo.

La motivazione avanzata è che le sembra infatti innaturale che mentre il suo viso in generale mantiene una vitalità e una espressività giovanile, il decolleté le appare avvizzito e carico di rughe. Ma tutto ciò è possibile o si tratta solo di una errata percezione visiva?

In realtà la risposta può variare caso per caso, ma il collo spesso può presentare molto più precocemente che il viso, i segni dell’età, a causa di un accentuato rilassamento muscolare ma soprattutto di alcune ben note modifiche del collagene e dell’elastina che costituiscono le strutture fibrose del derma. è per questo che in estetica professionale si è sempre consigliato di non trascurare questa parte anatomica ogni qualvolta si sottopone la cliente a un ciclo di trattamenti antiaging per il viso.

La giovinezza dei filler

Da qualche anno, però, l’introduzione in medicina estetica dei filler e in particolare dell’ acido ialuronico, rappresenta una nuova opportunità contro l’invecchiamento cutaneo anche per un distretto cutaneo così difficile, se il medico estetico è bravo e si ricorre a tecniche e materiali che puntano non tanto a riempire ma a biorivitalizzare i tessuti per mantenere e ripristinare nel tempo il turgore, l’elasticità e la compattezza della cute. è oramai convinzione diffusa che quando una donna che si avvicina alla maturità, si rivolge a una professionista dell’estetica, o direttamente al medico specialista, per contrastare o rallentare il proprio invecchiamento cutaneo, bisogna consigliarle di prendere in considerazione un programma globale, che partendo da una serie di trattamenti cosmetici e di massaggi specifici, possa arrivare, col tempo anche alla proposta di un filler.

Inoltre, è da chiarire che prendersi cura del volto può non bastare se si vogliono tener lontani i segni dell’età che passa, perché contemporaneamente, o subito dopo, bisogna prendere in considerazione altri distretti quali le mani e il collo che, altrimenti, impietosamente potrebbero rendere inutile ogni tentativo anti-aging. Non è male, poi, fin dal primo incontro in Istituto spiegarle che cos’è l’acido ialuronico e il ruolo che svolge nella nostra pelle, e come la sua concentrazione, elevata in gioventù, diminuisca visibilmente col passare del tempo. E inoltre, che l’acido ialuronico è responsabile dell’idratazione della cute, della compattezza dei tessuti, della proliferazione e migrazione dei fibroblasti e che svolge un’azione anti-radicali liberi.

Ben vengano quindi quelle creme e quei protocolli estetici che lo annoverano fra i propri componenti attivi. Se poi si è superato quel particolare limite oltre il quale una crema sembra non avere più effetto, anche l’estetista deve conoscere ed essere in grado di dare qualche informazione sulla tecnica con cui il medico estetico estetico potrà correggere le rughe. Certo, alla paziente non dispiacerà sapere che la propria estetista è ben informata e che sa consigliarla per il meglio. Nessuno deve andare oltre le proprie competenze, ma essere informati è un segno di qualità e di dedizione al lavoro e al cliente. Poche notizie possono bastare a fare la differenza.

A partire dal fatto che la tecnica che lo specialista può adottare varia a seconda se il soggetto è ancora giovane e la correzione si deve concentrare sugli “anelli di Venere”, oppure si è già avanti con gli anni e allora bisogna procedere anche a infiltrazioni lineari lungo le rughe al fine di biorivitalizzare i tessuti con punture nei punti allungati fra di esse. E se vi verrà chiesto: quante sessioni sono necessarie? In generale potrete rispondere che generalmente si ha bisogno di cinque trattamenti distanziati l’uno dall’altro di 2 o 3 settimane e di due sedute di mantenimento. Ma quanto va in profondità l’infiltrazione nell’ambito della cute? Come regola i migliori medici estetici dicono che bisogna provvedere alle infiltrazioni rimanendo superficiali e costantemente paralleli alla superficie cutanea. Qualche effetto indesiderato? Ora che esiste il consenso informato, dite alla vostra cliente che il medico la deve avvertire di eventuali fastidi, a partire dalla possibilità di formazione di ecchimosi e che quindi, come sempre in medicina, è un proprio diritto di chiedere al medico, senza alcun timore, di descriverle sia tutto il procedimento che i risultati raggiungibili.