La natura fornisce gli ingredienti

Federica Morelli Dott.ssadella Dr.ssa Federica Morelli

 

L’utilizzo di estratti naturali, sia essi di origine vegetale che animale, per curare la cute e renderla più bella è una consuetudine che risale agli albori della nostra storia e sembra proseguire, con successo, anche ai nostri giorni. Senza andare troppo indietro nel tempo citando le misture a base di erbe e radici che i membri delle prime tribù primitive utilizzavano per creare tinte e pozioni con cui si prendevano cura del proprio corpo, lo abbellivano e guarivano le malattie che lo affliggevano, ci restano molte testimonianze storiografiche che ci descrivono come nel periodo classico i prodotti della terra venissero utilizzati per prevenire e combattere molte affezioni cutanee. Ciò che colpisce è che oggi, le virtù di molti di questi, hanno trovato una legittimazione scientifica che ne ha fatto alcuni dei principali ingredienti di formulazioni cosmetiche e mediche. Un esempio di quanto detto è l’Avena. A parlarne è già Plinio che ci racconta come sottoforma di farina fosse usata dagli antichi romani, associata ai bagni termali, come terapia topica per molte patologie dermatologiche.

spawning-atlantic-salmon-738342-xlIn tempi più moderni è stato dimostrato che questo cereale ha effettivamente un’azione detergente molto delicata, che rispetta le funzioni epidermiche fondamentali, senza intaccare e denaturare le proteine dello strato corneo e senza avere gli effetti indesiderati che molti detergenti comuni possiedono. Inoltre ha azione idratante, emolliente, protettiva, lenitiva e tamponante del pH cutaneo che ne fa un toccasana sia per la pelle sana che per quella non sana, in particolare per quella affetta da patologie eritemato-desquamative, che si presenta particolarmente secca, arrossata e con prurito. Ma l’avena è anche un elemento fondamentale in prodotti detergenti, creme emollienti, anche per bambini, oltre che nei casi di Dermatite Atopica, soprattutto nelle fasi acute. Infatti, costituzionalmente, nella cute atopica scarseggiano i lipidi di membrana per cui oltre le manifestazioni eczematose nella fase acuta, la pelle tende ad avere sempre un aspetto xerotico. L’avena allora in associazione a un supporto farmacologico topico, è importante per lenire i segni e sintomi cutanei e contemporaneamente idratare.

Il suo utilizzo è comunque indicato anche in caso di cute eritematosa (scottature solari, post-trattamenti) e cute secca e/o pruriginosa (psoriasi, ittiosi, cute senile, dermatite atopica). Sempre rimanendo nel campo della xerosi o secchezza, scopriamo che una cura molto efficace consiste nell’assunzione di altri due ingredienti forniti da madre natura che si trovano rispettivamente nei pesci grassi come il salmone e nell’olio di lino spremuto a freddo, nell’olio di mais, di soia e di girasole: stiamo parlando degli omega 3 e degli omega 6. La xerosi infatti è causata dalla perdita di acqua dallo strato corneo. Basta che la percentuale di acqua nello strato corneo diminuisca sotto la soglia del 10% (soglia di Blank) per avere una sensibile alterazione della plasticità e dell’elasticità cutanea. La xerosi può essere anche dovuta a un’accelerazione del ricambio cellulare epidermico, causata da stimoli irritativi di tipo cronico (l’esposizione prolungata a sostanze irritanti o ai raggi UV) o da condizioni patologiche (psoriasi) o da un’alterazione della produzione della componente lipidica. I grassi omega 3 o acido linolenico e gli omega-6 acido linoleico, allora, risultano necessari nel favorire la ricomposizione del film idrolipico. Tornando alla nostra carrellata di ingredienti naturali dalle straordinarie virtù curative impossibile non citare quello che è considerato un originale strumento nella lotta all’invecchiamento cutaneo: la bava di lumaca (in particolare quello della specie denominata Helix Aspersa).

Questa sostanza, che possiede la capacità ristrutturante necessaria alla riparazione dei tessuti della stessa lumaca, è paragonabile a un concentrato di principi attivi anti aging. Utilizzata come cicatrizzante e per rendere più morbida la pelle sin dal medioevo è dal 1980 che inizia a essere al centro dell’attenzione dell’industria dell’estetica professionale. Ossia quando in Cile una famiglia di allevatori di lumache si accorse che le loro mani erano sempre più morbide e che i tagli guarivano più rapidamente del normale. Pertanto fecero analizzare le secrezioni delle lumache scoprendo un ricco contenuto di mucopolisaccaridi. In particolare, l’estratto della secrezione delle lumache contiene Collagene ed Elastina, proteine presenti nel tessuto connettivo, responsabili della sua compattezza ed elasticità; acido glicolico che ha azione esfoliante e una spiccata azione stimolante nella produzione cutanea di procollagene e Collagene di tipo I e la proliferazione di fibroblasti (è dimostrato che l’impiego di acido glicolico insieme al Collagene esogeno produca effetti sinergici di stimolazione della produzione di Collagene endogeno, maggiore rispetto all’effetto indotto dalle due sostanze separate); Allantoina che ha azione antiossidante; vitamine A, C, E con azione nutritiva e antiossidante; e diversi Peptidi, che proteggono la pelle dallo stress ambientale e sono efficaci nella prevenzione delle infezioni. Infine, gode di stabile fama un’altra  molecola naturale, che proviene direttamente dal  nostro organismo e che per le sue proprietà viene ricreata in laboratorio per arricchire numerose formulazioni: l’urea. Scoperta nel 1773 da Hilaire Rouelle nell’urina umana l’urea, o carbammide, fu la prima molecola organica prodotta da un essere vivente a essere sintetizzata artificialmente in laboratorio (Friedrich Wöhler, 1828). Questa molecola quando penetra nei tessuti, ha capacità cheratolitiche in quanto favorisce il distacco delle cellule cutanee morte e quindi il processo di rinnovamento cellulare, lasciando la pelle morbida e liscia. Inoltre, viene impiegata per stimolare la rigenerazione cutanea e ripristinare le funzioni “barriera” della cute. Altrettanto importante è la sua azione come fattore in grado di aumentare la penetrazione di alcuni attivi negli strati sottocutanei e la sua capacità di trattenere l’acqua nel derma. Insomma ancora una volta non resta che togliersi il cappello dinanzi alla perfezione della natura e sperare di carpirne tutti i segreti per un ritorno a uno stile di vita sicuramente più sano e benefico, almeno per la nostra pelle.