Dr.ssa Daniela Orlando, Medico Estetico, Milano
La medicina estetica versione 2.0 si sviluppa intorno a due principali capisaldi: ottenere un reale ringiovanimento cutaneo, stimolando una rigenerazione cellulare completa, e assicurare che il paziente sia soddisfatto, nell’immediato e nel lungo termine. Secondo la mia esperienza, uno dei modi più importanti per agire sulla rigenerazione dei tessuti, e quindi ottenere un effetto di prevenzione e trattamento dell’atrofia degenerativa della cute e del ringiovanimento in toto, è quello di stimolare la matrice extracellulare, che rappresenta la più complessa unità di organizzazione strutturale dei tessuti di tutti gli organismi viventi. Gran parte del volume dei tessuti, come è ben noto, non è composto soltanto da cellule: queste ultime sono sospese e interconnesse l’una con l’altra nello spazio extracellulare, una complessa e fitta rete tridimensionale di macromolecole costituita da aminoacidi, proteine e polisaccaridi, chiamate matrichine, che si aggregano in un reticolo compatto in collegamento con la superficie di ciascuna cellula. Sappiamo che questa coesione cellulare con lo spazio extracellulare permette il passaggio di segnali e messaggi biochimici trasmessi dai recettori specifici, grazie all’azione del Quorum sensing. Lo scambio di segnali e messaggi infracellulari è indispensabile per l’adesione, la migrazione, la proliferazione e la differenziazione cellulare. Nel campo della medicina estetica, questo è indispensabile per ottenere l’effetto completo di ringiovanimento cutaneo. Tra i devices a disposizione, la mia scelta è caduta su un dispositivo medico iniettabile (MonoDermà Fillagen, Giuliani) che concilia il trattamento di bioristrutturazione endogena, che si manifesta progressivamente nei 30 giorni successivi al trattamento, con un effetto immediato di turgore, compattezza e luminosità cutanea, che soddisfa il desiderio di sentirsi e vedersi “più belli” subito dopo il trattamento. A mio parere, a rendere efficace la formulazione, sono i principi attivi (collagene ricombinante umano, acido ialuronico a basso peso molecolare e aminoacidi e dipeptidi) e il rapporto tra ognuno di loro, che permette al prodotto di interagire con il tessuto cutaneo nel modo più naturale. Entrando nello specifico, il prodotto contiene carbossimetilcellulosa: un polisaccaride biocompatibile, che gli conferisce la corretta viscosità e permette di evidenziare immediatamente dopo l’iniezione un effetto tensore e, al contempo, lievemente riempitivo. Quest’azione che si evidenzia al momento dell’applicazione, si riduce dopo 15 giorni e scompare a 30 giorni, quando cioè la carbossimetilcellulosa è stata completamente riassorbita, grazie all’intervento di sistemi enzimatici secondari che la degradano lentamente e completamente. Il secondo componente è l’acido ialuronico a basso peso molecolare, che ha un’azione biorivitalizzante e apporta idratazione e luminosità alla cute. La scelta del peso molecolare basso garantisce un’azione idratante più efficace rispetto a molecole di peso molecolare più alto, per l’assoluta affinità alla struttura della matrice extracellulare. Il terzo elemento è il collagene ricombinante umano, ottenuto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che consente di isolare una sequenza genica che codifica per il collagene umano, inserirla in un vettore che viene a sua volta inserito in un organismo ospite, che produrrà la proteina di interesse. In questo caso si tratta del baco da seta che, contestualmente al ciclo di naturale produzione della seta, produrrà anche collagene. Questo collagene, una volta estratto viene correttamente purificato per essere privo di rischi di contaminazione, e non ha potere immunogeno perché totalmente biocompatibile, essendo identico al collagene umano. Il collagene ricombinante umano presente in MonoDermà Fillagen, è costituito dalla sola catena 1-α della tripla elica che normalmente costituisce la struttura del collagene nei tessuti, ed è quella che dà alla matrice extracellulare (ECM) il segnale di rigenerare nuovo collagene endogeno. La ricerca di laboratorio e clinica hanno permesso di individuarne l’esatta concentrazione che garantisce che i segnali di rigenerazione cutanea fisiologica stimolino la risposta di ristrutturazione come avviene esattamente nella cute. Una bassa quantità, ma ancora di più l’eccesso della catena alfa ricombinante del collagene, innesca un meccanismo di feedback negativo con conseguente soppressione della produzione del collagene stesso. In questo modo c’è il rischio che si verifichi un blocco della rigenerazione cutanea. Infine, quarta ma determinante componente del prodotto, è rappresentata da un complesso di aminoacidi specificamente formulato (Alanina, Valina, Glicina, Prolina, OH-Prolina, Lisina) e di dipeptidi (AlaPro, ProGly, GlyPro). La loro presenza protegge l’acido ialuronico e il collagene dallo stress ossidativo, garantendo che abbiano il tempo necessario per mettere in atto il loro effetto. In loro assenza, la degradazione dell’HA e del collagene sarebbe talmente rapida da consentire solo parzialmente la rigenerazione della matrice extracellulare. Questo complesso di aminoacidi e dipeptidi è quello che sostiene anche il trofismo cellulare, ha un’attività di osmoregolazione e costituisce una stimolazione rigenerativa ulteriore. In base alla mia esperienza pratica, l’azione sinergica di tutti gli elementi fin qui elencati, è capace di dare un effetto di rigenerazione cutanea e antiaging molto rapido e duraturo nel tempo. La letteratura scientifica riporta lavori in vitro che hanno evidenziato come la presenza della catena ricombinante di collagene umano e dell’acido ialuronico a basso peso molecolare siano protagonisti fondamentali per la generazione della Matrice extracellulare, ma a mio parere se c’è un regista di tutto il processo va identificato nel pool di aminoacidi e dipeptidi, che permettono ai singoli attivi di interpretare, in maniera unitaria, la scena finale. Come dimostra il grafico, il miglior risultato di espressione genica dei markers di rigenerazione del tessuto (COL IV, Aquaporina, CD44) è dato dalla presenza di catena alfa ricombinante + acido ialuronico a basso peso molecolare + aminoacidi e dipeptidi. La sola presenza della catena alfa collagene sovraesprime la espressione genica di COL IV, ma in modo significativamente inferiore della combinazione dei tre attivi. Fondamentale notare infine come la presenza di solo collagene ricombinante + acido ialuronico mostri un’azione inibitoria della rigenerazione della MEC. In conclusione, sono fermamente convinta che la presenza di aminoacidi e dipeptidi sia indispensabile per l’effetto clinico di un prodotto di rigenerazione tessutale a base di collagene umano. Perché grazie alla sua azione di bioristrutturazione dermica completa, in contemporanea a un effetto di turgore, luminosità e compattezza immediatamente apprezzabile, si può arrivare a mettere realmente in atto una medicina estetica 2.0 utilizzando in modo scientifico una delle armi più efficaci e sicure per il medico e per i suoi pazienti.