Biostimolazione cutanea con ialuronico

dei dottori Maria Giulia Antonini, medico estetico Brescia, Barbara Zanini, medico estetico Brescia, Mario Mariotti, medico estetico Cremona

La soddisfazione dei pazienti come obiettivo di un trattamento di biostimolazione cutanea con ialuronico a elevato peso molecolare.

Ogni ano decine di migliaia di persone ricorrono a trattamenti medico estetici per il ringiovanimento cutaneo. Sono pochi però gli studi che valutano il grado di soddisfazione dei pazienti. Una carenza che rende difficile la comparazione dei risultati ottenibili con sostanze diverse. Abbiamo perciò deciso di misurarlo in quelli che si sottopongono a biostimolazione con acido ialuronico a elevato peso molecolare (Rugantil® acido ialuronico sale sodico 1.6%-32 mg/2ml siringa preriempita da 2 ml). Prima di riferire i nostri dati, una premessa è d’obbligo. Il decremento di acido ialuronico a livello dermico è una delle cause più importanti di invecchiamento cutaneo in quanto questa sostanza è in gran parte responsabile dell’idratazione cutanea, della capacità riproduttiva dei fibroblasti e della sintesi del collagene. I trattamenti di biostimolazione a base di acido ialuronico, hanno quindi come obiettivo quello di ricreare il più velocemente possibile le condizioni fisiologiche di una cute giovane attraverso l’attivazione dei fibroblasti e la neosintesi di collagene. La metodica prevede microiniezioni nelle aree degli inestetismi quali viso, collo decolletè e mani, e l’applicazione a domicilio di una crema ricca in inibitori delle jaluronidasi da applicare due volte al giorno sulle zone trattate (Comb-Hyal®).

L’obiettivo principale del nostro studio è stato quindi quello di valutare il grado soggettivo di soddisfazione dei pazienti e secondariamente si è scelto di valutare i possibili effetti collaterali e le variabili che possono influenzare il loro grado di soddisfazione. A questo scopo sono stati arruolati nello studio 30 pazienti, il 97% dei quali di sesso femminile, con un’età media di 48 anni (con un range min-max compreso tra 29 anni e 70 anni). Il 60% del campione si era già sottoposto a trattamenti medico-estetici (filler, tossina botulinica, peeling, laser). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a biostimolazione con acido ialuronico ad alto peso molecolare (Rugantil) alla concentrazione di 1.6%, contenuto in una siringa sterile monouso da 2ml, da marzo 2007 a gennaio 2010 afferenti a un ambulatorio privato di medicina estetica. Sono stati selezionati solo soggetti nuovi alla biostimolazione con Rugantil®, che non presentassero controindicazioni mediche al trattamento con acido ialuronico, anamnesi positiva per malattie autoimmuni (lupus, artrite reumatoide, sclerodermia) e neoplastiche. Sono stati altresì esclusi pazienti diabetici in terapia con insulina (per l’aumentato rischio di sviluppare infezioni cutanee), soggetti con malattie cutanee infiammatorie e/o infettive attive e soggetti che si erano recentemente sottoposti a trattamenti laser o di dermoabrasione.

Per la partecipazione allo studio è stato chiesta l’idoneità a leggere e firmare il consenso informato e la volontà di aderire alla metodica dello studio. Ogni paziente avrebbe potuto ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento. Al fine di garantire la privacy dei pazienti arruolati a ognuno di essi è stato assegnato un codice, che è stato utilizzato per l’inserimento dei dati sensibili in un database in Access creato ad hoc per lo studio. Tutti i dati sensibili dei pazienti sono stati trattati nel rispetto del D. Lgs 196/2003 in materia di privacy. Per ciascun soggetto si sono raccolti su supporto cartaceo dati riguardanti età, sesso, professione, presenza di comorbilità, terapie farmacologiche e ormonali attive al momento del trattamento, abitudine al fumo, al consumo di alcolici e all’esposizione regolare a lampade solari (mensile), presenza o meno di menopausa e precedenti trattamenti di medicina estetica. Il protocollo di trattamento ha previsto una seduta di biostimolazione (o al viso o al collo-decolletè o alle mani) ogni 15 giorni per un totale di 4 sedute.

Per il trattamento di ampie superfici del viso è stata impiegata la tecnica lineare (guance, fronte, rughe perioculari e nasogeniene) o la tecnica a griglia (guance, commissura orale); per aree meno estese è stata utilizzata la tecnica a microponfi (collo, decolletè e mani). Dopo ogni seduta si è proceduto all’applicazione di ghiaccio sia per alleviare la sensazione di fastidio e rossore, sia per contenere l’eventuale formazione di ecchimosi. Successivamente è stato applicato per via topica un gel contenente specifici inibitori delle ialuroni-dasi (CombHyal®). Tale applicazione è stata raccomandata anche a domicilio: 2 volte al giorno per 7 giorni. A ogni paziente, a fine trattamento, è stato consegnato un questionario per valutare il grado di soddisfazione del trattamento. Il questionario di gradimento prevedeva 4 items; ognuno di essi proponeva un punteggio secondo una scala di Likert con score da 0 (insufficiente) a 4 (ottimo) che valutasse i seguenti parametri: rughe, idratazione cutanea e tonicità cutanea. Il questionario indagava anche la presenza di eventuali effetti collaterali e la volontà di ripetere un nuovo ciclo di trattamento. Per l’analisi statistica è stato utilizzato il t-test per coppie non appaiate secondo Mann-Whitney ed è stato scelto il software statistico Graph Pad Prism ver5. Dai dati è emerso che il grado di soddisfazione in termini di miglioramento dell’idratazione cutanea, della tonicità cutanea e delle rughe è risultato essere buono per la maggior parte del campione (e praticamente sovrapponibile per le tre variabili osservate); solo una piccola quota di soggetti (2/30) ha giudicato insufficiente il risultato del trattamento.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali la maggior parte dei pazienti non ha avuto manifestazioni evidenti; 11 pazienti hanno riferito comparsa di ematomi (che in nessun caso hanno determinato la sospensione del trattamento da parte del paziente o richiesto trattamenti specifici). Inoltre l’80% dei pazienti ha dichiarato che rifarebbe il trattamento (24/30). Successivamente è stato valutato il punteggio medio di soddisfazione in correlazione alle variabili al baseline. In particolare, seppur il dato non risulti statisticamente significativo (verosimilmente in relazione alla dimensione ridotta del campione), le pazienti fertili, fumatrici e che si espongono a lampade abbronzanti sembrano avere un punteggio medio di soddisfazione lievemente ridotto rispetto alle pazienti in menopausa, non fumatrici e che non si espongono a lampade abbronzanti. Un altro dato interessante è che anche la condizione lavorativa delle pazienti sembra influenzare il grado di soddisfazione (le pazienti casalinghe sarebbero meno soddisfatte rispetto alle pazienti lavoratrici). Al contrario, l’effettuazione di precedenti trattamenti medico estetici, la presenza di comorbilità e l’assunzione di terapia ormonale non sembrano incidere sul grado di soddisfazione. è stato valutato anche il grado medio di soddisfazione per il parametro “miglioramento rughe” in correlazione alla presenza o meno di precedenti trattamenti con filler: non è tuttavia emersa una differenza statisticamente significativa tra le pazienti che non hanno mai effettuato filler e quelle invece che si erano già sottoposte in precedenza a trattamenti con riempitivi. In conclusione, se la soddisfazione dei pazienti è il “gold standard” dei trattamenti medico estetici e se tale parametro è influenzato sia dal risultato ottenuto sia dalla scarsa incidenza di effetti collaterali, è possibile fare alcune osservazioni.

La maggior parte di coloro che si sottopongono alla biostimolazione con acido ialuronico a elevato peso molecolare definiscono buono il loro grado di soddisfazione in termini di miglioramento dell’idratazione e tonicità cutanea e miglioramento delle rughe. Inoltre l’80% dei soggetti trattati rifarebbe nuovamente il trattamento. Un altro aspetto significativo è la ridotta manifestazione di effetti collaterali: la maggior parte dei pazienti non riferisce effetti collaterali (18/30) e anche coloro che li hanno avuti non hanno sospeso il trattamento nè hanno assunto terapie specifiche (a documentare che gli effetti collaterali erano comunque lievi e ben tollerati). In merito alle variabili che potrebbero aumentare il grado medio di soddisfazione va considerato che pur avendo osservato un trend verso un maggior livello di soddisfazione tra le pazienti non fumatrici, che non si sottopongono a lampade solari, in menopausa e lavoratrici, tale tendenza non raggiunge una significatività statistica. Benchè fosse attesa una differenza tra il grado medio di soddisfazione alla correzione delle rughe ottenuta tramite biostimolazione tra coloro che in precedenza si sono sottoposti a filler e chi in precedenza non aveva mai fatto tale trattamento, tale risultato non si è osservato: questo potrebbe essere un marcatore indiretto della complementarietà delle due metodiche, pur nella diversità dei rispettivi obiettivi. Il limite del nostro studio è costituito dalla numerosità del campione. Ulteriori studi fatti su campioni più ampi sono necessari per identificare i fattori che possono influenzare la soddisfazione dei pazienti ai trattamenti di biostimolazione. L’identificazione di tali fattori è importante al fine di poter disegnare linee guida scientifiche, basate sull’evidenza, che supportino il medico estetico nella pratica clinica.