del Dott. Vito Pisa, Studio di Consulenza Psicologica (Avellino)
L’incomunicabilità e il disagio sociale sono fenomeni diffusi, ma non sempre si ha il coraggio di rivolgersi di persona a uno specialista. Un sito viene in aiuto di chi ne ha bisogno.
Successo, immagine, denaro: sono parole ricche di significato nella nostra progredita società in cui ogni giorno di più sembra regnare l’assunto del “chi si ferma è perduto”. Eppure, può capitare, che a volte qualcuno non ce la faccia a reggere questi ritmi. I motivi sono tanti: un affare andato male, una delusione di qualsiasi tipo essa sia, e la consapevolezza che non è così facile rimettersi in piedi. Il rendersi conto che tra le decine e decine di persone che si conoscono, forse non ve ne è neanche una che può considerarsi un amico. Un confidente con cui parlare, con cui staccare per un attimo la spina senza sentirsi giudicato.
È partendo da queste considerazioni che 5 anni fa decisi di fondare insieme al Dr. Federico Sasso e alla Dr.ssa Claudia Marino uno Studio di Consulenza Psicologica online (www.psicologinrete.it). L’idea era quella di fornire un aiuto psicologico alle persone in difficoltà in tempo reale, tramite una linea amica e tramite una chat. Questo perché l’esperienza ci ha insegnato che a volte è necessario agire subito per dare un supporto a chi sta attraversando un momento particolarmente difficile e l’anonimato, proprio di mezzi come il telefono e il web, permette di superare molti ostacoli emotivi e perdite di tempo. A contattare gli psicologi del nostro centro sono diverse tipologie di individui, appartenenti alle più svariate fasce di età. Volendo fare una stima, emerge che nel 64% dei casi le telefonate arrivano da donne tra i 18 e i 45 anni.
Tanti sono anche gli studenti che frequentano gli ultimi anni delle scuole medie superiori. In media arrivano decine di telefonate alla settimana e a volte successivamente le stesse persone ci chiedono di parlare con lo stesso professionista. Le richieste sono le più varie. In questi ultimi mesi, e la cronaca sembra dare un drammatico riscontro a quanto dico, sono aumentate le problematiche inerenti il suicidio. A volte telefonano persone che hanno un congiunto con un disagio profondo e hanno bisogno di una indicazione per un primo intervento. Altre volte si evidenzia la preoccupazione per il rischio che una situazione abbia i contorni della pedofilia. Un uomo può chiamare e raccontare le proprie difficoltà esistenziali, un senso di estraneità dalla propria famiglia e dal proprio lavoro. Il senso di disorientamento può colpire chiunque, sia giovani sia adulti.
A volte saltano i propri punti di riferimento e si sente l’esigenza di rimettere in gioco i propri principi, le proprie scelte. Dal disagio si può ripartire e maturare una nuova visione di se stessi e dei propri obiettivi. In alcune circostanze vengono fuori le ansie per un nuovo impiego e il non sentirsi adeguato, anche perché si sta compiendo un passo mai affrontato o si hanno delle menomazioni che diventano uno svantaggio anche se nulla sembra pregiudicare la propria capacità lavorativa. È proprio in ambito lavorativo che si denunciano e si subiscono pressioni ingiuste (mobbing) e non sempre si riesce a rifuggire dalla tentazione di abusare di farmaci e alcool. Numerose sono le telefonate per difficoltà relazionali, sia di coppia che familiari. Incomprensioni e dilemmi sono all’ordine del giorno e attraversano tutte le fasce della vita. A volte lo psicologo diventa lo specchio attraverso cui veder riflesso la propria condizione. La scelta di cambiare, di voltare pagina è comunque affidata al singolo, anche se a volte ci sono evidenze forti a cui è difficile non esporsi, specie se c’è ad esempio una situazione di gelosia patologica. Dall’altra parte della cornetta o del PC ci sono anche adolescenti che raccontano i propri sogni, aspirazioni e anche i propri fallimenti. Relazioni che prendono forma e che si interrompono. Si sta male e si ha voglia di aprirsi, di chiedere un consiglio a un alter ego di cui si conosce solo la voce. L’incomunicabilità che si avverte nella società e nella famiglia fa da sfondo al disagio emotivo. Le questioni di sessualità, a esempio, si presentano perché non sempre si possiedono le giuste informazioni e non sempre si riesce ad affrontare questi temi in maniera diretta con un genitore o uno specialista del consultorio. Blocchi o situazioni insoddisfacenti vengono a galla e il trattarle con lo spirito giusto li rende più lievi e risolvibili. Naturalmente quando i problemi hanno una dimensione profonda non mancano gli inviti di recarsi da uno specialista che possa incidere in maniera significativa. Gli studenti chiamano per raccontare un esame andato male ma giungono anche semplici richieste di informazioni, frutto della curiosità e della volontà di accostarsi alla psicologia in punta di piedi. Il nostro è un servizio utile che non rappresenta però un sostituto agli altri presenti sul Territorio, ma un canale aggiuntivo che raccoglie le voci di chi non si vuole esporre in maniera diretta. Non sempre si riesce a far in modo che gli argomenti vengano evasi. Quanto costa? Chi chiama paga il costo di una telefonata verso un gestore telefonico e un costo simbolico pari a 15 euro, al professionista che prende in carico la richiesta mentre per quanto riguarda la chat, che avviene in un’area riservata del sito, essa ha un costo di 30 euro. Il servizio è aperto ai soli maggiorenni. Non ci auspichiamo che questo modello di ascolto e supporto psicologico si diffonda e moltiplichi, anzi la speranza è che in un futuro non troppo lontano ogni famiglia italiana possa avere il proprio psicologo di base di riferimento su cui fare direttamente affidamento e da cui essere aiutata al meglio lungo il corso della propria esistenza.