Nutrire e idratare la cute funzioni da non confondere

Molte etichette di cosmetici usano ricorrere a indicazioni che sono diverse fra loro creando equivoci soprattutto quando si parla della dermonutrizione

Per il filosofo greco Porfirio, nutrirsi bene significava saper preservare ogni organo nel suo stato d’essere e, secondo questo ragionamento, il principio con cui scegliere gli ingredienti migliori era quello in grado di mantenerne la costituzione intrinseca, la compattezza originale, garantendo nel tempo le sue funzioni. Un riferimento antico ma che ben si sposa con la più recente teoria per la quale una corretta alimentazione è alla base di uno stato di benessere, ottenibile mediante il mantenimento di un efficiente equilibrio cellulare. Questo innovativo concetto terapeutico, finalizzato a sostenere la fisiologia e il metabolismo cellulare, prende il nome di micro-nutrizione e ha come obiettivo il far giungere alle cellule, carenti d’energia o in qualche modo danneggiate da tossine o radicali liberi, i necessari nutrienti per stimolare le loro attività cellulari, favorendo i processi di autoguarigione, e in ultima analisi normalizzando il loro equilibrio fisiologico. Questo approccio, in riferimento alla pelle, afferma che le cellule che la costituiscono, e l’intero tessuto nel suo insieme, funzionano in maniera ottimale solo in presenza di caratteristiche biologiche precise, mentre la loro attività viene compromessa da vari fattori, come la carenza di nutrienti, di vitamine, o per l’eccesso di molecole ossidanti. In che modo si può migliorare la nutrizione delle cellule cutanee e, più in generale della pelle? La domanda può sembrare banale ma nasconde alcune perplessità emerse nella lettura di molte delle pubblicità e della comunicazione che accompagna i prodotti cosmetici in cui, giustamente, si scrive che nutrire e idratare la pelle non sono la stessa cosa. Le cellule della pelle per svolgere le loro importanti funzioni (barriera fra il mondo esterno e l’interno del corpo; controllo delle sensazioni; principale difesa contro freddo, caldo, pressione, sfregamenti, colpi, sostanze chimiche, batteri e virus, perdita di acqua e radiazioni solari; deposito dei fattori idratanti naturali (NMF) che legandosi con l’acqua aiutano a mantenere l’elasticità della pelle, la sua compattezza e morbidezza; rigenerazione e guarigione delle ferite) abbisognano di molta energia. Se è superfluo ricordare che per idratare la cute si deve garantirle un giusto apporto di acqua, qualcosa in più va detto quindi rispetto al processo di dermonutrizione che si articola in due componenti: da una parte garantire i micronutrienti essenziali a sostenere i metabolismo cellulare e la capacità antiossidante, e dall’altra fornire dall’esterno quelle molecole che servono a riequilibrare la barriera cutanea sottoposta alle aggressioni interne ed esterne. Una buona dieta, se necessario completata da integratori, fornisce tramite il sistema capillare e linfatico i componenti necessari (zuccheri, lipidi, proteine) a coprire il fabbisogno energetico giornaliero necessario, oltre a ormoni, enzimi, sostanze antiossidanti, minerali, vitamine e soprattutto l’acqua, per garantire una buona salute del tessuto cutaneo che così risulta elastico, tonico, luminoso e liscio. Le cellule adipose del sottocute, di fatto, rappresentano un importante deposito di energia, in modo che quando il corpo, o la stessa pelle, ne ha bisogno, migrano nei vasi sanguigni vicini e vengono trasportate lì dove è necessario. Diverso invece è il principio del nutrimento dall’esterno, che molto meno ha a che fare con l’apporto energetico ma ha più una funzione restitutiva perché si mira a preservare il film lipidico, supplendo alla mancanza di lipidi e contrastando i radicali liberi, la cui combinazione porta alla perdita di tono, a secchezza cutanea e alla formazione di rughe. In sintesi, la nutrizione e l’acqua al derma fornita dal sistema circolatorio nutrono e idratano dall’interno, l’applicazione diretta di formulazioni cosmetiche sulla pelle agisce a livello più superficiale creando una barriera protettiva direttamente sull’epidermide, rafforzando la biostruttura del derma e contrastando i danni prodotti dall’ossidazione cellulare. Ecco perché affinché la pelle risulti idratata e quindi sana, è fondamentale una sinergia tra alimentazione e cosmesi, che aiuterà la pelle a restare idratata ed elastica, radiosa e fresca. Vediamo allora quali sono le sostanze principali che non possono mancare nelle formule che compongono un regime quotidiano ottimale di skincare. Oli, fosfolipidi, colesterolo, ceramidi, squaleno, fitosfingosine, acidi grassi essenziali, fanno si che il film idrolipidico funzioni al meglio e che le cellule dello strato corneo rimangano unite, coese in una barriera integra. Alcune vitamine applicate sulla cute sono particolarmente importanti per le loro funzione anti-ossidante, detossinante e di protezione dai danni da UV e dai segni del tempo. La Vit. A nota anche come retinolo, agisce con vari meccanismi, sia a livello dell’epidermide dove favorisce il ricambio cellulare, che del derma dove stimola la sintesi di collagene ed elastina, contrasta le discromie, riduce i danni da sole, smog, inquinamento e invecchiamento, e aiuta nella battaglia contro l’acne perché controlla la produzione di sebo. La Vit. C oltre a un’elevata attività antiossidante, è fondamentale per la produzione del collagene, nella prevenzione delle lesioni ai capillari, nel potenziamento del sistema immunitario e nel contrasto al photoaging. Ha inoltre un’attività schiarente, per l’inibizione della sintesi di uno dei precursori della melanina. La Vit. D garantisce una buona qualità del film idrolipidico e favorisce la maturazione delle cellule superficiali, regola la produzione di proteine che proteggono la pelle dagli agenti esterni, modula i processi infiammatori e l’attività del sistema immunitario, evitando da un lato lepisodi reattivi e facilitando dall’altro i processi di guarigione. Oltre che per contrastare la secchezza cutanea e mantenere la pelle giovane, sana, elastica e luminosa questo micronutriente è usato nel trattamento della Psoriasi perché regola i processi cellulari, evitando che le cellule cutanee si riproducano più rapidamente. La Vit. E è considerata fra i più potenti antiossidanti in grado di ridurre l’attività nociva dei radicali liberi durante l’esposizione ai raggi ultravioletti, inoltre, migliora l’idratazione della pelle e la mantiene elastica, nel corso di arrossamenti cutanei e eritemi solari svolge un’azione lenitiva e antinfiammatoria. Favorire inoltre la cicatrizzazione e facilitare il processo di guarigione delle ferite. Le vitamine del gruppo B svolgono un ruolo essenziale nel miglioramento del metabolismo e della circolazione, nella cura dermatiti e acne e per la loro azione antiossidante. Qualche parola anche sui sali minerali che aiutano la pelle: il Ferro aiuta l’ossigenazione dei tessuti; il Magnesio protegge e stimola la formazione di collagene; lo Zinco contribuisce alla formazione del collagene, il Selenio è un antiossidante; il Rame, infine, contribuisce alla formazione dell’elastina.