E’ boom di richieste di interventi alle labbra ma i gusti tra giovanissime e over 40 sono differenti così come tra americane ed europee
Secondo i dati diffusi dall’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery (AAFPRS), rilevazione che ha coinvlto un campione di 2200 medici estetici e chirurghi plastici, lo scorso anno sono stati eseguiti negli Stati Uniti circa 1,4 milioni tra trattamenti di medicina estetica e interventi chirurgici facciali, con un aumento del 40% rispetto al 2020. Una percentuale analoga a quella rilevata nel 2020 nel nostro Paese, che ha visto un incremento del 7,8% del ricorso alle procedure estetiche, con un aumento, parlando del viso, del 15% nell’utilizzo della tossina botulinica e del 21% dell’acido ialuronico. Un’altra prestigiosa associazione medica, l’American Society of Plastic Surgeons, ci dice che l’incremento di procedure finalizzate a un miglioramento estetico del viso è dovuto principalmente alla richiesta delle millenials (+30,6%) che richiedono trattamenti per le labbra già dai 20 anni. Ma se negli Stati Uniti la parola d’ordine tra le più giovani sembra essere “riduzione” poiché va di moda l’effetto “strizzato” del terzo superiore del viso, in Europa invece le richieste riguardano principalmente metodiche volumizzanti. Tendenze di cui si è parlato anche durante il 43° Congresso SIME, in un incontro che ha visto l’intervento della dottoressa Lucia Calvisi. La stessa, parlandone, ha spiegato come il tipo di ritocco più in voga in questa fascia di età abbia preso il nome di Millennial lips in contrapposizione ai ritocchi che vengono di solito proposti alle over 40 per le loro “aging lips”. “Per millenial lips – ha spiegato la dottoressa – si intende un aumento volumetrico delle labbra, più voluminoso ed evidente che si contrattpone alle aging lips che consiste in un reshaping delle labbra più dolce, soft e naturale”. Ma se è vero che le giovani sembrano determinate e sicure del tipo di intervento che desiderano, “le donne più adulte – continua Calvisi – chiedono di tornare ad avere le labbra di un tempo. Noi cerchiamo di agire con varie tecniche a base di acido ialuronico senza stravolgere i canoni della bellezza, mantenendo la simmetria del volto. I risultati sono diversi. Da una parte si possono ottenere risultati il più somiglianti a quelli che, in maniera falsata, i filtri fotografici propongono sui social, dall’altra invece si determina un rimodellamento armonico delle labbra rispetto al volto”. Diverse e spesso miste, naturalmente, le tecniche utilizzate dagli specialisti. “Le esigenze della paziente – spiega Calvisi – ma soprattutto l’anatomia delle labbra in armonia con il volto, devono essere gli elementi prioritari nel guidare alla scelta della tecnica da applicare”. In base all’anatomia della paziente si può quindi ricorrere, per fare un esempio, alla “French Kiss Technique” che si effettua dall’interno verso l’esterno in modo da estroflettere le labbra. Nel caso del reshaping, invece, si ricorre invece alla tecnica classica per rinvigorire le labbra e affievolire o evitare la formazione del cosiddetto codice a barre, le fastidiose rughe verticali che si formano sul labro superiore. Ma i trattamenti a disposizione dello specialista sono ormai numerosi e la scelta, in base alle richieste del paziente, al principio di armonia che dovrebbe sempre guidare la sua opera, e alla fattibilità di ottenere i risultati voluti, non può prescindere da una personalizzazione puntuale dell’approccio estetico. Del resto le labbra, e la bocca, hanno una importanza fondamentale nell’estetica di una persona e un ruolo di comunicazione unico. Esse convertono emozioni di ogni intensità in espressioni personali e oggi, in cui l’esposizione è aumentata in modo impressionate grazie all’utilizzo di selfie, video call, reel e tutti gli strumenti digitali che usiamo quotidianamente, sono ancor di più il fulcro della nostra espressività e lo specchio del nostro io. Da queste considerazioni, è nato recentemente un nuovo approccio all’intervento labbra, chiamato evocativamente Ego Lips. Semplificando, esso si pone come obiettivo la valorizzazione delle labbra e della loro unicità senza tralasciare l’importanza dell’integrazione tissutale in una zona anatomica così delicata per un risultato rispettoso delle caratteristiche delle labbra di ciascuno sempre secondo quelle che sono le esigenze personali (Ego, appunto) del paziente. Ma è possibile, realmente, preservare la bellezza autentica, quella che viene da dentro, cercando la difesa dell’espressività (bellezza interiore) nel rispetto della simmetria dei lineamenti (forma) del paziente? Secondo il Dottor Riccardo Forte, chirurgo e medico estetico, docente presso l’Università Federico II di Napoli, che ha contribuito all’ideazione dei protocolli che compongono questa nuova visione all’estetica, la risposta non solo è affermativa ma è ormai il fine ultimo che dovrebbero porsi tutti i professionisti del settore. “Le richieste dei pazienti – spiega infatti il medico – sono sempre più precise e sofisticate, anche fra i più giovani. Siamo nell’era della massimizzazione del sé, non della bellezza stereotipata, ed è fondamentale che la medicina estetica soddisfi i contenuti emozionali, in maniera etica e professionale. L’approccio EgoLips parte da tre diverse interpretazioni della bellezza delle labbra – Essential, Global e Outstanding – come supporto nella comunicazione col paziente, per offrire la via che meglio esprime il proprio essere se stessi”. Secondo questi moderni canoni estetici, il volto e soprattutto le labbra sono le sede stesse delle emozioni e indicano la nostra capacità di comunicare attraverso la mimica, un aspetto importante della nostra identità, del nostro Ego. La bellezza delle labbra non può quindi che essere armonia del dettaglio e la bellezza in generale non è più una ipotetica ricerca di perfezione assoluta ma un tirar fuori il capolavoro che è già in noi, e avere cura delle nostre unicità. Del resto, aggiunge la Dottoressa Maria Barbuto, psicoterapeuta e psicoanalista, docente presso l’Irpa (Istituto di Ricerca in Psicoanalisi Applicata): “La bellezza è un tema cruciale nella nostra epoca e coinvolge aspetti psicologici ed emozionali: il rapporto tra individuo e specchio, soprattutto quello digitale, non è scontato né semplice perché di fronte a questo cerchiamo il senso della nostra identità, sollecitando tutta una serie di emozioni non affatto banali che hanno a che fare con l’accettazione della propria figura e persona. Quando curiamo la nostra esteriorità, non stiamo facendo altro che prenderci cura di noi per trasmettere all’esterno la nostra versione migliore. EgoLips racchiude un mondo al suo interno: da un lato la cura di sé nella dialettica e apertura agli altri e dall’altro le labbra, il nostro canale principale di comunicazione con il mondo. Volersi bene e migliorarsi è sano, quello che va evitato è il cadere nello stagno come Narciso, perché non più in grado di fermarsi”.