di Giorgio Bartolomucci
Spesso si parla di diagnosi e terapia integrata ma non sempre tale approccio viene seguito. Il metodo Pnei 4u rende più semplice il procedimento.
C i sono espressioni comunemente entrate nel lessico medico che talvolta appaiono scontate ma, purtroppo, tali non sono. Prendiamone due a caso: “diagnosi integrata” e “terapia sistemica”. A ciò aggiungiamo che attualmente è molto difficile trovare qualcuno, fra chi opera in campo sanitario, che negherà che i più antichi sistemi di cura sono basati sulla consapevolezza che il paziente debba essere trattato nella sua globalità. Psiche e corpo sono strettamente interconnesse e nessuna guarigione è possibile se non si interviene nello stesso tempo su entrambi. Puntando il dito su questi luoghi comuni, ci interessa segnalare come spesso sia diffusa la evidente contraddizione fra quello che la classe medica dice ma poi non applica nella sua pratica quotidiana. Un’accusa forte che dobbiamo necessariamente sostenere con altre prove. L’esperienza clinica evidenzia una maggiore efficacia se, evitando parcellizzazioni e omissioni, si effettua una diagnosi integrata di tipo medico, psicologico e sociale da cui far derivare un’intervento terapeutico meno standardizzato e più individuale. Quasi superfluo ricordare quindi che la diagnosi medica comprende un’anamnesi accurata; l’esame obiettivo; un eventuale supporto derivato dalla diagnostica per immagini, strumentale e di laboratorio; la raccolta di eventuali reperti di materiale biologico sul corpo e su indumenti; la documentazione fotografica delle lesioni. Il tutto condotto nell’ottica di un equilibrio tra esigenze di non omissione e, nel contempo, di non invasività e riservatezza. Quante volte però si rischia di trascurare qualcuna di queste procedure? Per non parlare della componente diagnostica psicologica, che presuppone la costruzione di una relazione significativa tra medico e paziente, che certo non viene a crearsi quando il tempo a disposizione da dedicare alla visita diventa tiranno. Poco da aggiungere quando si arriva al terzo pilastro di una vera diagnosi integrata: l’indagine sociale che dovrebbe essere finalizzata a verificare le condizioni di vita del paziente e la presenza di indicatori di rischio sociale. Cosa ci interessa dimostrare? Che solo chi riesce a formulare una diagnosi che nasce da tutte e tre le aree (medica, psicologica, sociale), può affermare che la sua valutazione prognostica è in grado di dare una reale misura della trattabilità e della possibilità di cura. Elaborando così un progetto di trattamento “sistemico e integrato” che veda il paziente nella sua interezza di mente, corpo e relazione con l’ambiente che lo circonda. È evidente che non si tratta di un approccio semplice, che chiaramente non si apprende nell’ambito del corso universitario. Per farlo c’è bisogno di seguire corsi specifici e quello offerto sul metodo Pnei 4u, messo a punto dalla dott.ssa Maria Corgna, è uno dei più completi. La filosofia su cui si fonda è la psiconeuroendocrinoimmunologia: una disciplina che si occupa delle relazioni fra il funzionamento del sistema nervoso, sistema immunitario ed endocrino messa a punto dal medico viennese Hans Selye negli anni trenta. La diagnosi si avvale sull’applicazione di strategie verbali, non verbali e paraverbali, sulla conoscenza delle principali tecniche antistress (dalla respirazione guidata alla kinesiologia), dell’omotossicologia, dell’agopuntura e dell’omeosinatria oltre che sull’utilizzo di un innovativo sistema informatizzato. Quest’ultimo, denominato Pneisystem, consente all’operatore di integrare modalità diagnostiche e terapeutiche e di avvalersi della consulenza di un network di specialisti cui vengono inviate le richieste di consulenza sulla base della localizzazione geografica dello studio. Il percorso formativo si articola in corsi specialistici e soprattutto richiede una notevole predisposizione guardare aldilà del proprio consueto campo di azione: prerogativa indispensabile per il corretto funzionamento di qualsiasi approccio multidiciplinare al paziente. (www.pnei4u.com)