di Marisa Paolucci
Nel Paradiso Terrestre è il frutto proibito. Ma non è solo nella cultura cattolica che questo frutto assume uno straordinario valore simbolico. Merito del suo sapore e delle sue proprietà.La regina della seduzione è lei: la mela.
La sua fama è tramandata non solo nella tradizione biblica ma anche nella mitologia, soprattutto tra i greci questo frutto ha avuto un ruolo di riguardo. Pensiamo alla mela che Paride diede alla bellissima Venere, scatenando la guerra di Troia, o le mele d’oro che Ercole fu costretto a sottrarre alle Esperidi. Sono passate alla storia anche le mele di Ippomene che distraendo Atalanta, gli permisero di vincerla alla corsa e sposarla.
Nella mitologia scandinava troviamo invece la mela dell’eterna giovinezza che Indhunn teneva ad Asgard, e quella lanciata da una donna dell’Isola della Vita a Conle, che lo nutri’ per un mese facendolo spasimare d’amore. Nei giardini c’erano alberi di mele in gran quantità e le mele del principe Ahmed curavano ogni male. Ma non erano solo i mortali e gli eroi della mitologia ad amare le mele anche gli Dei cedevavo alla loro seduzione. Zeus aveva il suo albero personale affidato alle Esperidi. Gli Dei dell’antico Egitto ricevevano in dono ceste colme di saporitissime mele. Perfino presso gli Irochesi, indiani del Nord America un tempo fra i più potenti, che sopravvivono oggi in piccole riserve, un albero di mele è ritenuto il centro del cielo.
Credenze che superano qualsiasi confine geografico e culturale, come nei paesi del Nord Europa, nei misteriosi riti voodoo dell’America Centrale, la mela serviva e serve per preparare potenti filtri d’amore, I racconti medievali sono fitti di mele fatate o che donavano l’ immortalità, simboli di potere durante il Sacro Romano Impero o secondo Dante Alighieri, di Dio stesso. Guglielmo Tell invece centra una mela posta sul capo del figlio e diventa l’eroe nazionale svizzero. Una providenziale mela caduta in testa ad Isaac Newton, sembra gli abbia permesso di intuire il meccanismo della gravita’. Se dici oggi “La grande mela” l’interpretazione è univoca: New York la città mito della vita moderna.
Non ci sono dubbi sul fatto che la mela abbia sempre avuto un posto di rilievo nel nostro immaginario, sicuramente per le innumerevoli virtu’ che a essa appartengono. Non a caso questo capolavoro della natura ha generato quel famoso detto: “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Notizie storiche La mela è un frutto originario probabilmente dell’Asia centrale e occidentale, diffuso in Europa fin dai tempi più remoti. Si suppone che fin dal Neolitico, l’uomo abbia conosciuto il melo e ne abbia apprezzato i frutti. Tra le varie testimonianze della vita preistorica si sono trovate mele carbonizzate in siti preistorici svizzeri, austriaci, italiani e svedesi; le mele erano addirittura tagliate a metà e a quarti e questo particolare potrebbe essere forse la prova dell’abitudine di far seccare i frutti per l’inverno fin dai tempi preistorici. Le prime notizie certe a proposito del melo risalgono al XIII secolo a.C., epoca in cui era certamente coltivato in Egitto e in Asia Minore. Sette secoli dopo, i testi greci ne parlano diffusamente e successivamente lo citano gli autori latini. Plinio, ad esempio, ne descrive trenta varietà e racconta che gli Etruschi, prima dei Romani, erano abilissimi negli innesti. Oggi il melo è indubbiamente l’albero più coltivato nel mondo e la sua fortuna è stata di sicuro favorita dai lunghi tempi di conservazione e dalla facilita’ di trasporto dei suoi frutti.
Mela: Informazioni scientifiche
Famiglia delle Rosacee (malus communis melo), il melo è un albero ad alto fusto, può raggiungere i 6-8 metri di altezza. Le foglie sono caduche, semplici, con margini seghettati. I fiori hanno cinque petali bianchi sfumati in rosa esternamente e numerosi stami. La mela in realtà è un falso frutto e precisamente un pomo, come in tutti i frutti di questo tipo, il vero frutto è il cosiddetto torsolo, dove sono contenuti i semi, mentre la parte commestibile deriva dal calice cresciuto e ingrossato. Nel nostro Paese la produzione di mele è abbondante e di ottima qualità e si basa soprattutto sulle seguenti varietà: Golden delicius, Red delicius, Stark delicius, Bella di Roma, Jonathan, Renetta del Canada, Renetta ruggine, Granny Smith. I meli si piantano in novembre o verso la fine di marzo, ad una distanza di 3, 4, metri. La potatura si effettua nel periodo di riposo, preferibilmente alla fine dell’inverno. I tagli devono essere sempre inclinati, fatti subito al di sopra della gemma di cui si desidera lo sviluppo, in direzione opposta alla gemma stessa e soprattutto devono sempre risultare con una superficie perfettamente liscia.
Mela: Proprietà nutritive
I nutrizionisti rilevano che in ogni 100 grammi di prodotto commestibile sono mediamente contenute: circa 85 grammi d’acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri di diverso tipo, tra cui fruttosio, glucosio, e saccarosio, 2 grammi di fibre, per un totale di circa 45-50 calorie, e circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco manganese, e silicio. La mela è ricca anche di vitamine: C, PP, B1; B2, A, e contiene inoltre acido malico (circa 0,6-1,3 grammi). Sia nella polpa che nella buccia sono inoltre presenti eteri, tannini, alcoli, aldeidi e un elevato numero di terpeni che rende infinitamente vario il profumo e il sapore delle mele. I valori elencati possono variare a seconda del grado di maturazione del frutto e della qualita’, anche perché in tutto il mondo oggi si contano più di mille varietà di mele. I contenuti di questo frutto sono equilibrati e dal punto di vista nutrizionale completi. Tali propietà contribuiscono all’attenzione dedicata alla sua capacità di ridare giovinezza ai tessuti, e di mantenere un generale benessere fisico.
La bellezza della Mela
Come rassodante:
il succo di mela fresco, passato sulla pelle, ha la capacità di rassodarla.
Come schiarente:
il succo di mela fresco mescolato con succo di limone schiarisce la carnagione.
Come antirughe:
è efficace una maschera preparata con una mela tagliata a pezzetti e cotta in mezzo bicchiere di latte
Come tonico del viso:
si ricopre il viso di fettine di mela cruda, mantenendo l’applicazione per circa 45 minuti e poi sciacquando con acqua.
Una maschera a base di mele grattate unite a miele e yogurt può essere molto efficace per pelli secche e spente. Applicare e sciacquare con acqua fresca.
Perché la mela senza buccia si scurisce ?
Pochi minuti dopo aver sbucciato il frutto, la polpa si macchia a causa di un processo ossidativo il cui catalizzatore è un enzima chiamato: polifenolo-ossidasi che è attivato proprio dall’ossigeno che normalmente non passa attraverso la buccia. In caso di ammaccature o tagli, la lesione permette all’ossigeno di passare nella zona circostante e in quel punto la mela si scurisce
La cassetta del pronto intervento
Con le mele crude: per depurare l’organismo, una mela al mattino a digiuno. Per la digestione: dopo i pasti, favorisce la digestione poichè è l’unico frutto che non provoca fermentazione intestinale. Per pulire i denti: una mela dopo cena, mangiata a morsi, massaggia le gengive e sbianca i denti. Come calmante: una mela prima di dormire rilascia e favorisce il sonno.
Con le mele cotte come lassativo:una mela mangiata con la buccia dopo la cottura al forno. Come ricostituente: mele cotte nel vino e addolcite con miele. Contro il male di gola: gargarismi con il liquido ottenuto dalla cottura di tre mele tagliate a pezzi in un litro d’acqua.