di Giuseppe Sito L’esigenza di un benessere psico-fisico legato all’estetica, anche nelle persone della terza età, può essere soddisfatta con l’ausilio degli strumenti più appropriati, di cui ben si conoscono effetti benefici e collaterali Gli straordinari progressi della Medicina ottenuti nel secolo scorso hanno determinato un notevole allungamento della vita media dell’individuo e, parallelamente, un consistente miglioramento della sua qualità di vita. |
| Cosa si può fare per migliorare la qualità dell’estetica in persone della terza età? Le strategie a disposizione sono molteplici, più o meno invasive a seconda delle esigenze, e prevedono anche l’utilizzo di integratori multivitaminici ed antiossidanti. |
Quali sono le manifestazioni cliniche più comuni sulle quali si può intervenire? Le manifestazioni cliniche piu’ comuni sulle quali intervenire sono rappresentate da: certamente le rughe, le Discromie l’ipercheratosi diffusa e cheratosi senili localizzate la secchezza cutanea, le lentigo senili. Quali sono le tecniche a disposizione? Si possono schematicamente dividere in tecniche di “superficie” e tecniche di “profondita’ ” Quelle di superficie prevedono i peelings, il laser resurfacing e il botox. Le tecniche di profondita’ si basano sopratutto sui fillers. Quale è il suo parere sui peeling chimici? Il peeling chimico è una forma accelerata e controllata di esfoliazione indotta dall’uso di una o più sostanze chimiche caustiche applicate sulla pelle. |
Quali sono le indicazioni I peeling consentono il trattamento anche di rughe fini e superficiali, nonchè della trama spenta e opaca, rugosa a livello di dorso, decolletè, mani e braccia. Tutti i tipi di peeling richiedono attente e meticolose cure post-peeling, che consistono fondamentalmente nella non esposizione al sole fino a guarigione avvenuta oppure a ciclo concluso, nell’uso di filtri solari, creme emollienti e prodotti a base di alfa-idrossiacidi per uso domiciliare. | ![]() Ptosi palpebrale |
Qual’ è la sua opinione sul laser resurfacing? Il meccanismo d’azione è simile a quello provocato dal peeling chimico, ma l’effetto è sicuramente più marcato. Consente un vero e proprio ringiovanimento del viso, attraverso la rimozione degli strati cutanei superficiali danneggiati e la stimolazione degli strati dermici. Le rughe vengono praticamente cancellate e i tessuti sottostanti riacquistano gran parte del tono e della compattezza perduti con il chrono-aging. Inoltre il laser consente di non sbagliare la profondita’ a cui agire e di mantenerla costante per tutto il trattamento. Il laser resurfacing deve essere praticato in ambiente sanitario, anche se in day-hospital, e richiede una sedazione profonda, giacchè risulta piuttosto doloroso. l decorso post-operatorio è fondamentalmente simile a quello post-peeling. E che pensa del botox? Il Botox è l’esotossina A (BTX-A) in fiale da 100 U, stabilizzata con l’aggiunta di Albumina umana. Ci sono controindicazioni? L’ipersensibilità accertata alla neurotossina a o ai suoi eccipienti per esempio l’albumina, la miastenia grave e altre patologie neuromuscolari, la gravidanza e allattamento, terapie a base di aminoglicosidi, infezioni o infiammazioni nelle sedi da infiltrare, terapia con immunosoppressori. Esistono effetti collaterali? Una ptosi minima e transitoria del sopracciglio mediale e/o della palpebra che può fino a 2 settimane circa. Sono possibili cefalee transitorie e lievi, asimmetrie facciali transitorie, ecchimosi locali, diplopia o una eccessiva elevazione delle sopracciglia. Qual’è la sua definizione di filler ideale? Facile a dirsi: Il più possibile simile ai tessuti umani; inerte e inalterabile nel tempo; facilmente inseribile e modellabile; facilmente rimovibile. Duraturo nel tempo, non soggetta a rigetto, non carcinogenetico. Che ne pensa degli antiossidanti? Qualsiasi trattamento di medicina estetica, soprattutto effettuato in età avanzata, deve esserer coadiuvato da un’accurata terapia per via orale con integratori polivitaminici, soprattutto a base di Vitamina C ed E, e con antiossidanti che combattano i radicali liberi. Questi ultimi si distinguono in antiossidanti enzimatici (catalasi, glutatione per ossidasi, coenzima Q10, glucosio 6 Fosfo deidrogenasi) e non enzimatici (Acido ascorbico, Retinolo, Beta carotene, Flavonoidi, Selenio/zinco, Acido lipoico, Alfa tocoferolo). L’assunzione per lunghi periodi di alcuni complessi contenenti tali sostanze determina un miglioramento delle proprietà barriera della cute, inibizione del danno ossidativi fotoindotto, degli stati di ipercheratosi e di acantosi, miglioramento dei processi rigenerativi della cute. |