Dott. ssa M. Gabriella Di Russo Specialista in Idrologia Medica – Medicina Estetica
Biostimolando il derma con un complesso di aminoacidi, vitamine e minerali si può facilitare il recupero della naturale funzionalità biologica delle cellule cutanee. Importante è il protocollo prescelto.
Quando si procede a un intervento di biorivitalizzazione i risultati auspicabili sono la riduzione delle rughe e l’effetto rassodante senza che avvenga un cambiamento artificioso dei tratti somatici del viso. La rivitalizzazione può essere eseguita sia a scopo preventivo che terapeutico. Con il passare degli anni, si sa, la cute subisce profonde modificazioni strutturali che interessano le sue diverse componenti: all’esame obiettivo si osserva diminuzione del tono e dell’elasticità, assottigliamento, secchezza, comparsa di rughe e di depressioni cutanee. La formulazione del complesso è basata, precisamente, su cinque gruppi di ingredienti: aminoacidi vitamine minerali-co-enzimi-acidi nucleici destinati alla stimolazione dei differenti metabolismi biologici della pelle, favorendo le diverse reazioni biochimiche cellulari, permettendo una vera ristrutturazione del tessuto cutaneo.
L’impiego distrettuale degli aminoacidi permette di fornire il substrato per la biosintesi dei GAG, ottimizzando la gestione del collagene e dell’elastina endogeni. Inoltre viene ottimizzata l’idratazione del derma e dell’epidermide ed è stimolata la funzionalità fibroblastica.
La particolare conformazione dei GAG permette di legare e fissare acqua aumentando il turgore dermico e ottimizzando la funzionalità del microcircolo cutaneo. Le vitamine assicurano una funzione anti-carenze. I minerali garantiscono l’equilibrio ionico per regolare le numerosi funzioni cellulari. I co-enzimi attivano le reazioni biochimiche. Gli ac. nucleici stimolano le sintesi delle proteine nobili del derma.
Protocollo: sono state trattate 120 pazienti di età compresa dai 25 ai 55 anni divise in tre gruppi per fascia di età dai 25 – 35, 35 – 45, 45 – 55. Su pelle detersa e sgrassata è stato eseguito l’impianto del complesso aminoacidico-polivitaminico-multiminerale utilizzando siringhe da 5 cc e aghi da 13 mm.
Il protocollo terapeutico si è articolato in circa 10 sedute di cui le prime 4 a cadenza settimanale, le successive 4 a cadenza quindicinale le rimanenti come mantenimento mensile.
Il tutto è stato supportato da terapia domiciliare, con assunzione giornaliera per os di un integratore a base di coenzima Q10 e antiossidanti per un periodo di 3 mesi, a partire da un mese prima dell’inizio della rivitalizzazione.
Tecnica dell’impianto: sono state usate due tecniche per l’impianto a seconda delle zone da trattare: in alcune aree l’ago è stato introdotto in modo quasi parallelo alla cute incanalando la ruga e muovendolo leggermente a destra e a sinistra nello sfilare è stato lasciato il liquido. In alcuni punti di agopuntura sempre sul viso, l’ago, è stato introdotto solo per alcuni millimetri verticalmente alla superficie cutanea formando dei ponfi. Sul collo e sul decolletè i ponfi, più ravvicinati, hanno formato come una collana di perle. Punti d’introduzione, per lo più, sono posti nelle zone di partenza del sistema linfatico che con il suo flusso determina una circolazione in senso centrifugo del prodotto iniettato. In particolare sono stati iniettati tra 0,2 e 0,5 cc per infissione, nelle seguenti zone: Gabella, Periorbitarie inferolaterali, Nasogeniene, Sottomentoniera. A questi punti sono stati aggiunti altri posti in corrispondenza dei punti di agopuntura cinese per ottenere, oltre all’azione farmacologia, anche un’azione riflessa sul tono muscolare e sulla microcircolazione cutanea.
I risultati terapeutici delle rivitalizzazioni sono diversi da paziente a paziente e soprattutto, sono in funzione della loro età biologica; questo può essere compreso considerando la diversa attività metabolica del fibroblasto in rapporto alle varie età della vita.
Pertanto l’uso delle Rivitalizzazioni, in alcuni casi, è di tipo preventivo dell’invecchiamento cutaneo, quando non sono ancora evidenti i danni del tempo e la naturale produzione di collagene nell’organismo è ancora a livelli ottimali, in alcuni altri casi ha azione di terapia, cioè di idratazione passiva del derma. Con le rivitalizzazioni mediante la soluzione biologica infine non si sono osservate nè reazioni allergiche nè reazioni avverse. Con le rivitalizzazioni non si possono riempire gli avvallamenti o far scomparire completamente le rughe, ma si ottiene un ringiovanimento globale, un rassodamento dei tessuti e una apprezzabile distensione delle rughe.
Punti di agopuntura da trattare
1) Grosso Intestino: sul bordo anteriore dello sternocleidomastoideo, nel punto d’incrocio con l’orizzontale passante per il bordo superiore della cartilagine tiroidea. Migliora la microcircolazione del viso.
2) Stomaco: si trova all’incrocio della verticale passante per il centro della pupilla con l’orizzontale passante per la commissura labiale. Tratta la pelle secca e gli edemi del volto.
3) Intestino Tenue: situato anteriormente al trago dove si sente battere l’arteria temporale superficiale, nella depressione che si forma aprendo la bocca. Regola la cute sensibile e il rilassamento cutaneo.
4) Vescica Biliare: nel canto esterno dell’occhio. Fa riferimento alle rughe a zampa di gallina.
5) Triplice Riscaldatore: si trova all’estremità esterna dell’arcata sopraccigliare. Agisce sugli occhi cerchiati, stanchi e gonfi.