Acido ialuronico: Potenza e controllo di un filler

di Andrea Alessandrini Specialista in Chirurgia Vascolare, Responsabile del Servizio Flebologico Poliambulatorio S. A. S. N. Min. della Salute Roma

Un dermal filler italiano versatile e orientato alla naturalezza dei risultati offre garanzia di purezza e di sicurezza

Nella nostra esperienza clinica assistiamo sempre più di frequente a richieste di interventi per la correzione dei volumi del volto con carattere di evidenza contenuta e con la condizione precisa di un aspetto finale il più naturale possibile: attenuazione di pliche marcate, ridisegno dei profili, riequilibrio di asimmetrie. L’attenzione del paziente si rivolge con coscienza sempre più netta verso prodotti e applicazioni che abbiano requisiti di sicurezza anzitutto, con un elevato grado di finezza, in modo che la percezione di sé e del proprio aspetto non subisca alterazioni di grado eccessivo. Da un lato quindi abbiamo rilevato una disposizione sempre maggiore a frequentare con più assiduità lo studio dello specialista in medicina estetica, dall’altro è cresciuta l’aspettativa verso soluzioni rispettose ed equilibrate, che giovano certamente nel riconoscersi in un aspetto postintervento decisamente migliore, ma assolutamente nei limiti del potenziale che il nostro viso è in grado di esprimere. Il medico deve essere cioè in grado di accompagnare dolcemente e consapevolmente il proprio paziente verso la miglior performance fisiologica attendibile. I protocolli di biorivitalizzazione sono alla base di ogni azione, sia in fase preliminare che per il successivo mantenimento, altrettanto quanto un atteggiamento di vita sano ed equilibrato.

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Correzione pliche marcate e ridisegno della zona mentoniera

A questo proposito, nella mia esperienza ho potuto verificare che nel repertorio dei protocolli della Phitogen Holding c’è un un ampio ventaglio di soluzioni: peeling di vario grado e natura, oltre a tecniche di rivitalizzazione cutanea a base di Acido Ialuronico, attraverso l’impiego di IAL System e IAL System ACP. Recentemente ho potuto apprezzare che l’approccio alla modellazione e al ridisegno dei volumi trova una sua importante soluzione in Regenyal Idea, un dermal filler a base di Acido Ialuronico crosslinked, progettato da Regenyal Laboratories in partnership con Phitogen Holding, per consentire una vasta gamma di interventi e con l’obiettivo di una sostenibilità in termini di risultato finale, sicurezza e durata. A questo proposito vanno spese alcune parole per chiarire che Regenyal Laboratories è un sito produttivo italiano, pensato e realizzato per studiare e sviluppare scientificamente l’Acido Ialuronico. I concetti chiave di questo progetto industriale sono quattro: in primo luogo la purezza. Un dispositivo iniettabile deve infatti poter garantire l’assoluta purezza delle materie prime impiegate. La partnership con Fidia Farmaceutici, leader mondiale nella tecnologia di produzione di Acido Ialuronico da biosintesi batterica, consente la realizzazione di un prodotto con elevatissimi standard di purezza. L’Acido Ialuronico impiegato nella formulazione di Regenyal Idea è lo stesso utilizzato in IAL System e IAL System ACP, dispositivi noti per la loro assoluta qualità. Altro importante punto è il livello di sicurezza. Regenyal Laboratories sviluppa un brevetto che assicura il minor contenuto di agente crosslinkante, l’assenza di residui estranei e la sterilità garantita da un processo produttivo altamente tecnologizzato e controllato in ogni sua fase che garantisce il totale di effetti collaterali anche minimi. Altro elemento fondamentale ricercato è la plasticità. S’impiegano due formati di Acido Ialuronico a diverso peso molecolare, attivati e crosslinkati in un’unica fase. La massa così ottenuta si caratterizza per la distribuzione omogenea del crosslink e per una configurazione stereochimica spaziale articolata (grazie alla presenza di catene di diversa lunghezza di HA), capace di prestazioni plastiche calibrate e costanti, caratteristica che si rivela preziosa per una modellabilità agevole dei volumi. Ultima prerogativa ben presente nel prodotto è la persistenza che fa si che, pur utilizzando una minor quantità di BDDE (Eterebutanedioldiglicidico), in Regenyal Idea una ottima resa del processo di reticolazione, garantisce una buona durata temporale dell’impianto. Riconoscendo all’azienda di aver raggiunto questi obiettivi, oggi mi sento di affermare che Regenyal Idea è un dermal filler versatile, utile nella maggior parte degli interventi in studio. Un filler che, grazie alla sua alta plasticità, permette anche al medico non particolarmente esperto, un discreto margine di errore. Per rafforzare il nostro convincimento, negli impianti test condotti in fase di sperimentazione, abbiamo voluto tener conto di parametri che solitamente non sono considerati. Le nostre schede di valutazione, oltre a documentare tollerabilità e persistenza, hanno perció introdotto una serie di criteri soggettivi volti a saggiare la soddisfazione del pazienti nei confronti del prodotto. Dai dati raccolti appare evidente che uno dei pregi ascrivibili a Regenyal Idea sia quello dell’equilibrio nell’azione modellante, che fa riconoscere al paziente un notevole miglioramento del proprio aspetto in termini d’assoluta naturalità e rispetto della fisionomia. Nella nostra documentazione fotografica appare evidente come il guadagno in termini di ridefinizione di volumi e linee sia assolutamente compatibile con le condizioni iniziali, eppure nettamente percepibile. Semplificando, si potrebbe dire che questo dermafiller aiuta a ritrovare le condizioni migliori per ogni bellezza individuale, dimostrandosi uno strumento adatto alla fidelizzazione del cliente, sia per l’efficacia degli interventi, che per la naturalità dell’aspetto ottenuta, per la tollerabilità e la sicurezza.

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Correzione nasogeniene e modellazione dei volumi per il ripristino della simmetria del volto