di Ornello Colandrea
Osannati da estetiste e massaggiatori, gli oli essenziali hanno molte proprietà benefiche per il corpo ma nascondono anche delle insidie, scopriamo quali.
Adoperati sin dall’antichità per le loro virtù terapeutiche, e riscoperti negli ultimi anni come elemento insostituibile per tante terapie a base di massaggi proposti nelle SPA e nei centri benessere di tutto il mondo, gli oli essenziali rappresentano l’essenza vitale delle piante. Sono composti di principi attivi ad altissima concentrazione, che possono avere azione antisettica, antinfiammatoria, analgesica, digestiva, tonica, rilassante, ecc. oltre a essere utili anche per la cura e la bellezza della pelle. Essi agiscono tramite assorbimento cutaneo (massaggi, frizioni, compresse, bagni), inalazione (fumenti e diffusione nell’ambiente) e assunzione orale (impiego attuato esclusivamente dietro indicazione e sotto controllo medico). Tuttavia, se usati nel modo sbagliato, gli oli essenziali possono risultare tossici e dare luogo a effetti collaterali. Innanzi va chiarito che quasi tutti gli oli essenziali possiedono una possibile azione irritante. In particolare quelli a rischio sono ben noti e divisi in tre categorie principali: sostanze dall’elevata pericolosità, da non utilizzare in nessuna applicazione topica (massaggio, creme, unguenti), nè nebulizzate, nè in bruciatori o inalazioni; fortemente irritanti; moderatamente irritanti.
Tenendo conto di queste informazioni, quindi, vale la pena di dire ai vostri pazienti che prima di iniziare a utilizzarli bisogna osservare qualche semplice precauzione. Per prima cosa vanno acquistati solo quegli oli di cui si conoscono gli effetti e le controindicazioni che dovrebbero essere segnate sulla confezione o all’interno di foglietti illustrativi. Occorre, inoltre, controllare che si tratti di oli puri al 100%, estratti per distillazione in corrente di vapore o per spremitura a freddo (anche questo deve essere scritto sulla confezione altrimenti diffidate del prodotto) e non contenenti quindi altre sostanze chimiche. Anche quando si è sicuri del prodotto acquistato, bisogna tenere a mente che gli oli, vanno sempre diluiti rispettando le percentuali indicate. Ricordate, poi, che il loro uso va evitato in gravidanza, durante l’allattamento, nei bambini e nelle persone con pelle delicata e sensibile, escludendo i soggetti allergici. Dopo l’applicazione, infine, andrebbe evitata anche l’esposizione al sole, a lampade abbronzanti nelle 24 ore successive alla loro applicazione, specialmente in seguito all’uso di quegli oli estratti dagli agrumi (Bergamotto, Limone, Lemongrass) ma anche Achillea, Salvia, Verbena, Finocchio, Petit-grain, Angelica.
Il rischio sarebbe quello di incorrere in fastidiose sensibilizzazioni cutanee. Come, del resto, andrebbero evitati anche bagno turco e sauna. Per chi sta effettuando una cura omeopatica è sconsigliato usare gli oli essenziali di Menta, di Camomilla e di Canfora, poichè il loro uso diminuirebbe l’efficacia del trattamento. Infine in caso di epilessia sono da evitare, anche solo per profumare gli ambienti, gli oli estratti da Canfora, Noce Moscata, Salvia, Rosmarino, Cedro, Finocchio. Concludiamo parlando di come questa tipologia di prodotti va conservata. Come sa chi lavora nel campo dell’Estetica professionale, risulta fondamentale ai fini di un utilizzo continuativo degli oli, il preservarne nel tempo efficacia e l’aroma. Per farlo bisogna stare attenti a conservare le boccette ben chiuse, al riparo dalla luce e in ambienti freschi. In tal modo dureranno anche diversi mesi e si potrà continuare a usarli con piena soddisfazione e con la sicurezza che i prodotti non risultino alterati.