Ayurveda: cura e filosofia

dssa Nancy Joseph MiladorL’Ayurveda, antica arte terapeutica è nata sull’Himalaya. Qui si tennero i primi seminari medici di cui parlano le leggende che raccontano di come una filosofia che aveva come proprio oggetto ayus: la vita e veda: la conoscenza, abbia dato origine a un tradizionale disciplina che si occupa in particolare della prevenzione della malattia, della longevita’ e, solo in ultimo, della cura. Sbagliato sarebbe credere che l’ayurveda sia solo una medicina, perché essa è invece scienza della vita, arte di di vivere, e nel caso di guarire. ”Il medico ayurvedico- ci dice la dott. ssa Nancy Joseph Miladoor, nata a Kerkala nell’India meridionale, laureata in medicina a Pavia, con esperienze di lavoro in Germania e Gran Bretagna, e specializzata in medicina Ayurvedica nel prestigioso Amala Ayurvedic

Research Center – considera l’essere umano alla luce della teoria dei Tridosha, vera essenza di tutta la scienza ayurvedica. Vata, Pitta e Kapha sono le tre forze presenti in combinazione nel nostro corpo; quando non sono in equilibrio si ha la malattia. Il compito del terapeuta è quello di mantenere questo stato di ottima combinazione nell’ambito dell’organismo. Sarebbero sei i gradi dell’intossicazione cui il nostro corpo va lentamente e progressivamente incontro, e la fase della patologia si limiterebbe soltanto al quinto e sesto stadio. Intervendo molto prima, con una vera prevenzione primaria , nei primi stadi del processo, si riesce a ridurre i rischi per la salute e garantire un buono stato di salute psicofisica. Inoltre, dal momento che la stessa trilogia è presente anche in tutto ciò che è in natura, cibo, piante, animali, minerali, il medico ayurvedico si pone come regolatore del rapporto fra macrocosmo e microcosmo. La scelta dell’alimentazione o del rimedio adatto per una particolare condizione patologica è pero’ un procedimento logico e molto complesso, che non va confuso con il semplice massaggio ayurvedico”. Per questo non è facile diventare medici ayurvedici. L’insegnamento e la pratica sono attualmente offerti presso Università e Istituti Specializzati controllati dallo Stato. Oltre ai normali corsi necessari per ottenere una laurea in medicina bisogna studiare anche argomenti di veterinaria, botanica, cosmologia, climatologia , parapsicologia e religione. Nell’India antica vi erano applicazioni specifiche come ashva-ayurveda (cura dei cavalli), gajaayurveda (per gli elefanti), go-ayurveda (per le mucche) e vriksha-ayurveda (per la cura delle malattie delle piante). Medicina a parte, diversi altri aspetti della vita rientrano nel campo dell’ayurveda che si propone come una filosofia e uno stile di vita sano che ha a che fare con impulsi naturali come la fame, la sete, il sonno, il sesso ecc. e indica le regole da seguire per ottenere una esistenza disciplinata e priva di disequilibri. Sebbene millenaria, nel corso dei secoli la pratica dell’ayurveda cadde in disuso in seguito alle ripetute invasioni straniere che ebbero luogo in India. I trattati originali furono distrutti e si fecero strada diverse scuole che introdussero modifiche artificiose e non rispettose delle origini. Fu solo alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX che la disciplina trovo’ un nuovo impulso e il Governo inizio’ a costituire comitati di esperti deputati a esaminaqre i problemi di questa antica scienza e suggerire le misure per impiantare, su basi scientifiche, scuole, dispensari, ospedali e farmacie ayurvediche. La regione che maggiormente ospita queste strutture è il Kerala, alla punta estrema dell’India. Le foto che accompagnano questo articolo sono state scattate presso il Bela Ayurvedic Centre dell’Isola di Cocco, un elegante resort sul mare che offre tutti trattamenti ayurvedici e una equipe di medici e massaggiatori che regolarmente offrono corsi anche a medici stranieri interessati a conoscere di più di questa disciplina (per maggiori informazioni www.isoladicocco.com).

COSA SONO I CHAKRA?

COSA SONO I CHAKRA?Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di chakra e di molti tipi di terapie naturali che si fondano sulla loro stimolazione: Cristalloterapia, Reiki, Riflessologia, Aromaterapia e Cromoterpia. Ma cosa sono in realtà i Chakra? La parola chakra, o chakram, di origine sanscrita, significa ruota o vortice. Ed effettivamente se dovessimo immaginarli essi somiglierebbero a piccoli vortici di energia a forma di imbuto, con la parte più stretta orientata verso il corpo. Secondo la tradizione Indu’ la loro funzione è quella di alimentare l’aura:
l’emissione energetica del nostro corpo, connessa con l’energia universale. Essa sarebbe collegata al nostro stato d’animo: tanto più è luminosa e si estende verso gli altri, tanto maggiore sono l’equilibrio e la propria consapevolezza interiore. Gli esseri umani, la maggior parte degli animali e alcune piante avrebbero sette chakra principali o primari, il primo situato alla base della spina dorsale, il settimo sulla sommita’ del capo, gli altri lungo il canale energetico che passa attraverso la colonna vertebrale. Ogni chakra è identificato con un mantra (nome), con un elemento naturale e viene raffigurato come un fiore di loto i cui petali sono preposti a irradiare energia. I chakra sono collegati alle note musicali, ai nostri organi e ai colori. Quando i Chakra sono equilibrati e armonici aiutano una parte specifica del corpo a funzionare meglio. Uno squilibrio a livello di un chakra determinerebbe, invece, uno squilibrio d’energia nei determinati organi associati e quindi causerebbe scompensi fisici e psichici.