di Nicole Salvoni
Negli ultimi anni, complice una globalizzazione sempre più rapida e spesso incontrollata, i banchi dei nostri supermercati di fiducia si sono riempiti di alimenti provenienti dai più disparati angoli del globo. Il cibo orientale, non solo quello servito ai ristoranti, è ormai divenuto parte integrante della dieta di noi europei e così moltissimi generi di frutta, dal mango all’avocado per fare qualche esempio sino ai semi di Goji. Tra le più interessanti “novità” alimentari che circolano anche da noi vi è senza dubbio la noce di Macadamia. La pianta da cui nasce, che deve il suo nome a John Macadam, collega del botanico Ferdinand von Mueller che le descrisse per primo, è di tipo perenne e appartiene alla famiglia delle Proteaceae. Con lo stesso nome si indicano 9 tipi di pianta diverse originarie dell’Australia orientale, una della Nuova Caledonia e una (M. hildebrandii) dell’Indonesia (Sulawesi).Dall’altezza compresa tra i 6 e i 40 m, la Macadamia è una sempreverde che presenta foglie dalla forma ellittica, lunghe dai 6 ai 30 cm, unite in gruppi da 3 a 6. I fiori, invece, sono in grappoli della lunghezza variabile tra i 5 e i 30, hanno colore tra il bianco-rosa-porpora e presentano quattro petali. La noce della Macadamia (sono solo due le specie che le producono: la M. integrifolia e la M. tetraphylla) venne scoperta nella zona sud orientale dell’Australia sul Monte Bauple nel e per questo è conosciuta anche con il nome di “Bauple nut” ossia noce di Bauple. Esportata in tutto il mondo sin dal 1880 questo tipo di noce è formata da una mandorla incastonata all’interno di un guscio brunastro molto resistente e duro. La particolarità che la rende questo frutto molto ricercato nella creazione di formulazioni cosmetiche è di essere estremamente ricco d’olio (78% con all’incirca il 60% di Acidi grassi monoinsaturi), di minerali, carboidrati, calcio, fosforo, proteine e vitamine A, B1 e B2. Dalla sua spremitura a freddo si ottiene un olio composto all’incirca per il 60% da acido oleico (antinfiammatorio), per il 2.8% da acido linoleico, per l’1% da acido linolenico e per il 19% da acido palmitoleico (Omega 7). Quest’ultimo si trova anche nel grasso naturale della pelle umana, specialmente nei neonati, bambini e adolescenti ma con l’avanzare dell’età diminuisce. L’olio contiene anche un 3% di omega-6 e 3% di omega-3. Tante le virtù di questo olio: mantiene i livelli di colesterolo del corpo sotto controllo e pare che sia utile nel prevenire un gran numero di malattie, soprattutto cardiache. Dall’ottimo assorbimento epidermico ha incredibili doti idratanti e nutrienti oltre a essere un antiossidante naturale .