di Thomas Gualtieri
Più rapida e duratura di una crema topica la nuova tecnologia su cui si basa il cerotto medicato anestetico locale garantisce sicurezza e ottimi risultati
L’anestesia svolge la fondamentale funzione di evitare, a chi sta per subire un intervento, di provare dolore. Per questo, nel corso della storia della medicina, sono stati messi a punto diversi tipi di anestesia a seconda dell’entità dell’intervento: da quella locale alla sedazione sino a quella totale con completa perdita di coscienza del paziente. Tuttavia la componente psicologica ed emozionale gioca un ruolo molto importante nella percezione reale del dolore. Capita quindi che, specie nei bambini, la paura legata ad alcuni strumenti, come le siringhe utilizzate per iniettare sostanze anestetiche a livello locale, generi un timore intenso, in alcuni casi persino maggiore di quello che procura l’intervento stesso. Si sono così sviluppate diverse creme anestetiche in grado di inibire a livello topico l’avvio e la propagazione dell’impulso nervoso. La penetrazione dell’anestetico locale in crema attraverso lo strato corneo avviene per diffusione transcellulare e intercellulare, attraverso i follicoli piliferi e le ghiandole sudoripare. Ciò spiega il perché sia necessario attendere almeno una trentina di minuti prima che l’effetto anestetico della crema si concretizzi. Inoltre la penetrazione del farmaco è influenzata dal pH della pelle e dalle proprietà fisico-chimiche dello strato corneo. Per migliorare quindi la performance anestetica topica, accelerando i tempi d’azione e garantendo nessuna modificazione delle barriere anatomiche e una durata più prolungata, è stato messo a punto un nuovo cerotto anestetico (Ralydan®- IBSA) con sistema di diffusione a calore controllato (Controlled heat-assisted Drug Delivery), all’ossigeno attivo che aumenta il rilascio dell’anestetico nel derma. La tecnologia del cerotto anestetico, (di 8,5 cm per 6 cm) si fonda su una pluristratificazione di diversi componenti al cui interno è presente una miscela di lidocaina (70 mg) e tetracaina (70 mg). L’aria penetra attraverso i fori del cerotto, attiva la miscela di polvere di ferro, carbone attivo e cloruro di sodio (CHADD) che determina una reazione chimica che provoca l’aumento della temperatura della pelle e una maggiore penetrazione cutanea dei due principi attivi con un effetto rapido fra i 10 e i 30 minuti, profondo (95% dei soggetti trattati dichiara di non aver sentito alcun dolore a fronte del 64% di chi era stato anestetizzato con una crema a base di lidocaina/prilocaina) e duraturo (oltre i 120 minuti di azione) (Sawyer et al. Br J Anaesth 2009;102(2):210-5). Analoghi risultati sono stati pubblicati da Wallace M.F. (Regional Anesthesia and Pain Medicine, vol 35, 6, nov-dic 2010); Shomaker Ts et al. (Clin JJ Pain 2000; 16(3):200-4); Curry SE et al. (Pain Med 2007; 8(6):497-502); Sethna NF et al. (Anesthesiology 2005; 102(2): 403-8); Schecter AK et al. (Dermatol Surg 2005; 31(3):287-91). Tutti i ricercatori concludono affermando che il cerotto medicato lidocaina/tetracaina risulta un metodo non invasivo, sicuro ed efficace nell’indurre l’anestesia in maniera rapida e duratura, in caso di venipuntura e prelievi di sangue nei bambini e di interventi dermatologici minori anche negli anziani, valida alternativa alla crema anestetica locale.