La scelta giusta per l’epilazione permanente

L’epilazione permanente è oggi alla portata di chiunque grazie alle innovazioni compiute nel campo dei laser

del Dott. Fabio Mascaro, Medico Specializzato in Medicina estetica e Laserterapia, Master in Dermatologia Clinica ed Estetica, Mantova

Sono passati circa 30 anni dalla comparsa dei primi laser medicali utilizzati per l’epilazione permanente. Dalla metà degli anni ‘90, infatti, varie sorgenti luminose sono state sviluppate (Rubino, Nd:YAg, Diodo 810nm, Alessandrite), e sono stati creati sistemi di raffreddamento della cute sempre più sofisticati. In generale, sono aumentate enormemente le prestazioni delle apparecchiature in termini di potenza, dimensioni dell’area di trattamento e velocità di esecuzione. Oggi, il trattamento di epilazione permanente eseguita con laser medicale è il più eseguito e il più richiesto tra i pazienti di medicina estetica. Basti pensare che secondo la Società Americana di Chirurgia Plastica, nel 2020 negli Stati Uniti sono stati eseguiti 757.808 trattamenti di epilazione laser medicale pari a un volume d’affari stimato di circa 300 milioni di dollari con la previsione di arrivare oltre i 630 milioni nel 2028 (fonte: marketdataforecast.com). Merito soprattutto dei progressi raggiunti nell’ambito della sicurezza del trattamento, garantita da apparecchiature sempre più performanti; e dell’accresciuta conoscenza e previsione dei risultati ottenibili. Per la comunità scientifica, attualmente, il laser più idoneo per l’epilazione permanente, su paziente europeo, è l’Alessandrite, con la possibilità di passare al Nd:YAg nel caso dei trattamenti eseguiti su fototipi più scuri. Personalmente, nella mia clinica, ne utilizzo uno ad Alessandrite e Nd:Yag (Clarity 2) da oltre due anni e in questo lasso di tempo ho chiesto alla mie pazienti di raccontarmi cosa è cambiato dopo il trattamento di epilazione laser eseguito da noi. La cosa curiosa è che tutte le loro risposte riguardavano sempre gli stessi tre punti. Il primo può essere riassunto con il termine “libertà”. Le pazienti sono state tutte d’accordo nell’affermare che finalmente possono fare ciò che vogliono con la consapevolezza di essere sempre in ordine e la comodità di poter indossare quello che gli pare senza l’assillo della ricrescita. Il secondo punto è la “salute”: non correre più il rischio di spiacevoli tagli, bruciature, follicolite, irritazioni della pelle e peli incarniti. Infine, terzo punto, l’aver raggiunto una nuova dimensione di “bellezza” che non è da considerarsi solo come una mera questione estetica. “Sentirmi bene con me stessa, piacermi e guardarmi allo specchio mentre mi sfilo il pigiama al mattino mi dà la carica di cui ho bisogno”: queste le parole emerse più volte durante i diversi incontri post trattamento. Cosa vuol dire ricevere simili testimonianze per un medico esteticco? Chi fa il nostro mestiere sa che una delle più grandi soddisfazioni che si possa provare è sapere di aver offerto e poterlo fare in futuro, ai propri pazienti, un trattamento non solo efficace ma che anzi porta a risultati addirittura incredibili. Perché alla base di una tale affermazione non vi è solo l’alto profilo della tecnologia utilizzata ma anche la passione che giornalmente riverso nella mia professione. Certo la piattaforma (Clarity 2) ha stupito anche me per l’innovazione tecnologica di cui è dotata che mi permette, grazie a sistemi di rilevamento intelligente (IntelliTrek System), di coprire grandi aree in minor tempo e con maggiore precisione, sempre mantenendo la perpendicolarità sul tessuto e il contatto.

Inoltre gli spot singoli, con dimensioni fino a 25mm, garantiscono penetrazione, profondità e rapidità di trattamento. Senza contare i sensori di temperatura della pelle, che mi forniscono un controllo costante, rendendo il trattamento molto più sicuro. Una delle caratteristiche principali del sistema, poi, è quello di poter scegliere tra due differenti sistemi di raffreddamento cutanei: criogeno e ad aria fredda che, personalmente, è quello che utilizzo più spesso. Entrambi consentono un trattamento molto tollerabile: i pazienti concordano nel dire che è molto meno fastidioso di una comune ceretta. Parlando di protocolli di trattamento possibile, consentono di lavorare anche a 1ms con l’Alessandrite con ampi spot e alte fluenze, utili per togliere i peli molto fini ed il vello. Molto semplice anche operare sui pazienti che presentano fototipi scuri: basta infatti premere un tasto sul monitor touch per passare subito al Nd:YAg ed eseguo il trattamento senza problemi. La pulizia del manipolo, cruciale durante la procedura di epilazione, viene agevolata dalle finestre ad aggancio magnetico che possono essere pulite facilmente. Inoltre, trovo efficaci anche l’uso del laser nei ringiovanimenti non ablativi, nel fotoringiovanimento e nell’asportazione delle lentigo solari epidermiche. Insomma, sono passati due anni ma non posso che ringraziare l’intuizione che mi fece decidere per questo tipo di strumento, così importante ora e con prospettive future di ulteriore notevole incremento.