La rivoluzione del soft-lifting del sopracciglio

La discesa del sopracciglio si può correggere con operazioni mini-invasive di riposizionamento con fili di sospensione

  del dott. Adriano Santorelli Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Napoli

Paolo Coelho non ha dubbi scrivendo che fra tutti i mezzi di comunicazione del mondo, niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano. Lo sguardo gioca infatti un ruolo fondamentale, per l’immagine che si dà di sé e, nel dettaglio, perché contribuisce a donare un aspetto più o meno giovanile. Le sopracciglia incorniciano gli occhi e una distanza ottimale tra loro ha come risultato uno sguardo più aperto, che viene comunemente percepito come più attraente. Purtroppo, l’avanzare dell’età coinvolge tutti i tessuti e induce nella maggior parte dei casi la ptosi della palpebra con caduta e abbassamento del sopracciglio. Si tratta di un evento inevitabile e multifattoriale che può avvenire per riassorbimento dell’osso orbitale che conduce al cedimento tissutale o, in altri casi, per ipertrofia dei muscoli orbicolari il cui attacco sulla coda del sopracciglio spinge verso il basso. Come evidente, a seconda della loro posizione sul viso, le sopracciglia modellano lo sguardo in diversi modi e gli interventi di riposizionamento mirati al ripristino anatomico delle posizioni native del sopracciglio hanno come impatto il miglioramento dell’estetica dell’intero volto. Il trattamento con filler, tra tutti quelli possibili, è il più appropriato per reintegrare l’osso riassorbito e nel dettaglio per risultati ottimali vanno preferiti i filler ad alto G’. Tuttavia se il paziente mostra caduta palpebrale, i fili sono il trattamento di elezione. È stato infatti largamente dimostrato che la tecnica di lifting del sopracciglio, in caso di ptosi da lieve a moderata o in assenza di ptosi, con fili riassorbibili di sospensione porta a eccellenti risultati estetici con costi contenuti per i pazienti. Entrando nel dettaglio dell’intervento, solitamente ai pazienti suggerisco di prepararsi, sottoponendosi a un trattamento con tossina botulinica due settimane prima, allo scopo di rilassare la muscolatura frontale per migliorare l’effetto lifting dei fili. La procedura inizia con un’anestesia locale, quindi inserisco dei particolari fili (Definisse™ Double Needle Threads – Relife, Menarini Group), che ritengo particolarmente adatti allo scopo in quanto composti da poli (L-lattide-coƐ-caprolattone) e dotati di spine bidirezionali. Si tratta di fili lunghi 12 cm, 6 cm per parte, con una porzione priva di spine al centro. Il piano di inserzione dev’essere sopraperiosteo, al fine di incontrare un piano vascolare e ridurre così le complicanze. Terminato l’inserimento, rimuovo gli aghi e con un leggero massaggio facciale apro le spine, consentendo il loro ancoraggio ai tessuti soprastanti e alla coda del sopracciglio, che successivamente posiziono nella zona desiderata. Tenendo fermo il filo, controllo quindi la simmetria tra le sopracciglia, in modo che non vi siano differenze; rimuovo infine il filo in eccesso. A questo punto applico due cerottini sterili in senso antigravitazionale e copro il paziente per sei giorni con terapia antibiotica. La soddisfazione dei miei pazienti dopo il trattamento è molto alta sia a sei che a dodici mesi dal il trattamento. Una ulteriore conferma di quanto detto viene da uno studio su 38 pazienti recentemente pubblicato da me e altri colleghi esperti di questa procedura minimamente invasiva con i fili Definisse™ (Eyebrow lifting with barbed threads: A simple, safe, and effective ambulatory procedure, DOI: 10.1111/ jocd.15006) durante il quale non è stata osservata alcuna complicanza e i pazienti si sono dichiarati soddisfatti del loro sguardo più giovanile e attraente.