La preparazione della pelle al caldo sole dell’estate

Gloriana Assalti, Farmacista e Cosmetologa

Che si decida di restare in città, di andare in montagna o al mare, la parola d’ordine è idratare con cosmetici adatti o filler a base di acido ialuronico

L’estate è vicina ed è importante non farsi cogliere impreparati dal caldo sole che scotta. La prevenzione è d’obbligo. Le persone sanno che è importante proteggersi ma non vogliono rinunciare al piacere di un viso abbronzato, ed è per questo motivo che dobbiamo preparare i consumatori a prevenire in maniera attenta i danni che i raggi solari possono provocare alla loro pelle. Molto conosciuti gli effetti del sole sulla pelle, in particolare l’invecchiamento cutaneo e tre quarti dei tumori dermatologici. Per chi soffre di eritemi solari, sarebbe opportuno assumere almeno tre mesi prima dell’arrivo del sole caldo (e non aspettare di arrivare in spiaggia) degli integratori a base di antiossidanti (vit. E e C, l’acido ferulico, omega 3, omega) in grado di neutralizzare i radicali liberi responsabili dello stress ossidativo, principale causa del danno cellulare. Un’avvertenza: per i fumatori, gli integratori non dovrebbero contenere betacarotene perché diversi studi hanno evidenziato un aumento del rischio di cancro ai polmoni e un tasso più alto di mortalità per malattie cardiache e ictus, specie tra coloro con abuso di alcol alle spalle. Un altro pericolo nascosto e subdolo è il profumo. Se applicato prima dell’esposizione al sole, stimola un eccesso di melanina e pigmentazione e incrementa la sensibilità della pelle ai raggi UV, favorendo la comparsa di macchie solari sulle zone su cui è stato spruzzato il profumo. I capelli e gli occhi vanno protetti ancora di più dal danno solare durante la stagione estiva. I raggi solari più pericolosi per l’occhio umano sono gli ultravioletti, che rappresentano circa il 95% della radiazione solare che assorbiamo e gli UVA sono in grado di penetrare in profondità, fino al cristallino e alla retina. Bere molta acqua non può che farci bene ma altrettanto importante è il necessario “cambio di stagione” che, così come per i vestiti, riguarda anche le creme e i cosmetici. Se durante l’inverno per contrastare il freddo si ha bisogno di creme più ricche non solo nella texture ma anche dei lipidi necessari a mantenere integra la barriera cutanea, messa a dura prova dal vento e dagli sbalzi di temperatura, durante l’estate le creme devono avere una funzione spiccatamente idratante e, in vista dell’estate devono contenere principalmente sostanze antiossidanti e anti radicali liberi (vitamine A, C ed E, polifenoli e antiossidanti vegetali come il resveratrolo, l’acido caffeico, enzimi come il coenzima Q10). In preparazione per la stagione calda un ottimo ruolo può essere svolto dalle maschere che vanno ripetute più volte durante la settimana. Importante è anche il ricorso a sostanze in grado di inibire la produzione di melanina (acido azelaico, glycyrrhiza, arbutina, niacinamide, l’acido cogico) o in formulazione siero, o come attivi nelle creme da giorno o nei solari stessi. Un altro aspetto da tener conto in un programma di prevenzione è se si decide di rimanere in città, andare in montagna o al mare. In città, d’estate il caldo aumenta lo smog, nemico invisibile della nostra pelle: microparticelle come ozono, zolfo, piombo e ossido di azoto limitano l’ossigenazione della pelle favorendo l’invecchiamento cutaneo. Consigliabili, quindi, tutti quei cosmetici e i trattamenti estetici che vanno a determinare un’azione detox. Cosa fare inoltre? Iniziare con dei soft peeling per liberare la cute dalle “cellule morte” accumulate durante l’inverno e poi reidratare con un hydrobooster biorivitalizzante a base di acido ialuronico non reticolato, con una tecnica mesoterapia e quindi non invasiva, che stimola la produzione di collagene e previene i danni del fotoinvecchiamento. Questa tecnica può essere utilizzata anche in estate perché non ha controindicazioni legate al sole. Se invece si va in montagna, va ricordato che l’atmosfera è meno densa e dunque protegge meno dalla luce solare, i raggi UV si intensificano con l’alzarsi della quota e il rischio di scottature è molto alto, mentre generalmente si è portati a pensare che il danno solare possa avvenire soltanto in spiaggia. La minaccia è soprattutto per la pelle e per gli occhi, che senza opportuni accorgimenti, possono soffrire dell’eccessiva esposizione solare e riportare gravi danni che spesso vengono trascurati da chi ama praticare svariate attività come trekking o escursioni. Al mare si deve ripetere più volte l’applicazione del solare, la salsedine agisce sulla pelle accentuando la secchezza e la disidratazione e quindi la pelle va preparata con applicazioni mesoterapiche di acido ialuronico e maschere idratanti. In sintesi, ovunque ci si trovi, d’estate la parola base è reidratare con principi attivi mirati a seconda dell’età, utili a evitare l’accelerazione dei processi di invecchiamento, e che possano prevenire, proteggere, riparare la matrice dermo-epidermica, responsabile della perdita di elasticità e quindi, della formazione delle rughe. Le pelli più giovani, fino ai 30anni, devono evitare la neoformazione di rughe, perciò le loro creme devono contenere, oltre gli antiossidanti, anche nutrienti come amminoacidi, zinco, rame, magnesio e manganese. Intorno ai quarantenni si inizia a riempire le rughe già presenti sul volto con sostanze ridensificanti quali: le vitamine C, E, B5, acido ialuronico, olio di enotera o di oliva, di argan, e grassi vegetali come il burro di karité. Dai 50anni in su il consiglio è di usare un cosmetico leggero ma ricco in acido ialuronico a basso e medio peso molecolare per rassodare, vit A e peptidi biostimolanti per levigare e tonificare. Molto importante, poi, è ridare un significato cosmetologico alle formule “creme da giorno” e “da notte”. Le prime sono formulate in maniera tale da idratare la cute e proteggerla dalle aggressioni degli agenti esterni, come vento, smog, freddo e radiazioni UV. Molte contengono al loro interno dei filtri solari per rallentare il processo d’invecchiamento e la comparsa prematura delle rughe. Le creme notte, invece, al di là della consistenza più o meno corposa, sono formulate con ingredienti in grado di rigenerare, nutrire e tonificare la pelle in misura maggiore rispetto alle creme giorno. Questo perché durante la notte il microcircolo sanguigno viene riattivato e si assiste al miglioramento degli scambi cellulari che permettono un miglior assorbimento delle sostanze attive presenti nella crema antirughe. Si è soliti dire che “prevenire è meglio che curare” e questo è ancor più valido con la cute, che avendo una buona memoria, purtroppo è vendicativa!