di Laura Faravelli
La Mia Pelle è una impresa sociale che finanzia attività a scopo benefico e sociale tra cui la produzione di formulazioni cosmetiche di qualità.
Il Terzo settore è una realtà sociale, economica e culturale in continua evoluzione. Esso si posiziona tra lo Stato e il mercato, con soggetti di natura privata che producono beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.). Stiamo parlando delle Imprese sociali, regolate in Italia dal Dlgs 155/06, che non rappresentano un soggetto giuridico a sé stante ma solo una nuova qualificazione attribuibile se si opera in settori considerati a utilità sociale (art. 2), e nonostante l’orientamento al mercato, non si distribuiscono utili ai soci, dal momento che l’arricchimento che si persegue è l’incremento del ben-essere delle collettività in cui si opera. In altre parole, la loro è una normale attività imprenditoriale che si avvale delle prestazioni di lavoratori, di cui, dice la legge, almeno il 50% deve essere a titolo oneroso (cioè non prestato da volontari). Anche il mondo della Dermocosmesi, così affollato e complesso, ha oggi una sua presenza ben riconoscibile e il cui nome è tutto un programma “La Mia Pelle”. Un’idea inconsueta, specie in tempi di crisi come gli attuali. Quella di un’impresa sociale che non divide gli utili tra i proprietari, ma li reinveste per far crescere l’azienda e creare opportunità per altri lavoratori. Inconsueta ma possibile. A realizzarla, alla fine del 2010, due chimici di Roma: Carlo Signorini e Francesco Sagone. Compagni di università, dopo essersi persi di vista per una decina d’anni, si sono ritrovati e hanno deciso di inseguire un sogno comune. «Visti i nostri studi e la personale, buona gavetta nel farmaceutico, abbiamo pensato di sviluppare e farci produrre cosmetici di nostra formulazione», spiega Carlo Signorini. “A tale scopo, abbiamo investito i nostri soldi, senza chiedere alcun finanziamento pubblico, né di privati. L’idea iniziale è semplice: qualità alta, sicurezza (tutti i prodotti sono dermatologicamente testati) e prezzi più bassi della media, perché, essendo un’impresa sociale, possiamo accontentarci di margini più bassi. Tutti i profitti vengono reinvestiti in azienda, per migliorare la soddisfazione dei clienti e creare nuove opportunità di lavoro per chi non ne ha”. Il 31 maggio dell’anno passato, LaMiaPelle Impresa Sociale è stata classificata come seconda in Italia, tra le oltre 65 start up nel business sociale, che avevano partecipato al concorso Il lavoro più bello del mondo, organizzato da Make a Change e GDF Suez. A tutt’oggi, delle 3 finaliste è l’unica Impresa presente sul mercato, mentre le altre sono ancora nello stato di idea. I loro mezzi promozionali sono stati stampati presso Villa Maraini di Roma, una Cooperativa di ex tossicodipendenti. L’obiettivo sociale è contribuire a sostenere un mercato che privilegia fornitori sociali, dove possibile. Da dicembre 2013 e per tutto il 2014, in partnership con Miss Mondo Italia, sosterrà due importanti iniziative, donando 2 Euro per ogni acquisto effettuato attraverso internet della linea completa dei prodotti a prezzi scontati e con spedizione gratuita. Altre attività sociali sostenute dalla Impresa La mia pelle, sono il progetto Buon Samaritano, della Cooperativa Santi Pietro e Paolo, per la distribuzione di pasti agli enti di beneficenza che assistono i poveri e i non abbienti nel territorio di Roma, e il progetto di ricerca HomeLab, realizzato dall’Associazione Virtus Italia Onlus, dal CNR e dall’Università di Tor Vergata, per la diagnosi precoce e il trattamento dello spettro autistico, rivolto ai bambini dai 18 ai 48/60 mesi. Iniziative esemplari e di sicuro valore etico: tanti auguri!