La bava di lumaca è oggi un ingrediente importante dell’industria cosmetica che sfrutta le proprietà delle sostanze che la compongono
Narra un’antica leggenda indiana che in un tempo remoto, ai margini di un ruscello, vivesse una lumaca. Tutta la sua vita era molto semplice e incentrata sul mangiare e sul godere della freschezza delle acque che gli scorrevano a fianco, fin quando, un giorno, in seguito a una grande tempesta, le acque esondarono e la lumaca venne trasportata via dalla corrente. Quando le acque si ritirarono e il ruscello tornò a essere tale, la lumaca si ritrovò bloccata nel fango alla mercè di un sole cocente. Ormai, sentendosi spacciata, chiuse gli occhi in attesa della morte quando improvvisamente avvertì una forza straripante dentro di sé. A quel punto muovendosi riuscì a liberarsi del suo guscio e di lì a poco vide con stupore crescere gambe e braccia. Era nato l’uomo. Questa piccola favola è solo una delle tante che gli indiani del Nord America hanno dedicato alla lumaca, che per la sua lentezza e il suo contatto con la terra era associata a pratiche come l’ascetismo e la meditazione, che esaltano proprio la calma. La storia ci dice che anche in Occidente nell’antichità le lumache hanno goduto di grande considerazione. Ippocrate nel V secolo avanti Cristo le usava, soprattutto le loro esecrezioni ma anche i gusci, per curare diverse patologie dello stomaco e per sanare le ferite, mentre Plinio il giovane consigliava l’uso di una crema a base di bava di lumaca contro il mal di schiena. Perché questo mollusco, in seguito, in Europa sia stato associato metaforicamente e iconograficamente alla debolezza, alla viltà e al parassatismo, non è chiaro. Probabilmente per la loro consistenza molle e umida, o per la tendenza a nascondersi e chiudersi nel proprio guscio di fronte a uno stimolo o pericolo esterno. Fortunatamente, però, le proprietà già note ai medici dell’antichità, e i loro possibili utilizzi, per quanto accantonati per molti secoli, sono stati recentemente riscoperti e, con l’aiuto di una ricerca farmaceutica sempre più attenta a rimedi e ingredienti di origine naturale, sono stati rivalutati e ritornati al centro di formulazioni di successo. Oggi la bava di lumaca trova un ampio utilizzo nella cosmetologia moderna e i ricercatori hanno chiarito che le esecrezioni di questi molluschi sono ricchi di mucopolisaccaridi: principi attivi che offrono una vasta gamma di benefici per la pelle, rendendola più giovane, luminosa e idratata. Come è noto, si tratta di molecole complesse che svolgono un ruolo importante nella struttura e nella funzione dei tessuti connettivi e sono costituite da catene di zuccheri fondamentali per il benessere cutaneo, delle articolazioni, dei tendini e dei vasi sanguigni. La loro forza deriva quindi dalla capacità di penetrare negli strati più profondi della pelle e di stimolare la produzione di collagene ed elastina.Questo processo favorisce il rinnovamento delle cellule cutanee, migliorando la texture e l’elasticità della pelle. Ma in che modo ciò avviene? Innanzitutto, i mucopolisaccaridi sono in grado di superare la barriera cutanea grazie alla loro struttura molecolare leggera e idrosolubile. Una volta penetrati, interagiscono con i fibroblasti, responsabili della produzione di collagene, stimolandoli a produrne maggiori quantità. Questo meccanismo promuove quindi la sintesi di nuovo collagene, riducendo la comparsa di rughe e migliorando l’aspetto generale della pelle. In secondo luogo, i mucopolisaccaridi presenti nella bava di lumaca hanno un’azione idratante sulla pelle, trattenendo l’acqua con una sorta di effetto barriera che perdura nel tempo e in tal modo favorendo, ancora, la produzione di collagene. Infine i mucopolisaccaridi hanno dimostrato di possedere anche proprietà lenitive e rigeneranti: aiutano infatti a ridurre eventuali infiammazioni, a trattare le cicatrici e a migliorare l’aspetto di macchie scure e segni dell’acne. Senza contare che – come scriveva l’esperto Ippocrate – hanno la capacità di accelerare il processo di guarigione della pelle, stimolando la produzione di nuove cellule e riducendo l’infiammazione oltre ad avere proprietà antimicrobiche, che aiutano a prevenire l’infezione delle ferite. A livello del cuoio capelluto, poi, è stato evidenziato come i mucopolisaccaridi abbiano effetto di stimolante naturale della crescita dei capelli, migliorando la circolazione a livello dello scalpo e fornendo nutrienti essenziali alle radici dei capelli. Ciò contribuisce a ridurne la caduta, a migliorarne lucentezza e morbidezza perfino in quelli danneggiati. Che dire, forse l’uomo non nascerà dal guscio di una lumaca ma una cosa è certa, grazie ad essa può migliorare di molto la propria salute.