La consapevolezza di quello che possiamo dare al nostro corpo per farlo sentire al suo meglio è alla base del prendersi cura di sé. Essere belli dentro per essere belli fuori è più attuale che mai, ma la vera domanda è come rallentare i segni dell’aging sia a livello cutaneo, che di tutto l’organismo, dove il danno ossidativo delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) e dei prodotti della glicazione delle proteine (AGE), esplica i suoi effetti deleteri. Il nostro corpo è in costante attività per mantenere l’omeostasi tra la produzione di energia all’interno dei mitocondri, sottoforma di molecole di ATP, e la produzione di radicali liberi e di meccanismi antiossidanti endogeni per contrastarne l’eccesso. Uno stile di vita sano è imprescindibile per invecchiare al meglio, dalla dieta, all’assunzione di adeguate quantità di acqua e moderato esercizio fisico. Questo comunque potrebbe non essere sufficiente dato che, come sappiamo, i danni dell’esposizione solare, del fumo attivo e passivo, dell’inquinamento, dello stress, delle malattie alterano i meccanismi regolatori e le molecole antiossidanti endogene che come il coenzima Q10 e il glutatione, si riducono con l’avanzare dell’età. In questi casi il nostro organismo ha bisogno di una integzione di molecole esogene antiossidanti. Nella hit parade scientifica degli elementi nutrizionali utili a rafforzare l’attività mitocondriale in funzione antiaging, vediamo quali occupano i primi posti: il Tripeptide Glutatione, una delle sostanze a più alto potere antiossidante esistenti che grazie alla sua reattività agisce a livello mitocondriale trasformando il perossido di idrogeno in acqua, esitando in idrogeno disolfuro. Viene somministrato per via endovenosa per il trattamento di sclerosi multipla e morbo di Parkinson sulla base di numerosi studi che evidenziano livelli ridotti di glutatione nella substantia nigra nei pazienti sin dalle prime fasi di malattia; la n-acetilcisteina (NAC), tra le sue azioni antiossidanti ha quella di aumentare i livelli di glutatione, quest’ultimo infatti non è in grado di passare la barriera ematoencefalica, di conseguenza è necessario il suo precursore per la sintesi a livello cerebrale; il Coenzima Q10 che agisce come protettore di membrana neutralizzando i ROS liberi a livello mitocondriale è un cofattore essenziale nella catena di trasporto degli elettroni a livello mitocondriale, dove riceve elettroni del complesso I e II ed in tal modo risulta basale per la produzione di ATP. Il coenzima Q10, in sinergia con la vitamina C, ne migliora la stabilità e ne potenzia l’azione antiossidante e la conseguente sintesi di collagene. Particolare attenzione è necessaria in quei soggetti in terapia anticoagulante in cui si è dimostrato che la somministrazione di coenzima Q10 ha effetti procoagulanti; a bassi dosaggi non ha effetti indesiderati sebbene alcuni pazienti abbiano riscontrato disturbi gastrointestinali. È interessante anche sottolineare come i pazienti in terapia con le statine possano giovare di una integrazione di coenzima Q10 in quanto le statine esplicano la loro azione sulla via del mevalonato, via parzialmente comune a colesterolo e coenzima Q10, andando a ridurre anche quest’ultimo. Il Resveratrolo è una sostanza antiossidante, dalle proprietà antiinfiammatorie e cardioprotettrici, presente in grande quantità nelle radici del Polygonum cuspidatum, pianta originaria dell’Asia e del Nord America. Resveratrolo e NAC hanno una azione anti-ialuronidasi utile al mantenimento dell’Acido Ialuronico. Il Resveratrolo oltre che inibire le Collagenasi (MMPs), è in grado di inibire anche la Ialuronidasi e questa azione diventa più efficace se in sinergia con un metabolita della cisteina (NAC). Questa azione congiunta protegge le fibre di sostegno dermiche e l’acido Ialuronico nativo ed esogeno, rallentandone significativamente i tempi di degradazione. Come è noto, l’acido ialuronico e il collagene sono due componenti fondamentali del nostro organismo, il primo lega molecole di acqua ed è responsabile dell’idratazione e una sua riduzione ha effetti sia sulla pelle con formazione accentuata di rughe sia sulle articolazioni, pensiamo all’artrosi. Il secondo è la principale proteina del tessuto connettivo. Il mantenimento dell’integrità di queste molecole, è legato anche al livello di Vit. C e N-acetiglucosamina (NAG) un precursore dell’acido ialuronico che concorre alla sua sintesi. La Vit. C ha un’azione antiossidante con doppia valenza antiaging sia stimolando la produzione di collegene (glicazione del protocollagene) sia neutralizzando i ROS che si formano dopo l’esposizione al Sole. Non ci sono chiare evidenze sull’assorbimento sia topico che sistemico dell’acido Jaluronico, al contrario della NAG che promuove la sintesi di tale sostanza in quanto suo precursore naturale. L’Acido folico è un nutriente essenziale che l’organismo non riesce a sintetizzare, è quindi fondamentale assumerlo con la dieta. Oltre che durante la gravidanza, per prevenire i difetti del tubo neurale nel nascituro, la sua integrazione trova applicazioni per contrastare stati di ansia e depressione, quadri di anemia megaloblastica, inoltre questa sostanza abbassa i livelli di omocisteina nel sangue, motivo per cui è studiata per verificare se possa avere un ruolo protettivo cardiovascolare.
A cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri, Chirurgo Plastico, Messina