della Dott.ssa Roberta D’Emilio Medico Estetico, Roma
Un medico estetico ci parla di quali sono i fattori determinanti che incidono sulla durata nel tempo di un trattamento con tossina botulinica
Ogni volta che proponiamo un trattamento estetico la domanda più frequente è: quanto durano i suoi effetti? Credo sia più che lecito chiederlo, così come anche informarsi circa la sicurezza ed efficacia. Per rispondere al quesito, dobbiamo concentrarci sui diversi fattori che condizionano la durata. Per farlo, prendiamo a esempio uno dei trattamenti più richiesti in un ambulatorio di medicina estetica: la tossina botulinica. Quattro sono quelli clinicamente più importanti: a) la tipologia della tossina, b) quella dei muscoli trattati1, c) il dosaggio, d) la ripetitività del trattamento ad adeguata distanza di tempo. La qualità del farmaco è la caratteristica di primaria importanza per valutarne efficacia e sicurezza. Ovviamente, ci riferiamo a farmaci che devono essere approvati dall’ente regolatorio italiano, in questo caso, per l’utilizzo specifico e rispondere ai necessari requisiti di sicurezza. In questo caso stiamo parlando di Onabotulinumtoxin A, una formulazione che è sul mercato da più di 30 anni. Inoltre, è stata fra le prime molecole a essere approvata in vari campi della medicina: dall’oftalmologia, con il blefarospasmo e lo strabismo, alla neurologia con l’emicrania muscolo tensiva o le distonie dolorose del collo, alla dermatologia con l’iperidrosi, per poi essere approvata per i suoi benefici effetti in medicina estetica. Ma la cosa davvero importante è che con il passare degli anni, la stessa molecola sta conoscendo nuovi sviluppi quanto a dosi e a indicazioni, con diversi studi in corso, come, ad esempio, l’utilizzo delle 64 Unità in medicina estetica e le nuove frontiere come per l’attività antidepressiva e antiinfiammatoria2. Del resto, non va dimenticato, che sono molti i farmaci che nel tempo hanno dimostrato altre proprietà rispetto a quelle originarie. Premessa, quindi, la qualità del farmaco, a proposito della durata dei suoi effetti è molto semplice individuare la ripresa di attività muscolare dopo il trattamento con la tossina quando si tratta di muscoli funzionali, con sintomi specifici legati alla loro contrazione (es. distonie dolorose del collo, cefalea muscolo tensiva). Meno semplice, invece, è la valutazione di durata del rilassamento muscolare sui muscoli mimici. Infatti, i risultati non sono solo legati al loro “blocco” effettivo ma anche alla miomodulazione che si apprezza nel tempo e che va oltre la durata del “blocco” muscolare. L’attività dei muscoli mimici è strettamente legata alle emozioni che esprimiamo quotidianamente e il trattamento con tossina botulinica nel tempo esercita un effetto positivo anche sull’intensità delle espressioni che si traduce in un progressivo miglioramento delle rughe dinamiche. Appare chiaro, quindi, che al di là del meccanismo temporale certificato di durata degli effetti dell’onabotulinumtoxinA (in media 3-4 mesi fino a 6) sul rilassamento dei muscoli mimici influisce anche la componente emotiva del paziente che riceve il trattamento. Può accadere che talvolta i pazienti lamentino effetti scarsi o durate troppo brevi non tenendo in considerazione una visione degli effetti relativa a un prima e a un dopo. Questo per dire che un’adeguata valutazione di efficacia e durata del trattamento non può prescindere dal dato oggettivo delle immagini in statica e dinamica in varie proiezioni eseguite prima e nelle settimane e poi nei mesi successivi al trattamento. Passiamo ora al dosaggio. Le statistiche confermano che se il trattamento è stato eseguito con adeguati dosaggi del farmaco, con precisione iniettiva, seguendo le peculiarità espressive di ogni paziente e soprattutto, se sono stati ben chiariti in sede di visita i limiti e le potenzialità del farmaco, la durata e gli effetti risultano conformi a quanto atteso sia dai medici che dai pazienti. La dose è infatti un elemento estremamente importante perché, nonostante onabotulinumtoxinA sia un farmaco con una storia pluridecennale, il suo dosaggio è in continua rimodulazione. Numerosi studi sottolineano quanto sia determinante per la durata farmacologica del trattamento la scelta della dose più adeguata3. Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, destinato ai medici, descrive un ventaglio molto ampio di dosaggi applicabili (per esempio 64 unità nel terzo superiore), e permette di lavorare con sicurezza e migliore efficacia nelle diverse tipologie di pazienti: in poche parole, seguendo le raccomandazioni, è possibile personalizzare ogni trattamento4. Infine prendiamo in esame la quarta e ultima caratteristica necessaria a stabilire la durata degli effetti: la ripetitività regolare del trattamento3-6. Come dimostrato da più studi clinici, i trattamenti sequenziali nel tempo generano effetti positivi a lungo termine (ben oltre la durata farmacologica) come, per esempio, la scomparsa delle rughe glabellari, un risultato che permane anche quando i muscoli riprendono a contrarsi5-7.
La ripetitività, quindi, è parte integrante del concetto di durata dei risultati e andrebbe sempre chiarito alla paziente che il trattamento con onabotulinumtoxinA dovrebbe diventare parte integrante di una strategia terapeutica di lungo termine in modo da sfruttare al meglio le sue potenzialità. Ultimo ma non ultimo concetto da sottolineare: ogni farmaco, compreso il botulino, esplica la propria azione su un essere umano che è unico e mutevole nel tempo, con caratteristiche biologiche individuali che dipendono da moltissimi fattori. Per questo le valutazioni di efficacia e durata saranno sempre elaborate con un approccio statistico che non può essere assoluto. è quindi possibile che, nel tempo, si debbano apportare delle modifiche ai trattamenti stessi: per esempio in alcune aree potrebbe essere richiesto un aumento della dose o una sua riduzione o una modifica dei punti iniettivi. è ovvio che queste considerazioni devono essere sempre condivise con i pazienti per indirizzare correttamente le loro aspettative8-10.