La dermopigmentazione delle labbra e il Covid

Continua il nostro speciale su quelle che sono state le maggiori tendenze estetiche emerse dopo la fine del primo lockdown nazionale di marzo 2020 e l’attuale periodo di chiusure intermittenti. Questa volta abbiamo dato spazio alla voce di una farmacista e cosmetologa di Roma specializzata in dermopigmentazione delle labbra, che ci racconta di come, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, la cura della bocca e i trattamenti finalizzati ad aumentarne risalto e bellezza siano aumentati. Una semplice reazione a mesi di mascherina? Una conseguenza del maggior tempo passato davanti alla web cam durante il telelavoro? Ce lo spiega Giovanna Assalti.
“Marzo 2020: coronavirus… lockdown; 4 maggio 2020: si riaprono gli studi. Per correttezza mando una accurata e-mail a tutte le mie pazienti per informarle sia della riapertura del mio studio ma soprattutto di come abbia provveduto per lavorare in sicurezza. Le invito anche ad eseguire alcune norme comportamentali (non venire in anticipo, non venire accompagnate, mascherina ecc…) Ma i pazienti continuano a telefonarmi per sapere se veramente possono riprendere ad effettuare i loro trattamenti in sicurezza o se è meglio aspettare. Le tranquillizzo. Intanto mi accorgo che per quel lunedì 4 maggio ho lo studio pieno (un paziente ogni due ore per poter sanificare l’ambiente dopo ogni trattamento) e, soprattutto, mi accorgo che sono tutti tatuaggi della bocca! Ho sempre seguito protocolli molto rigidi quindi non mi sono preoccupata della sicurezza o del contagio, ma della richiesta di per sé. La dermopigmentazione è una tecnica che gode di incredibile successo e che pratico da moltissimi anni ma, mio malgrado, devo dire che le bocche tatuate da maggio a oggi superano di gran lunga il mio lavoro effettuato in questi ultimi anni. La domanda mi assilla: perché la bocca se dobbiamo usare sempre le mascherine? Capirei molto di più tatuare le sopracciglia o fare l’eyeliner ma no, invece scelgono la bocca. A lanciare la moda sono state, come sempre, le dive: Lindsay Lohan, Madonna, Megan Fox, Angelina Jolie che hanno ceduto al «tatuaggio» soft che lascia le labbra volumizzate e impeccabili da mattina a sera: la soluzione ideale per avere una bocca perfetta con poca fatica. Ma perché? Una risposta semplice e banale potrebbe essere: per sentirsi più belle! Ho parlato molto con le mie pazienti, ho chiesto, ho ascoltato e ho capito che dietro questo make-up, duraturo ma non permanente, si celano aspetti della nostra personalità e del nostro carattere che vengono fuori dall’immagine che il trucco ci dona, e io sono un mezzo per arrivare allo scopo. Il trucco può essere considerato come una maschera che utilizziamo per nascondere, o evidenziare, dei tratti del nostro viso e del nostro carattere. Il make-up della bocca può farci quindi apparire più sensuali, aggressive, più dolci o semplicemente più seducenti.

Attraverso il trucco ogni donna esalta la propria immagine e la propria identità esprimendo non solo ciò che è, ma anche ciò che vorrebbe essere: una donna sexy? Dolce? Combattiva? Seducente? In ogni caso truccare le labbra indica la voglia di mostrare la propria femminilità ma anche di affermare, senza titubanze, la propria libertà di piacere: il “gioco” delle attrazioni. Ricerche in merito hanno scoperto che nei primi dieci secondi in cui un uomo incontra una donna per la prima volta, il suo sguardo si sofferma subito sulla bocca di lei e hanno correlato l’uso del rossetto a precisi segnali: durante un atto sessuale le labbra si irrorano diventando più rosse. Da qui un segnale subliminale inviato, ma anche percepito, nell’uso del rossetto. Altri etologi, studiosi del comportamento umano che integrano fattori biologici e fisiologici con altri psicologici, ritengono che il trucco delle labbra abbia, sulla psiche dell’uomo, effetti diversi a seconda dei contesti culturali e sociali in cui è inserito. Ma, in ogni caso, il messaggio che viene inviato attraverso il trucco viene recepito dal cervello maschile (ma anche femminile) in base all’apprendimento dei codici di comunicazione, che hanno una base relazionale e psicologica, più che biologica e genetica”. Ed allora ho capito il messaggio: non sarà certo una banale mascherina a umiliare la mia femminilità… e io sono con voi.