A settembre la 14esima edizione di Dermart, l’incontro che offre al dermatologo un nuovo modo di memorizzare le lesioni cutanee
La cute è la tela sulla quale l’organismo esprime i suoi squilibri, la mente manifesta i suoi disagi, l’ambiente tende ad amplificare i danni e dove noi proprietari facciamo il resto, toccando, grattando e applicando i rimedi più fantasiosi. Questo il presupposto alla base di Dermart, il congresso che analizza la pelle tra scienza e arte, che da 14 edizioni anima il dibattito medico e culturale della Capitale. Un incontro nel quale le opere d’arte, osservate attraverso l’esperienza dei clinici, aiutano a comprendere le tante sfumature delle patologie cutanee. Il gioco del confronto e le tante analogie visive con l’arte aiutano infatti a capire ciò che si vede e quello che il cervello elabora e percepisce. Un approccio tradizionale sempre più seguito nel mondo medico anglosassone, perché imparare a osservare è essenziale per fare diagnosi. In programma dal 22 al 23 settembre, l’appuntamento di quest’anno si articolerà in due sedi istituzionali differenti ma dall’indubbio fascino: Palazzo Valentini e la sala della Protomoteca in Campidoglio. Come sempre, diverse le sessioni interattive e a quiz e tanto tempo per la discussione, con lo scopo di approfondire quella parte clinica della specialità che interessa i dermatologi, ma anche i pediatri e i medici di famiglia, impegnati da delicati interrogativi cutanei. Tanti i medici specialisti e gli esperti di scienze umanistiche, ma non solo, che si alterneranno nel ruolo di relatori. Nel passato hanno partecipato personalità delle Neuroscienze (Semir Zeki), del restauro (Gianluigi Colalucci), della pittura (Ruggero Savinio, Angelandreina Rorro, Pierluigi Pirandello), del teatro (Enzo Garinei, Mimmo Strati, Claudia Campagnola), della musica (Marco Morandi). Grande protagonista, come nelle passate edizioni, la città di Roma, con l’intervento del Prof. Vittorio de Bonis su “Arte e storia in Campidoglio” e con la sessione dedicata alla “Diagnosi sulle opere d’arte dei Musei Capitolini”. Concludendo con le parole di Massimo Papi, ideatore e Presidente del Congresso: “Dermart è un incontro ricco di storie cliniche dermatologiche presentate in modo pratico e aiutate dal confronto piacevole e fruttuoso con l’arte visuale. è aperto anche ai pediatri, ai medici di famiglia e a tutti coloro che sono appassionati di osservazione e credono che il lavoro del medico sia ancora miniera di aspetti umanistici”. Appuntamento quindi a settembre in Campidoglio per un’esperienza originale nella consapevolezza che se la pelle è lo specchio dell’anima, è anche la maschera a colori dei nostri sentimenti e delle alterazioni biologiche che la fanno ammalare, nelle opere d’arte sono già impressi i colori dell’animo umano.