Intervista del Dr. Raffaelel Soccio al dr. Dario D’Amato, primario del
reparto di rianimazione dell’Ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia.
Dr. D’Amato non si è soliti sentire di una così stretta collaborazione tra un reparto di dermatologia e uno di rianimazione. In che modo essa si concretizza?
“Prima di tutto mi faccia dire che ritengo che la collaborazione tra medici sia importante e non bisognerebbe mai precluderla ai colleghi anche perché da essa possono nascere ottimi risultati. Quella tra i nostri reparti, è sicuramente una rarità nel panorama ospedaliero italiano, e sono dell’opinione che costituisca anche una eccellenza, visto che la finalità ultima è quella di offrire un miglior servizio al paziente. Nello specifico, il personale da me diretto esegue la somministrazione dei farmaci biologici e monitorizza costantemente il paziente in una stanza attigua al reparto dall’inoculazione del farmaco sino al momento in cui può lasciare l’ospedale. Un tipo di prestazione che è iniziata praticamente da quando sono state introdotte simili terapie. Ricordo che quando il Dr. Musumeci me ne parlò, anni fa, mi dimostrai da subito entusiasta di tale possibilità perché sono sempre stato aperto alle novità e devo dire che anche il personale infermieristico del mio reparto ha reagito allo stesso modo. Pensi che il reparto che gestisco ha 22 infermieri turnisti, e ognuno di questi è ormai un esperto nella somministrazione di tali farmaci tramite pompa-siringa, grazie anche alla partecipazione a corsi, e alla preparazione che io e i miei colleghi forniamo costantemente. Il paziente così può starsene seduto in una stanzetta a leggere tranquillamente il giornale mentre noi ci prendiamo cura di lui. Il tempo di attesa dalla prescrizione del farmaco alla sua somministrazione è al massimo di 10 minuti”.