La blefaroplastica 2.0 nel 2017

Interventi anti-età, ma con effetti “gentili”, che si focalizzeranno prevalentemente sul volto, una delle parti del corpo in cui gli effetti dell’invecchiamento si vedono di più e si sente quindi una maggiore necessità di mitigarli.
La chirurgia estetica è un settore in continua evoluzione e sul quale vengono fatte continue ricerche. Per questo i metodi, le tecniche e le tecnologie utilizzate oggi sono sempre più specifiche, delicate, non invasive e permettono di tornare subito, o comunque presto, alla normale routine di tutti i giorni.
Nel corso del tempo poi l’affinarsi delle tecniche della chirurgia estetica e una maggiore attenzione e rispetto della bellezza più autentica hanno portato pazienti e professionisti a optare per soluzioni estetiche che siano meno eccessive, più naturali e quindi autentiche. L’obiettivo principale è, quindi, quello di migliorare l’aspetto delle persone, non certo quello di trasformarle in persone diverse. Anche la blefaroplastica ha questo obiettivo.

Che cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica o chirurgia estetica delle palpebre, è un intervento chirurgico facciale che serve per correggere la caduta palpebrale, le borse adipose e le rughe della regione orbitaria.
La blefaroplastica può essere eseguita soltanto alle palpebre superiori, oppure solo alle inferiori, o in molti casi a entrambe.
La chirurgia delle palpebre è in Italia un intervento molto diffuso e rappresenta il terzo intervento in ordine di frequenza nelle donne (dopo liposuzione e mastoplastica additiva) e il secondo intervento negli uomini (dopo la rinoplastica). Ma com’è cambiata negli anni questa chirurgia e quali sono le novità per una blefaroplastica moderna?

La blefaroplastica è un intervento chirurgico che è molto cambiato negli ultimi anni, soprattutto per il fatto che i chirurghi plastici moderni tendono a fare blefaroplastiche meno aggressive rispetto al passato, senza che venga assolutamente modificato lo sguardo e la fisionomia del volto della persona operata. Un’altra novità risiede nel fatto che con la blefaroplastica vengono eseguiti anche dei piccoli interventi ancillari per ottimizzare il risultato, come un lipofilling della regione oculare, dei peeling per migliorare contemporaneamente anche la qualità della cute palpebrale o dei trattamenti laser per macchie e rughe.
È un intervento che viene sempre eseguito in day hospital, in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, e può avere una durata che può variare dai 40 minuti al massimo 2 ore. Una delle novità tecniche che viene maggiormente eseguite da me negli ultimi anni è la blefaroplastica inferiore transcongiuntivale, che consente di rimodellare le borse adipose della palpebra inferiore senza eseguire cicatrici esterne.
Durante l’intervento chirurgico è possibile modificare sia l’eccesso di cute, sia rimodellare la componente muscolare orbicolare, sia rimuovere le borse di grasso, sia migliorare la quantità delle rughe orbicolari.

Ogni paziente deve essere valutato con molta attenzione e nessuna blefaroplastica è mai uguale all’altra nel senso che ognuno di noi ha delle esigenze molto soggettive da correggere.
Una volta terminato l’intervento ed applicati dei micro punti di sutura possono verificarsi alcuni piccoli lividi ed ecchimosi, la cui durata varia dai 5 giorni agli 8 giorni post-operatori. Per ridurre al massimo questo gonfiore post operatorio è indispensabile che il paziente resti con la testa sollevata il più possibile e che applichi sulla regione oculare regolarmente per le prime 24-48 ore compresse fredde.
La blefaroplastica è un intervento praticamente indolore e dopo 3-5 giorni verranno rimossi tutti i punti che sono stati applicati.
Dopo circa una settimana il paziente è assolutamente presentabile, anche se la ripresa delle attività lavorative non impegnative fisicamente può cominciare già dal terzo giorno post operatorio. Spesso questo tipo di intervento è associato al lifting del sopracciglio, in quanto la caduta della palpebra superiore è dovuta soprattutto a uno scivolamento dei tessuti frontali verso il basso, oppure a un lifting del volto completo. Se si presentasse un problema di ptosi palpebrale generalmente il chirurgo delle palpebre deve correggere anche questo tipo di difetto.