Intolleranze alimentari e sintomi sulla pelle

Le intolleranze alimentari sono uno dei fastidi legati all’alimentazione più diffusi al giorno d’oggi. Ben il 10% degli italiani dichiara di soffrirne in maniera più o meno intensa, e percentuali molto simili riguardano le popolazioni di altri Paesi. Mentre fino a qualche tempo era più difficile riuscire a capire se determinati sintomi fossero ricollegabili o meno a un’intolleranza, oggi è sufficiente sottoporsi a un veloce test, assolutamente non invasivo, per chiarire eventuali incertezze. Diversi infatti sono i sintomi ricollegabili a questo disturbo, inclusa la manifestazione di sintomi cutanei, mal di testa, insonnia, irregolarità intestinale.

Ma cos’è un’intolleranza alimentare? Niente di più che una reazione contraria all’assunzione di determinati cibi. In generale è la mancanza nell’organismo di un enzima a provocare questo tipo di reazione, che il più delle volte si manifesta in una difficoltà a digerire il cibo non tollerato. Inoltre, chi soffre di disturbi digestivi di altro tipo può più facilmente incorrere in intolleranze alimentari. A differenza delle allergie, questo tipo di reazione è direttamente dipendente dalla quantità di cibo che viene assunto: quantità minime infatti non provocano quasi nessun effetto.

Le intolleranze più comuni sono quella al lattosio, contenuto ovviamente in tutti gli alimenti a base di latte e al glutine, ma non mancano intolleranze a determinati conservanti e coloranti, e anche alle uova. Vista l’elevata diffusione di questo disturbo, per fortuna oggi sono disponibili sul mercato diverse varietà di alimenti senza la presenza delle componenti che provocano l’intolleranza. Grazie alla loro maggior facilità di digestione, questi alimenti vengono spesso graditi anche da chi non soffre di tale disturbo.

Allergie e intolleranze

Spesso può crearsi un po’ di confusione tra l’allergia e l’intolleranza. In realtà si tratta di due disturbi molto diversi tra loro, anche se simili possono essere alcuni sintomi. Le intolleranze, come accennato sopra, riguardano l’apparato digerente e la difficoltà nell’assunzione di determinate componenti alimentari. L’allergia è ben diversa in quanto viene scatenata dal sistema immunitario. Proprio per questo l’allergia è indipendente dalla quantità di cibo che viene assunta: anche una quantità minima può avere degli effetti molto fastidiosi e, in alcuni casi, anche gravi.

La sempre maggiore diffusione di allergie alimentare ha portato il mercato alimentare a prestare più attenzione agli ingredienti che vengono utilizzati: non è raro oggi trovare etichette che specificano l’utilizzo di determinati alimenti o se il prodotto è stato preparato in un laboratorio che utilizza anche alimenti che possono provocare allergie. Il fatto però che i sintomi siano molto simili può complicare un po’ le cose, e portare la persona ad una valutazione approssimativa. Il tutto può complicarsi ancora di più se pensiamo ai disturbi della digestione in generale che oggi sono molto frequenti, anche a causa dello stile di vita frenetico e dell’alimentazione, non sempre orientata verso cibi sani e leggeri.

Un modo molto semplice per iniziare a capire se siamo di fronte a un’intolleranza, un’allergia o una semplice difficoltà di digestione, prima di passare a un vero e proprio test prescritto dal medico, è quella di tenere un diario alimentare. Ogni giorno andrebbero annotati gli alimenti assunti, considerando anche la presenza di eventuali ingredienti “sospetti”, in modo da tenere d’occhio il collegamento tra determinati cibi e l’insorgenza di sintomi. Il problema delle intolleranze infatti è che, a differenze delle allergie, sono un po’ meno semplici da scoprire.

I test che vengono effettuati sono un buon aiuto, ma spesso può essere molto più semplice individuare un’intolleranza semplicemente eliminando l’alimento sospetto dalla propria dieta, o andando per esclusione, se più sono gli alimenti sospetti. Questo tipo di dieta, detta anche “per eliminazione” o “diagnostica”, può quantomeno funzionare come primo livello di selezione, per poi passare ai testi su allergie o intolleranze.