Un integratore a base di mio-inositolo magnesio e acido folico si è rivelato utile a controllare l’insulinoresistenza all’origine di alcune dermatosi
a cura della Dott.ssa Valentina Della Valle, Specialista in
Dermatologia, Venereologia e Medicina Estetica, Sondrio
In che modo l’Inositolo, anche conosciuto come Vit. B7, svolge un ruolo nella patogenesi e anche nella cura di diverse patologie dermatologiche? Molteplici studi scientifici dimostrano come, in alcune dermatosi, risulti cruciale l’insulino-resistenza. In quest’ultima, ma anche in altri processi metabolici alla base di diverse condizioni di rilevanza dermatologica come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’acne, la psoriasi, il diradamento androgenetico e l’irsutismo, è coinvolto l’inositolo (sia sottoforma di d-chiro- che mio-inositolo). Partendo dall’evidenza che l’insulino-resistenza può essere contrastata anche tramite la semplice assunzione di integratori, ho messo a punto un protocollo che prevede la somministrazione di un prodotto a base di mio-inositolo in associazione a magnesio e acido folico (Levigon, Sanitpharma). La scelta è ricaduta su questo particolare isomero per una serie di motivi. Innanzitutto, il mio-inositolo è la forma biologicamente più attiva, nonchè la più abbondante in natura; per contro il d-chiro-inositolo non solo a oggi non dimostra ancora chiari benefici, ma potrebbe anche avere effetti collaterali. Il mio-inositolo si assume con alcuni alimenti ma può essere prodotto minimamente anche dall’organismo stesso e viene assorbito a livello intestinale. Svolge un ruolo fondamentale come secondo messaggero di diversi ormoni quali insulina, FSH e TSH, controlla il metabolismo di grassi e zuccheri e regola, inoltre, le funzioni cellulari del sistema nervoso. Infine, per quanto riguarda gli effetti collaterali dovuti a una sua eccessiva assunzione, questi sono rari e minori, talora dispepsia, nausea o vomito, dal momento che le quantità ingerite oltre il fabbisogno vengono naturalmente eliminate attraverso le urine. Per quanto riguarda gli altri due ingredienti dell’integratore da me scelto, il magnesio svolge una duplice attività nel contrasto all’insulino-resistenza, agendo direttamente sulla cascata di segnale dell’insulina, riducendo l’infiammazione sistemica e favorendo il corretto assorbimento di mio-inositolo. L’acido folico (vitamina B9), a sua volta, è in grado di combattere l’insulino-resistenza quando assunto a concentrazioni adeguate (0,4 mg/die), ma non maggiori; ha ruoli nel processo di divisione cellulare e nel normale funzionamento del sistema immunitario, contribuisce alla sintesi degli amminoacidi e al metabolismo dell’omocisteina. Dalla mia esperienza, posso affermare che la supplementazione così effettuata risulta efficace nel migliorare la tolleranza glicemica e la funzionalità ovulatoria, con influenza anche su altri parametri (riduzione di pressione arteriosa, LDL, trigliceridi e aumento di HDL). Nella pratica ho potuto constatare l’efficacia nel trattamento dell’acne e della psoriasi. Come è noto, infatti, la patogenesi dell’acne è complessa e vanta alterazioni nell’unità follicolo-sebacea di tipo infiammatorio, correlate alla ipercheratinizzazione, all’aumentata e alterata produzione di sebo e alla sua colonizzazione da parte del Cutibacterium Acnes. Spesso si ha anche una ipersensibilità ghiandolare nei confronti di normali livelli di ormoni circolanti o si può avere una vera e propria alterazione ormonale. In questo caso l’inositolo riequilibra sia gli eventuali alterati livelli ormonali che la sensibilità a essi e ha attività anti-infiammatoria, inibendo la COX-2 e le lipasi. Come detto, alla riduzione della flogosi contribuisce anche il magnesio contenuto nello stesso integratore. Il mio-inositolo inoltre inibisce anche la 5-alfa-reduttasi, coinvolta nel diradamento androgenetico che spesso accompagna i pazienti con acne e PCOS. Dal punto di vista clinico, con la somministrazione quotidiana dell’integratore, è possibile ottenere una riduzione significativa delle lesioni infiammatorie e non, anche già dopo 4 settimane, oltre che un miglioramento dell’irsutismo, più tardivo, in media 8 settimane. Preferisco far assumere al paziente due stick al giorno nel primo mese di trattamento, per poi passare a uno al giorno ancora per due mesi. Per quanto riguarda la psoriasi, invece, sappiamo che essa si caratterizza per una iperproliferazione dei cheratinociti e per uno stato infiammatorio cronico mediato dai linfociti-T (che risultano iperattivati). Oggi viene considerata uno stato patologico di pre-diabete, e l’insorgenza della resistenza all’insulina sembrerebbe essere il perno attorno cui ruotano le sue comorbidità tipiche (diabete di tipo 2, aterosclerosi, ipertensione e obesità).
In questo caso, il razionale d’impiego del composto è confermato dall’associazione sinergica dei componenti: il mio-inositolo, come detto, contrasta l’insulino-resistenza, regola l’attività insulinica e dei fattori di crescita insulinici; il magnesio, veicolato in forma liposomiale per massimizzarne l’assorbimento e garantirne un apporto adeguato in assenza di effetti indesiderati, è in grado di contrastare la resistenza insulinica in soggetti sani e diabetici; l’acido folico riduce i livelli plasmatici di omocisteina, sostanza in grado di determinare insulino-resistenza. Pertanto con l’integratore si agisce sull’infiammazione cutanea, ma anche su quella sistemica, e si riduce l’insulino-resistenza, con miglioramento significativo delle lesioni cutanee già dopo 4 settimane. Inoltre poiché molti pazienti psoriasici hanno anche manifestazioni articolari, non è raro ottenere anche una riduzione della limitazione funzionale e dei dolori. Per finire ho constatato che mio-inositolo e magnesio influiscono positivamente anche sui disturbi dell’umore di tipo ansioso-depressivo che accomunano, spesso, i pazienti psoriasici e quelli acneici.