Il mio segreto per una pelle giovane a ogni età

Dott.ssa Karin Saccomanno, Medico Estetico

La medicina estetica 2.0 prevede la scelta di medici che sappiano avvalersi dei giusti macchinari per i loro trattamenti

Parlare di medicina estetica, non significa discutere solo di bellezza ma soprattutto di prevenzione dell’invecchiamento e degli inestetismi della pelle. Prendersi cura di se, significa mantenere la propria pelle in salute a ogni età. In che modo? Ricorrendo a trattamenti personalizzati e avvalendosi dell’aiuto del professionista che ricorrerà a macchinari che permettono terapie mirate alle esigenze del paziente. Noi medici estetici dobbiamo iniziare a pensare che la correzione degli inestetismi e il raggiungimento del benessere sia un percorso. Per questo la prima visita si concentra sulla valutazione dello stato di salute della pelle mediante un check-up cutaneo del viso e del corpo. Si studia poi un piano cosmetologico domiciliare, adeguato al tipo di cute e allo stile di vita della paziente, e un piano terapeutico ambulatoriale mirato sia a correggere le imperfezioni del viso che al suo mantenimento nel tempo. In questa fase è per me importante avvalermi di strumenti all’avanguardia che mi aiutino a soddisfare ogni tipo di esigenza, in sicurezza e rapidità. A oggi, il lavoro ambulatoriale prevede la capacità di rispondere a numerose e diverse richieste da parte dei pazienti come l’epilazione medica, metodiche anti-aging, lesioni vascolari, acne etc. La maggioranza dei miei pazienti desidera rimuovere piccole teleangectasie del viso, delle gambe e qualche angioma a rubino e stellato, i laghi venosi delle labbra. Per questo tipo di inestetismi ritengo che il 1064nm sia perfetto. Se serve spingersi oltre, cioè trattare flashing teleangectasico o capillari molto sottili, invece, considero indispensabile l’uso del C-mode: impulsi fino a 10ms su cui vengono modulati micro impulsi da 0,3ms. In questo modo in due o tre sedute riesco a ridare all’area di trattamento l’aspetto originale. Le macchie epidermiche vengono molto bene con l’Alex ma tratto solo quelle più scure e nelle zone più sensibili, altrimenti uso il Pico. È possibile, sempre con il 755nm longpulse, usare il laser in maniera aggressiva per rimuovere cheratosi e neoformazioni cutanee: è un ottima ulteriore possibilità offerta qualora non si abbia laser ablativi disponibili. Dover rispondere in modo appropriato a tutte queste esigenze che richiedono l’impiego di tecnologie diverse, mi ha spinto negli anni a cercare sistemi laser integrati. Da questo punto di vista, la scelta di avere in un’unica piattaforma (Laser Clarity II) sia un Laser Alessandrite che il laser ND:YAG, con programmi di gestione intuitivi e personalizzabili a seconda del tipo di pelle, è stata una scelta quasi obbligata. Il vantaggio è che con un solo strumento posso effettuare in sicurezza numerosi trattamenti in modo facile. Una delle caratteristiche più importanti che mi ha spinto verso questa scelta, è la combinazione dell’impulso laser, che significa calore, e il getto di raffreddamento criogenico simultaneo.

Questo si traduce in minor trauma cutaneo e quindi una più veloce ripresa post trattamento, ma soprattutto maggior confort per il paziente che non sente fastidio durante l’esecuzione. Prendiamo per esempio due trattamenti totalmente diversi: l’epilazione medica e la rimozione dei capillari del viso, quelli vicino alle ali del naso. La piattaforma rende possibile passare in pochi secondi dall’utilizzo del laser Alessandrite, gold standard per un’epilazione efficace, al laser Nd:Yag specifico per le lesioni vascolari. Questo mi permette di fare più trattamenti in un’unica seduta, senza interruzione e cambio di macchinario, ma soprattutto di lavorare anche su fototipi più scuri senza rischiare di traumatizzare la pelle con possibili effetti collaterali. Trovo comodissimo inoltre l’impiego di un particolare manipolo (IntelliTrack) per l’epilazione delle aree più ampie come gambe, braccia e schiena perché basta fare scorrere il manipolo sulla pelle e il laser fa tutto il resto: il trattamento è velocissimo e viene effettuato ad alte fluenze, con spot fino a 25mm e frequenze mai inferiori a 2,6 Hz. Sul vello, poi, lavorando a 1ms e alte fluenze, si ottengono risultati eccezionali. Uso questo strumento anche per i ringiovanimenti non ablativi: i nuovi parametri misti Alex+Nd:YAg, tutti effettuati con spot ampio e impulsi brevi, compattano il derma e attenuano le iperpigmentazioni in poche sedute e con risultati immediatamente visibili. Questo è importante per quei pazienti che non possono permettersi downtime maggiori di 12 ore e, al contempo, vogliono “vedere” subito il risultato. Il manipolo frazionato consente trattamenti più sicuri ed efficaci su pazienti con pelle sensibile. Inoltre questa versione della piattaforma, rispetto alla precedente, implementa sul manipolo di trattamento un sistema di rilevamento della temperatura della pelle in tempo reale. Se si rimane troppo fermi sulla stessa zona durante il trattamento laser e la temperatura della pelle aumenta a livelli pericolosi, il laser prima avverte con segnale sonori e ottici poi, se si insiste, si arresta in standby. Lo trovo un ottimo controllo di sicurezza. In conclusione, oggi scegliere il giusto medico e scegliere il giusto protocollo terapeutico significa scegliere anche i giusti macchinari: solo in questo modo si può arrivare a quella che chiamo la medicina estetica 2.0.