Il microneedling a radio frequenza negli Stati Uniti

Negli ultimi anni la medicina estetica ha fatto passi da gigante soprattutto grazie ai notevoli progressi delle tecnologie a essa applicate. Per comprendere meglio lo stato dell’arte del binomio tecnologia-medicina estetica abbiamo incontrato il Dr. Emil A.Tanghetti, dermatologo di fama mondiale nonché membro dell’AAD “American Academy of Dermatology”e della “American Society for Laser Medicine and Surgery”. Il suo nome figura anche tra i “Best Doctors in America” nella regione del Pacifico e i suoi colleghi lo accreditano come “Top Doc” nel Sacramento Magazine. Nato e cresciuto a Sacramento in California, ma con origini italiane (bergamasche per la precisione) il Dr.Tanghetti ha ricevuto il premio “Hero In Health Care” per il suo lavoro di volontariato nella rimozione dei tatuaggi perla California Youth Authority. Da oltre 20 anni il dermatologo californiano conduce anche una intensa attività di ricerca su chirurgia laser, psoriasi, cheratosi attiniche, fotoinvecchiamento e acne vulgaris. I suoi studi clinici sono stati pubblicati su importanti riviste come “Lasers in Surgery and Medicine” (di cui è entrato a far parte del comitato editoriale), “Journal of Dermatologic Surgery”, “The Journal of Cosmetic and LaserTherapy” e “Cutis”. L’occasione per questa intervista è stato l’ultimo Congresso Mondiale di Dermatologia (WCD Congress) tenutosi a Milano nello scorso giugno, durante il quale Targhetti ci ha parlato dei trattamenti di microneedling con radiofrequenza frazionata.

Secondo la sua esperienza pluridecennale, quali sono oggi i caratteri distintivi di un centro di medicina estetica e dermatologia?

Uno studio medico al passo coi tempi deve proporre un ventaglio completo di trattamenti per il viso e per il corpo: parliamo sia di dermatologia che di medicina estetica. Nel mio studio, inoltre, portiamo avanti anche l’attività di ricerca su farmaci e dispositivi medici. Il nostro obiettivo principale è offrire ai pazienti le migliori soluzioni per intervenire sugli inestetismi dovuti all’invecchiamento cutaneo causato da crono e photoaging. E questo è ciò che ci viene maggiormente richiesto, insieme a risultati significativi con tempi di recupero minimi o quasi nulli. Infatti, per molte persone non è possibile affrontare un lungo downtime caratteristico di alcune tecniche particolarmente aggressive. Per dare risposte efficaci è necessario quindi dotare continuamente il nostro spazio operativo delle tecnologie più all’avanguardia. Nel mio caso, utilizzo una vasta gamma di dispositivi: IPL, PDL, sistemi laser per l’epilazione, laser con emissione a picosecondi, laser a diodi peril body contouring non invasivo, radiofrequenza monopolare e naturalmente il microneedling a RF frazionata.

Quali sono i criteri da tenere in considerazione per scegliere la tecnologia  più appropriata per il proprio centro?

Innanzitutto bisogna tenere a mente quali sono i trattamenti che vogliamo offrire ai nostri pazienti. Una volta deciso il campo di azione su cui investire, si devono esaminare i dati clinici a disposizione sulle relative tecnologie e, successivamente, consultarsi con i colleghi (se possibile) che le hanno già sperimentate per convalidarne sia l’efficacia che il rapido ritorno sull’investimento. Le faccio un esempio: per molto tempo ho cercato uno strumento per il ringiovanimento cutaneo che fornisse buoni risultati clinici, riducendo anche i tempi di recupero per i pazienti. Esaminando i diversi dispositivi sul mercato, mi sono soffermato sui dati clinici del sistema di microneedling a RF frazionata “Vivace”. Questo strumento agisce penetrando nella cute a livello dermico e/o dermo-epidermico meccanicamente e delicatamente, tramite robotizzazione di un tip su cui sono installati 36 microaghi, attraverso cui si trasferisce calore tramite l’emissione di radiofrequenza. Al riscaldamento del tessuto generato dalla radiofrequenza si aggiunge la fotostimolazione luminosa a led. Queste 3 tecnologie complementari forniscono una risposta rigenerante che stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina. Nella mia esperienza ho verificato che il dispositivo Vivace tratta alcuni problemi della pelle in un modo diverso e più efficace rispetto ad altre metodiche, parere condiviso anche dai miei colleghi che ne attestano, inoltre, il rapido ritorno dell’investimento. Devo ammettere che fin da quando ho iniziato a usare il dispositivo, nel 2017, ho ottenuto risultati molto buoni rimanendo stupito della sua facilità di utilizzo, anche nel trattamento di distretti corporei – diciamo – complessi.

Di quali zone parliamo?

Le aree che tratto più frequentemente sono il viso e il collo, ma non sono le uniche, infatti utilizzo il dispositivo anche per décolleté e mani, interno coscia, braccia e tutte quelle zone interessate dalla lassità cutanea.

Vi è una procedura di pre e post trattamento?

Non ci sono indicazioni pre-trattamento. Nel post intervento applico un siero idratante e fornisco ai pazienti una maschera lenitiva da utilizzare entro poche ore dalla fine della seduta. Dato che i canali di microneedling rimangono temporaneamente aperti nel post-trattamento, chiedo ai pazienti di non applicare alcun trucco nel giorno della procedura. Occorre poi aspettare 3- 5 giorni prima di usare prodotti come retinoidi topici o a base di acido glicolico e, sempre durante questo periodo,si deve utilizzare un detergente delicato e idratante. Non c’è comunque un periodo di inattività sociale e l’arrossamento che si manifesta subito dopo il protocollo è facilmente gestibile con il make-up.

Quali sono i risultati?

Dopo più di 800 pazienti trattati, tra cui mia moglie, le mie figlie e tutti i membri del mio staff, posso affermare che Vivace permette di ottenere immediatamente una pelle più “luminosa” e, con una serie di 3-4 sedute distanziate di circa un mese l’una dall’altra, si vedono subito importanti miglioramenti nella zona trattata, sia su pazienti giovani che sugli ultra 80enni, sia sulle donne che sugli uomini (il 25% di chi richiede il trattamento è di sesso maschile). Vivace ha diversi ambiti applicativi: è efficace per la lassità cutanea del collo e l’elastosi solare e consente di intervenire sulle cicatrici dell’acne anche nei fototipi più scuri. Inoltre, la metodica è molto confortevole, i pazienti sono sempre entusiasti di sottoporvisi e talmente soddisfatti dei risultati che, spesso, ci chiedono quando possono iniziare una nuova serie di trattamenti. Questo accade solitamente in occasione delle visite di follow-up, dopo che la loro prima serie di sedute è stata completata.

Quali sono invece le controindicazioni del trattamento con il sistema Vivace?

Se il paziente ha una malattia emorragica, un’infezione della pelle in corso o pregressi episodi di Herpes virus simplex è necessario esaminare attentamente queste condizioni prima di procedere. Occorre poi prestare attenzione a non utilizzare il dispositivo in zone in cui vi siano oggetti metallici: bracciali, orologi, piercing, ma soprattutto nel caso in cui le parti metalliche non siano direttamente visibili (protesi).

La procedura può essere utilizzata in combinazione con altre tecnologie?

Certamente, nel mio studio combiniamo comunemente i trattamenti di questo dispositivo con altre tecnologie e prodotti come filler dermici e tossine anche nella stessa sessione. A esempio, combiniamo il laser con emissione frazionata a picosecondi e trattamenti IPL con Vivace e ciò ci permette di agire sul pigmento e sulla componente vascolare della pelle fotodanneggiata. Inoltre questa combinazione favorisce l’effetto di contrazione dei tessuti e migliora il tono e la struttura della pelle.

 

Vivace: microneedling a RF frazionata il ringiovanimento cutaneo firmato Renaissance

Vivace è il sistema per medicina estetica che ha avuto più successo in USA nel 2018 e ha vinto il premio “Aesthetic Everything® Awards” come “Top Skin Care Device” e “Top Minimally invasive procedure”. Questo dispositivo è distribuito in Italia da Renaissance. Vivace combina il trattamento di microneedling con la radiofrequenza e la fototerapia perla stimolazione naturale del collagene nei trattamenti di ringiovanimento e lassità, principalmente nell’area del viso e del collo. Il microneedling cutaneo utilizza micro aghi monouso (disposti su una testina o “tip”) che penetrano delicatamente ed in modo preciso, tramite un sistema robotizzato, in profondità selezionabili da software nella cute, trasferendo la radiofrequenza per il miglioramento delle cicatrici da acne e delle rughe. Il needling cutaneo stimola il rilascio di molteplici fattori di crescita che, con un effetto a cascata, inducono nell’area trattata neocollagenesi e nuova elastina. Il microneedling RF può essere utilizzato sulla maggior parte dei fototipi e in aree delicate come quella perioculare. È un trattamento frazionato e localizzato che non coinvolge la cute circostante, per un dowtime veramente breve.