Una sinergia di componenti può rivelarsi efficace per un approccio anti-age globale in menopausa e pre-menopausa
della Dott.ssa Magda Belmontesi, Specialista in dermatologia
e venereologia, Docente Scuola Superiore Medicina Estetica Agorà Milano/ Scuola Medicina Estetica SIME Roma
In che modo la menopausa incide sulla qualità della cute? Lo chiediamo alla dottoressa Magda Belmontesi, che durante l’ultimo congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) ha tenuto una relazione per illustrare i risultati di uno studio condotto per verificare l’efficacia dei trattamenti finalizzati a potenziare e prolungare l’azione antiossidante delle terapie e metodiche medico estetiche, al fine di ottimizzarne i benefici nella prevenzione dell’aging e photoaging cutaneo, favorendo un’azione di miglioramento e uniformità della pigmentazione.
Come è noto – ci dice la dermatologa milanese – nel periodo menopausale la donna subisce una marcata caduta del tasso ormonale estrogenico. Ciò comporta a livello cutaneo la progressiva riduzione del turgore in associazione alla fisiologica riduzione nella sintesi di acido ialuronico che invece induce a un aumento della secchezza e a un’accentuazione della microgrinzosità di superficie. In questo momento della vita, inoltre, fanno la loro comparsa significative e spesso invalidanti alterazioni del ritmo sonno-veglia unitamente alla comparsa di flush cutanei di rossore e calore accessionali. Questi mutamenti oltre ad avere ripercussioni nella vita quotidiana possono costituire una problematica non da poco per il medico estetico in quanto possono indurre una minore risposta da parte delle pazienti a diverse tipologie di trattamento anti-age, dal filler alla biostimolazione.
Nasce così il problema di come migliorare la ricettività di tali protocolli in questa fascia di popolazione è vero. Nella mia relazione ho riferito di come questo problema possa trovare una soluzione attraverso il ricorso ad integratori, specie nelle fasi di post trattamento, in associazione a terapia cosmetologica topica.
Qual è l’identikit di un integratore efficace?
L’efficacia è data dalla combinazione degli ingredienti contenuti nella formulazione. L’ottimale è una selezione di fitoestratti, vitamine e minerali. Ognuno di essi produce effetti sul corpo umano che uniti fra loro determinano i risultati desiderati.
Ci può indicare quelli che secondo lei non possono mancare e perché?
Iniziamo con il Trifoglio Rosso (Trifolium pratense L – erba). In menopausa il calo degli estrogeni genera un improvviso aumento di ormoni androgeni strettamente collegati alle cause dell’alopecia androgenetica, con conseguente diradamento sulla parte superiore del capo. Il Trifoglio Rosso rappresenta una valida alternativa alla terapia ormonale sostitutiva grazie alla ricchezza di isoflavoni come la Genisteina, la Daidzeina, la Biochanina A e la Formononetina, che proteggono rispettivamente il sistema cardiocircolatorio e l’apparato osteoarticolare. Questo perché gli isoflavoni agliconi sono molto simili agli estrogeni steroidei e possono legarsi ai recettori ER consentendo di ridurre i problemi di osteoporosi e alcuni fattori di rischio cardiovascolare oltre a ridurre sensibilmentei disturbi vasomotori e neurologici legati alla menopausa, senza aumento di rischi tumorali. Contiene inoltre piccole quantità di Cumarine, utili a mantenere il sangue fluido, evitando così la possibilità di formare le placche arteriose. Insomma, un rimedio naturale per contrastare i radicali liberi grazie al suo potente effetto antiossidante che aiuta la pelle a mantenersi elastica e giovane.
A che serve la Discorrea Villosa?
è una pianta che appartiene alla Famiglia delle Dioscoreaceae, ricca di Diosgenina, una sapogenina che si comporta come precursore del progesterone umano e aiuta a normalizzare il rapporto estro-progestinico, quando è alterato come in menopausa.
E il Biancospino?
La famiglia delle Rosaceae, è ricca di Flavonoidi e Proantocianidine. Favorisce un miglioramento della permeabilità delle membrane cellulari agli ioni di Calcio, aumenta le concentrazioni di Adenosina monofosfato ciclico (cAMP), svolgendo azioni antiipertensive e sedative. Il suo utilizzo è stato ufficialmente approvato per il trattamento di quei lievi disturbi cardiovascolari (classe II della classificazione fatta dalla NYHA, New York Heart Association) caratterizzati da una riduzione della gittata cardiaca.
Che cos’è la Pilosella?
Appartiene alla famiglia delle Asteraceae Compositum. La polvere derivata è ricca di fenoli, antocianosidi e flavonoidi. è considerata un potente diuretico grazie al Luteloside, che agendo a livello renale inibisce l’assorbimento degli ioni sodio e cloro, induce quindi un aumento del volume delle urine, con maggiore eliminazione di tossine e cataboliti favorendo il drenaggio di liquidi in eccesso e contrastando cellulite e gonfiore intestinale. Non va dimenticata poi la Griffonia Simplicifolia, in estratto al 98%, che appartiene alla famiglia delle Fabacee e contiene 5-Idrossitriptofano, precursore della serotonina di cui contribuisce ad aumentare i valori. Agisce, quindi, migliorando lo stato dell’umore e sul controllo dell’appetito.
Lei consiglia anche la Melatonina
Si. Questo ormone prodotto dall’epifisi, è presente in tutte le specie viventi, ela sua produzione dipende dallo stimolo del neurotrasmettitoreserotonina. Ha picco massimo di produzione tra le 2 e le 4 del mattino, quando l’epifisi in seguito al mancato stimolo dei recettori posti a livello della retina, la secerne, per poi decrescerne la produzione con l’aumentare della luce diurna. Regola ritmi circadiani e la sua produzione si riduce con l’avanzare dell’età.
E il Magnesio?
è l’oligoelemento minerale che regola il potenziale di membrana delle cellule, controllandone la permeabilità, in particolare verso potassio, calcio e sodio. Regolando tale meccanismo il magnesio interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi e controlla la comunicazione tra cellule nervose e muscolari. è un Coenzima di circa 300 enzimi, che interviene nei processi di formazione di energia e del metabolismo, è contenuto nella quasi totalità delle nostre cellule, in ossa, muscoli striati e tessuti molli, per un totale di 25 grammi, mentre l’1% del totale circola libero nel sangue. Insieme allo Zinco contribuisce alla salute del tessuto osseo. Quest’ultimo è infatti indispensabile per il funzionamento degli enzimi che regolano la respirazione cellulare, e di quelli che esplicano azione antiossidante, stimola il sistema immunitario e favorisce i processi di cicatrizzazione delle ferite. Il suo contenuto nel nostro corpo varia da 1,4 a 3 grammi mentre il fabbisogno giornaliero per le donne è di circa 15 mg.
Lei ha parlato anche del Boro
è infatti un oligoelemento necessario all’assorbimento di calcio nelle ossa, contribuisce a regolare i livelli di fosforo, calcio e magnesio nell’organismo oltre a preservare l’integrità delle membrane cellulari. Il suo fabbisogno giornaliero stimato è di 3 mg.Passiamo alle vitamine: perché la B6?
Come vitamina idrosolubile comprende Piridossina, Piridossale, Piridossamina, essenziale per l’integrità del sistema nervoso. Fondamentale per la sintesi di serotonina, contribuisce alla funzionalità del sistema immunitario e interviene nel metabolismo dell’omocisteina. Contribuisce al normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo, al mantenimento della normale funzione muscolare e di denti normali. Interviene infine nel processo di divisione delle cellule. Il suo fabbisogno giornaliero è di 1,5 mg. ogni 100 g di proteine alimentari.
E la Niacina o Nicotinamide?
Contribuisce al normale metabolismo energetico, al funzionamento del sistema nervoso, alla funzione psicologica, al mantenimento di membrane mucose e di una pelle normali. Contrasta stanchezza e affaticamento.
Finiamo con la vitamina D3, il noto Colecalciferolo
Fondamentale perché influisce sul normale assorbimento/utilizzo di calcio e fosforo. Utile anche a mantenere i normali livelli di calcio nel sangue, di ossa normali. Contribuisce al mantenimento della normale funzione muscolare, alla preservazione di denti normali, alla normale funzione del sistema immunitario.
Quello che lei ha descritto è una miscela funzionale per le donne in menopausa che si avvicinano alla medicina estetica. In che modo può servire?
Ripeto, per le pazienti in età menopausale che effettuano trattamenti di medicina estetica, un’integrazione adeguata è il modo migliore per completare un approccio globale antiaging, e i risultati ne verranno esaltati.