Herpes Labialis

Si tratta di una affezione molto frequente che può colpire anche  più di una volta nella vita. La causa è da ricercare non “nello sfogo di febbre” o nella “debilitazione” come vuole la credenza popolare, bensì in un virus, che appartiene alla famiglia degli Herpes virus e che è stato identificato come HSV1. Infatti se ne conosce anche un tipo 2, distinguibile dal precedente per mezzo di tecniche immunologiche (immunofluorescenza e metodi immunoenzimatici), responsabile di altre affezioni  diverse dall’ Herpes labialis, sia per la sede di comparsa sia per la gravità delle lesioni. Il nome Herpes labialis deriva dal fatto che frequentemente vengono interessate le labbra, ma l’infezione può localizzarsi anche ai contorni della bocca, sulle palpebre etc…

La lesione è generalmente unica, sotto forma di una chiazza eritemato-edematosa di modeste dimensioni, che in breve tempo si ricopre di vescicole tese, emisferiche, del diametro di 2-3 millimetri raccolte a grappolo. Il contenuto è inizialmente limpido, poi si fa torbido. La confluenza di più vescicole può dar luogo ad una lesione simil-bollosa. Nel corso di una settimana le bolle si rompono ed evolvono in croste.

Caratteristica dell’infezione da Herpes labiale è la recidiva, più o meno frequente, dovuta al fatto che questo tipo di virus, dopo la prima infezione, non viene eliminato ma va ad annidarsi in alcune strutture nervose che gli fanno da “nido” e che si chiamano gangli. Qui il virus rimane quiescente per un lungo periodo di tempo, ma tale latenza può essere interrotta da numerose circostanze che in qualche modo alterano il suo equilibrio. Tali fattori scatenanti possono essere sia fisiologici, mestruazioni, gravidanza, allattamento, sia ambientali come lo stress, oppure processi infettivi.

In qualsiasi momento, dunque, lo stato di “sonno” del virus può essere interrotto ed esso è in grado di colonizzare di nuovo la sede dove ha avuto luogo l’infezione primaria.