
di Sebina Montagno
Secondo i dati raccolti dall’associazione nazionale imprese cosmetiche, e presentati durante l’ultimo Cosmoprof, gli italiani avrebbero finalmente capito che la cura del corpo e la ricerca del proprio benessere psicofisico iniziano dentro casa. Una routine quotidiana fatta di automassaggi, applicazione di creme e oli, scrub e bagni rilassanti, che coinvolge e accomuna centinaia di migliaia di persone ogni giorno, o meglio ogni sera al ritorno dal posto di lavoro. E che, tra l’altro, non fa distinzioni di sesso se è vero che il settore della cosmetica pensata per le esigenze di lui è in continuo incremento ormai da anni. Del resto che gli italiani da tempo avessero sposato uno stile di vita più sano e più attento lo testimoniano anche i numeri legati al settore del turismo del benessere che, è stato stimato, supera i 2 miliardi di euro all’anno. Interessante anche notare come gli italiani preferiscano spostarsi alla ricerca della salute da una regione all’altra (73%) piuttosto che varcare i confini nazionali, scegliendo soprattutto le regioni del nord, in primis il Trentino Alto Adige, seguito da Toscana e Umbria. Le mete preferite restano hotel con SPA, ma anche località termali e centri benessere tout court: un trend che non ha conosciuto rallentamenti nonostante la crisi economica degli ultimi tempi e che anzi, secondo gli esperti, è destinato ad avere un incremento in termini di affluenza vicino al 10% entro il 2017. Ma quali sono i prodotti cosmetici che compriamo e utilizziamo abitualmente ogni giorno? Anche se gli italiani non sono mai stati amanti dei protettori solari, pare che proprio questi ultimi siano tra i più richiesti, a dimostrazione che parole come prevenzione e precauzione sono finalmente entrati a far parte del bagaglio culturale del popolo degli adoratori del sole. Allo stesso modo è aumentato vertiginosamente il consumo di creme e oli dermatologici dall’effetto idratante e detergente. Insomma la salute dell’organo pelle sembra ormai divenuta una priorità e con essa è aumentata l’attenzione posta al tipo di formulazioni da applicare. Queste ultime, infatti, sono sempre più spesso selezionate dall’utente in base a uno scrupoloso “studio” dei principi attivi contenuti e delle “diciture” riportate nei foglietti informativi. “Dermatologicamente testato”, “Nichel free”, “Privo di parabeni” diventano le formule magiche della tranquillità e quelle vincenti per le aziende che investono nel settore che nel solo nell’anno passato hanno registrato un fatturato record di oltre 10 miliardi di euro con un incremento di vendite pari al 6,5%. La naturalità degli ingredienti, spesso riportata sulle confezioni, attrae un vasto ed eterogeno pubblico che oltre agli amanti della salute comprende anche chi sposa lo stile di vita vegano o comunque si dice attento alle tematiche ambientali. Ma nel beauty case degli italiani aumentano anche i prodotti per le labbra come balsami, rossetti e lucidalabbra (il cui consumo è cresciuto nell’ultimo anno del 10,8%), e i mascara (incremento del 6,8%). Quale che sia il prodotto selezionato, è importante sottolineare come, seppur sia in aumento il numero di coloro che acquistano online, il luogo preferito per acquistare i cosmetici è la farmacia, seguita a ruota dall’erboristeria. Insomma l’utente, sempre più informato, preferisce lo stesso avere a sua disposizione un “aiuto” da parte di chi viene percepito come un esperto nel settore. Discorso a parte va fatto per i cosiddetti rituali di bellezza, che richiedono solitamente l’applicazione di più formulazioni magari in abbinamento a massaggi o impacchi. In questo caso ad attrarre l’utente sono parole come “personalizzato” e “specifico”, probabilmente perché ognuno di questi trattamenti necessita del tempo e quando si investe su di essi si vuole la certezza di raggiungere risultati. Un classico protocollo inizia con una esfoliazione generale per rimuovere le cellule morte e riscoprire la morbidezza della propria pelle. In questo caso si preferiscono gel e olii e per stenderli si utilizzano spugne di solito in fibra vegetale. Il secondo passo consiste nel drenare la pelle attraverso l’utilizzo di fanghi o creme con manovre di manipolazione ben precise, ispirate a quelle della propria estetista. Le aree più sensibili sono le cosce, l’interno delle braccia, i fianchi: le zone dove sono più frequenti inestetismi tipo adiposità localizzate e cellulite. La cura quotidiana continua con l’uso di creme o elisir elasticizzanti, sieri anti-età e anti macchie con la variabile età (le giovani talvolta sottovalutano quanto possa rivelarsi efficace intervenire sull’invecchiamento precoce sin dalla fine dell’adolescenza). Chiudiamo con alcune considerazioni: abbiamo detto che l’acquisto di prodotti per la cura del proprio corpo è cresciuta e sembra destinata a farlo ancora di più nei prossimi anni. Allo stesso modo abbiamo visto come si facciano più frequenti le visite alle SPA per cicli di remise en forme che a intervalli, spesso regolari, vengono ripetuti più volte all’anno. Tuttavia diminuisce il numero di coloro che si recano in palestra, il 40% in meno secondo l’Istat nel 2015. Ebbene il fenomeno sembra evidenziare quello che è un vizio proprio degli italiani: la speranza di trovare rimedi rapidi, risolutivi e poco faticosi in luogo di un duro impegno fatto di fatica e sudore. L’altra faccia della medaglia che questi numeri ci mostrano è che è aumentata la percezione di sicurezza e di efficacia nei riguardi dei cosmetici in luogo di una certa diffidenza che fino a qualche anno fa incideva notevolmente sui processi di acquisto.