I trattamenti estetici in menopausa

Quando una donna inizia a sentire nel proprio corpo, e sul viso, le modificazioni causate dal calo degli estrogeni, il ricorso alle cure dell’estetista può essere di grande aiuto, anche psicologico . Bisogna però distinguere due tipi di trattamento che andrebbero attuati a seconda della fase della menopausa.

di Loredana Molise

Fra i 45-50 anni, quando ancora esistono i mestrui, in un periodo che si può chiamare di pre-menopausa, che inizia con la caduta del progesterone e dura fino a quando vengono ancora secreti estrogeni, la pelle diviene più grassa , aumenta la seborrea, l’epidermide è lucida e non facilmente truccabile. In alcuni casi le clienti si lamentano di episodi di acne di tipo giovanile. Inizia a comparire peluria diffusa e nascono nuovi peli che possono infastidire notevolmente in quanto indici esterni di quanto sta accadendo nell’organismo. A queste donne vanno proposte maschere astringenti, detersione e lozioni per pelle grassa. Per ovviare alla dilatazione dei pori, è preferibile optare per i fanghi , mentre a casa si dovranno usare creme e cosmetici per pelli grasse.

Per quanto riguarda la crescita dei peli, il rimedio efficace è dato dalla elettrodepilazione, mentre per la peluria non conviene far uso di cerette , pena il suo indurimento, ma bisogna accontentarsi della decolorazione. Con l’istaurarsi della menopausa invece, quando tutta la produzione di progesterone e estrogeni è definitivamente finita, la pelle diviene più secca e delicata. Di consequenza l’estetista dovrà consigliare prodotti idratanti e nutrienti, leggermente oleosi , in caso di trucco farà ricorso a un fondotinta senza grassi, in polvere, capace di coprire il rossore che accompagna, talvolta, le vampate di calore.
Anche per il fard è preferibile quello in polvere. In pazienti che vanno frequentemente soggette a vampate è sconsigliabile far uso di maschere o del vaporizzatore.