Durante il Congresso SIES di Bologna l’Associazione Europea per il Ringiovanimento Chirurgico Plastico ed Estetico Genitale fissa le proprie guidelines per tali metodiche
del dott. Stefano Basile
Con il termine anti-aging vulvare si intende l’insieme di tutti i trattamenti medico-estetici e medico-chirurgici atti a ripristinare la normale cenestesi dei genitali esterni femminili dal punto di vista sia funzionale che estetico. Da questa definizione, data dal dr. Franco Anglana, autore del Trattato di Patologia Vulvare, si evince la necessità, oggi sempre più sentita, che ginecologi, chirurghi plastici, dermatologi e medici estetici riservino particolare attenzione alle problematiche femminili inerenti le disfunzioni degli organi genitali esterni. A Bologna, dal 26 al 28 febbraio, si è svolto il 13° Congresso Internazionale di Medicina Estetica (SIES) e contestualmente il 9° Simposio Internazionale di Chirurgia Estetica. L’intero pomeriggio di sabato 27 è stato dedicato alle problematiche funzionali ed estetiche vulvo-vaginali, con la partecipazione integrata di chirurghi plastici, ginecologi e medici estetici. Brillantemente coordinati dalla dr.ssa Elena Fasola, i relatori hanno messo in evidenza le principali problematiche inerenti l’anti-aging del distretto vulvo-vaginale. Ha aperto i lavori il dr. Franco Anglana, ginecologo romano particolarmente esperto nella chirurgia funzionale della vulva. Il relatore ha posto l’accento sulle principali patologie dermatologiche vulvari che talora necessitano, dopo terapia medica, di correzione chirurgica per il ripristino della funzionalità anatomica dell’organo. Malattie come il Lichen Sclerosus o il Lichen Ruber Planus, la reazione da trapianto contro l’ospite (Graft versus Host Disease) tipica dei moderni trapianti di midollo osseo, determinano spesso delle marcate stenosi dell’introito vaginale. Compito del medico è dunque, una volta posta una precisa diagnosi, quello di instaurare un’accurata terapia volta a trattare il processo morboso nelle sue diverse forme e sintomatologia. Dopo una buona stabilizzazione della patologia, attraverso plastiche vestibolari e del terzo esterno della vagina si potrà ristabilire la normale funzione dell’organo rendendo così nuovamente possibile alla donna una vita sessuale appagante. Il normale invecchiamento vulvare, o anche processi accelerati dello stesso, possono provocare fenomeni di xerosi (eccessiva secchezza), di atrofia, di mancanza di elasticità vaginale, fattori tutti che concorrono in diversa misura a rendere impossibile una normale vita sessuale. Grazie alla moderna cosmetologia e all’utilizzo di sofisticate e sempre meno invasive tecniche chirurgiche (con l’ausilio dei più recenti tipi di laser), anche in questi casi è possibile correggere la disfunzione e ripristinare una normale cenestesi dell’organo genitale. Nel corso dei lavori è emersa la necessita’ di formare medici e chirurghi preparati a trattare queste disfunzioni, e in particolare specializzati in queste nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche. Peraltro tali tecniche possono essere indirizzate anche a pazienti giovani affette da patologie congenite del vestibolo vaginale, imeni particolarmente resistenti o vere e proprie distrofie che possono essere trattate in modo ottimale solo dalla chirurgia. Dopo acceso dibattito, ha preso la parola il dott. Ciro Franco, che ha posto l’attenzione sulla moderna cosmetologia, sempre più specializzata nella prevenzione e nella cura dell’aging vulvare, e in particolare sulla detersione, idratazione e trofismo non solo della regione cutanea vulvare, ma anche del vestibolo vaginale. Sara’ doveroso per il medico individuare le specifiche caratteristiche dei detergenti a diverso pH per essere in grado di adattarli alle varie fasi della vita femminile (adolescenza, gravidanza, menopausa, ecc.). Egli dovrà inoltre conoscere le proprietà terapeutiche dei cosmetici e dei galenici per risalire ai più comuni problemi di xerosi e distrofie che possono presentarsi in casi di franca patologia ma anche durante fasi della vita di individui generalmente sani o con lievi idiosincrasie. Visto il protrarsi dell’attività sessuale anche in tarda età in un numero crescente di casi, il problema del trofismo della cute e del contrasto all’invecchiamento dovrà quindi riguardare anche gli organi genitali. In seguito ha preso la parola la dr.ssa Elena Fasola che ha sottolineato come metodiche integrate medico-chirurgiche possano contribuire a ridare il normale aspetto dell’età giovanile a una vulva interessata da fenomeni di atrofia senile. Trattando ampiamente il recente concetto di ringiovanimento dei genitali dal punto di vista del Medico Estetico, la collega ha posto l’attenzione sulla biostimolazione, l’aumento di volume delle grandi labbra e le possibili applicazioni della tossina botulinica in questo campo. La scienza moderna mette a disposizione del medico la possibilità di iniettare acido ialuronico atto a ridare volume alle grandi labbra, ma si può anche biostimolare il tessuto attraverso l’infusione sottocutanea di PRP (plasma ricco di piastrine), spesso associato a tessuto adiposo prelevato da diversi siti della stessa paziente. Si è inoltre evidenziato come, integrando diverse metodiche di medicina estetica, sia possibile ripristinare la cenestesi dell’organo non solo dal punto di vista funzionale ma anche estetico. Per quanto riguarda il dolore vulvare cronico, la grande esperienza accumulata nell’ambito dell’impiego della tossina botulinica rende possibile un suo utilizzo nella vulvar vestibolar syndrome, nonchè in casi selezionati di vaginismo. L’utilizzo dell’acido ialuronico, iniettato in particolari siti, potrebbe poi contribuire a rendere l’attività sessuale più appagante. Continuando sulle stesse tematiche, ha preso la parola il dott. R. Melone, il quale, esponendo le più recenti tecniche di lipofilling, ha illustrato le possibilità di impianto autologo di adipe nelle lipoatrofie delle grandi labbra. Sono state sottolineate le indicazioni alle diverse tecniche chirurgiche, ponendo l’accento sulla particolare attenzione da dare a questi trattamenti non scevri da rischi e complicanze anche a lungo termine, ma che possono essere di notevole beneficio per risolvere problematiche di atrofia delle grandi labbra e del monte di venere. A seguire è intervenuto il dr. Gianfranco Bernabei, chirurgo plastico, che ha illustrato le più moderne tecniche chirurgiche che prevedono anche l’utilizzo di nuovi laser per risolvere i problemi più frequenti di ipertrofia o lassità delle piccole labbra (vaginoplastica o chirurgia della vagina ). Si tratta di sofisticati trattamenti chirurgici, alla base dei quali devono esserci conoscenze approfondite e specialistiche di chirurgia plastica e ginecologica, associate a un’altrettanto profonda esperienza inerente la funzionalità e l’estetica dell’organo. A chiudere i lavori è intervenuto il dr. Cosimo Oliva, uro-ginecologo esperto nella chirurgia dei prolassi e della incontinenza urinaria che ha sottolineato come l’aumento della speranza di vita media delle donne si traduca in una corrispondente sempre maggiore richiesta di intervento di correzione di prolasso dell’utero, e di difetto vaginale anteriore e posteriore, attraverso metodiche basate sull’utilizzo di mesh sintetiche, riassorbibili e non, che rendono possibili interventi mini-invasivi, più sicuri e, soprattutto, con risultati più duraturi. Una chirurgia altamente specialistica uro-ginecologica permette inoltre di risolvere gran parte delle incontinenze urinarie, che sempre più frequentemente sono avvertite dalle donne come un problema che inficia la loro qualità di vita, anche nella terza età.